Elisa Gualandi scomparsa da tre mesi, continuano le ricerche a Pont Canavese. La donna è scomparsa misteriosamente lo scorso 6 giugno 2018: una mattina ha deciso di andare a fare una passeggiata e, prima di avviarsi, ha incontrato la vicina di casa, che ha sostenuto che fosse vestita bene e stesse andando a fare due passi, ma da quel momento ha fatto perdere le sue tracce. Storie Italiane ha fatto il punto della situazione sugli ultimi sviluppi della vicenda: “Non c’è nessuna pista particolare, le indagini si stanno svolgendo a 360°”, sottolinea l’inviata del programma condotto da Eleonora Daniele. L’ipotesi più battuta dagli investigatori è che Elisa non sia andata verso il Paese: ci sono 33 telecamere e una di queste l’avrebbe ripresa.



FAMIGLIA ESCLUDE IPOTESI SUICIDIO

La pista più probabile è che l’ex dipendente comunale di Torino sia andata a fare una passeggiata verso la val Soana, dove c’è un torrente che era in piena in quei giorni, come evidenziato dall’inviata di Storie Italiane. Possibile che prima di arrivare in Paese qualcuno l’abbia fatta salire in macchina, ma non ci sono riscontri su questa pista: l’ultima cella telefonica che ha agganciato il suo cellulare è quella della val Soana. La famiglia della donna non pensa a un allontanamento volontario o a un gesto estremo: Elisa si era appena trasferita con i suoi gatti nella sua nuova casa da circa un mese ed era molto felice per questo cambiamento. Il Canavese evidenzia che negli ultimi giorni i volontari della XII delegazione Canavesana del Soccorso Alpino hanno svolto una esercitazione per “ricerca di persone scomparse” sulle montagne di Pont Canavese sotto la supervisione dei carabinieri della Compagnia di Ivrea: nessuna novità e nessun rilievo degno di nota.

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