Il fronte anti-Mef in casa Movimento 5 Stelle ha causato problemi non da poco nelle ultime ore al governo gialloverde, con il premier Giuseppe Conte che è intervenuto per tentare di rasserenare il clima. Ma il Partito Democratico si è scagliato contro il presidente del Consiglio per la gestione dell’affaire Rocco Casalino. Ecco il commento di Alessia Morani: “Questo #Conte è veramente imbarazzante. E comunque ora è chiaro: Conte è il portavoce di #Casalino. Per questo guadagna di più”. Questa l’analisi su Twitter di Teresa Bellanova: “#Conte interviene ed è già uno scoop, dice che su #Casalino si sono verificate “condotte illegittime che tradiscono fondamentali principi costituzionali”. È chiaro gli è sfuggito ciò che è accaduto con porti chiusi e #Diciotti. Non fa il Presidente, ma il portavoce del portavoce”. Infine, l’opinione di Andrea Marcucci: “Le minacce di #Casalino erano quindi in nome e per conto del presidente del Consiglio #Conte. Rinnovare la fiducia a Casalino è una sfida al buon senso ed al rispetto delle istituzioni. È una vicenda incredibile, che racconta perfettamente la pericolosità del #M5S”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“DIALOGHIAMO CON TECNICI, MA DECIDIAMO NOI”

C’è sempre la manovra di bilancio al centro del dibattito politico, e lo si capisce anche dalle dichiarazioni che il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ha rilasciato quest’oggi in occasione della visita a San Giovanni Rotondo per il cinquantennale della morte di Padre Pio. Il premier ha parlato di reddito di cittadinanza, e rispondendo ad una domanda sul fatto che lo stesso verrà applicato o meno anche agli stranieri, ha spiegato: «Non entro nei dettagli, stiamo valutando tutti gli aspetti tecnici». Poche parole anche sulla possibilità che la manovra sfondi il rapporto deficit/Pil: «Non parlo di decimali». Fra le questioni affrontate, il decreto su Genova, che sembrerebbe ormai prossimo ad essere ufficializzato, di modo da far partire i lavori di demolizione e ricostruzione del nuovo ponte: «Stiamo chiudendo il cerchio, in questo momento è al ministero dell’Economia, stiamo aspettando gli ultimi rilievi per trasmetterlo a brevissimo al Quirinale, perché possa andare in Gazzetta Ufficiale». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“FIDUCIA IN TRIA E IN TUTTI I MINISTRI”

Giuseppe Conte è a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia (Puglia), per le celebrazioni dei 50 anni dalla morte di San Padre Pio. Il Premier è stato incalzato dai giornalisti presenti sui temi d’attualità, a cominciare dalla fiducia nei confronti del ministro dell’economia, Giovanni Tria, ormai da diversi giorni nel mirino di molti esponenti dell’esecutivo: «Certo, io ho fiducia lui come in tutti i ministri, e comunque queste polemiche lasciano il tempo che trovano». Conte si è quindi soffermato sulla prossima manovra di bilancio: «Una manovra – spiega – che vogliamo fare negli interessi dei cittadini. La manovra non deve essere miracolosa – ha aggiunto – ma laicamente coraggiosa e utile al Paese. Sarà razionale, ben impostata e costruita».



“REALIZZEREMO I PUNTI SIGNIFICATIVI DEL PROGRAMMA”

«Realizzeremo tutti i punti significativi del programma – assicura il presidente del consiglio – che abbiamo annunciato ai cittadini firmando il programma di governo». Conte ha quindi negato l’esistenza di contrasti fra il suo governo e i tecnici dei ministeri: «La burocrazia, le cosiddette strutture amministrative sono al servizio delle nostre iniziative, spetta a noi dare l’indirizzo, il dialogo è serrato. Siamo tutti concentrati – ribadisce e conclude – i ministri, i responsabili politici, le strutture tecniche, per varare questa manovra».