Al settimanale Chi, Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, il giovane morto nel 2009 a causa delle percosse ricevute in seguito al suo arresto, ad una settimana esatta da quel maledetto giorno, ha raccontato quello che oggi resta per lei l’ultimo ricordo dell’amato fratello da vivo: “una telefonata, poche ore prima del suo arresto. Era una telefonata drammatica in cui si sfogava dei suoi fallimenti. Mi diceva che si sentiva solo, ‘Tu non puoi capire, tu sei quella perfetta’, mi disse. Io ero quella che lo rimproverava, che doveva mostrarsi forte per indicargli una strada”, commenta oggi la donna. E alla domanda su che ragazzo era Stefano, Ilaria con parole cariche d’amore lo ricorda come “un ragazzo meraviglioso. Già da piccolo era pieno di vita, solare, sempre con il sorriso e la battuta pronta. Ma era anche molto fragile”. Una fragilità forse dettata dal fatto che Cucchi era nato prematuro di 7 mesi e continuò ad essere sempre il più piccolo, anche a scuola, dove lui cercava però di essere comunque il più grande, nella voce e negli atteggiamenti. Poi però, crescendo, qualcosa si è rotto e Stefano si è avvicinato alla droga. “Ci sono molti motivi per cui un ragazzo si avvicina alla droga, nel caso di Stefano posso ipotizzare le compagnie sbagliate”, spiega Ilaria. Proprio a scuola, per compensare il suo sentirsi inferiore, aveva iniziato a frequentare i bulli. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“STEFANO HA SBAGLIATO, MA STAVA RICOMINCIANDO”
Ilaria Cucchi: “Stefano ha sbagliato, ma stava ricominciando”, lunga intervista rilasciata ai microfoni di Chi dalla sorella del ragazzo morto nel 2009 in seguito alle percosse ricevute dopo l’arresto. Ilaria ha voluto sottolineare: “Era un ragazzo buono, che aveva sbagliato, ma che stava ricominciando. Stefano era un ragazzo meraviglioso – l’anticipazione da Il Messaggero – Già da piccolo era pieno di vita, solare, sempre con il sorriso e la battuta pronta. Ma era anche molto fragile. Per questo non posso perdonare chi l’ha ucciso”. Ilaria è sempre stata in prima linea per avere giustizia per il fratello e ora ha un nuovo amore: “Ho dedicato la mia vita a fargli avere giustizia e lo farò per altri ragazzi morti in carcere. Mio fratello era bello, allegro, mi chiedeva sempre se fossi felice, perché sapeva che non lo ero: il suo regalo è stato un’altra vita perché in questa tragedia ho conosciuto Fabio, Fabio Anselmo, il nostro avvocato, con cui ora divido anche la vita, come un regalo di Stefano”.
ILARIA CUCCHI SUL FILM “SULLA MIA PELLE”
Al Festival di Venezia 2018 è stato presentato Sulla mia pelle, film di Alessio Cremonini con Alessandro Borghi che ha fatto rivivere il dramma di Stefano Cucchi. La sorella ha commentato: “Al film va riconosciuto il merito di avergli restituito una personalità. Ho chiamato Alessandro Borghi per chiedergli come avesse fatto a riportarlo in vita nella parlata, nel modo di camminare, negli atteggiamenti”. Ilaria Cucchi ha poi aggiunto: “In questi nove anni a fatica abbiamo ricostruito punto per punto quello che è accaduto a Stefano nella sua ultima settimana di vita, ma la cosa che nessuno mi potrà restituire è vedere lo stato emotivo con cui ha affrontato quei momenti in cui non potevamo stare con lui perché ci veniva negata la possibilità di incontrarlo. Borghi lo ha fatto, mi ha ridato Stefano in quei giorni, me lo ha regalato come persona”.