Torna l’allarme polmonite nel bresciano. Nella giornata di ieri, lunedì 24 settembre, ben 26 nuovi casi sono stati registrati negli ospedali della provincia lombarda, così come riferito dai colleghi di BresciaToday. Dal primo settembre i casi accertati sono 524, di cui 45 positivi alla legionella, e attualmente sono 132 i degenti. Numeri sicuramente significativi, con la procura che nel frattempo sta indagando su due morti sospette, due persone decedute negli scorsi giorni nella Bassa, per via di alcuni problemi respiratori. Proseguono anche i campionamenti delle acque da parte di Ats Brescia.



IL COMMENTO DELL’ASSESSORE GALLERA

Giulio Gallera, assessore regionale, ha ammesso: «I primi risultati dei campionamenti sull’acquedotto hanno permesso di escludere subito la possibilità che la causa della legionella fosse nella rete idrica. Per questo, non appena in possesso dei primi dati, ho ritenuto importante tranquillizzare subito i cittadini sul fatto che fosse possibile utilizzare senza problemi l’acqua». Gallera ha aggiunto e concluso: «Quello bresciano è senza dubbio un caso anomalo mai registrato prima, proprio perché non si era mai verificato un numero così alto di polmoniti, e su un territorio così ampio». I sospetti maggiori si hanno nei confronti delle torri di raffreddamento delle aziende del bresciano, che hanno dato esito positivo, nonché verso il fiume Chiese.

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