Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, ha commentato la sentenza che ha confermato la condanna a 16 anni di carcere di Daniele De Santis, l’uomo che ha ucciso suo figlio. «Ci sono stati grandi cambiamenti dal primo al secondo grado», ha detto riferendosi alla riduzione della pena di dieci anni. «La giustizia umana non è come quella divina», ha aggiunto la donna. Leardi si dice parzialmente soddisfatta della sentenza: «Una parte della verità è stata nascosta, perché Ciro mi ha raccontato cosa è successo. Daniele De Santis ha sparato, ma c’erano altre persone con lui. Ciro mi raccontò che ci fu un agguato, si vide una pistola puntata addosso». La mamma di Ciro Esposito lascia a Dio il compito di perdonare De Santis: «Da cristiana ho cercato di guardarlo poco la persona che ha tolto la vita a mio figlio, ma qualche volta non ho potuto fare a meno di guardarlo. Mai ho visto nei suoi occhi uno sguardo di dolore e pentimento, l’ho visto preoccupato per la sua libertà. Nonostante questo, spero che venga perdonato da Dio. Gli auguro che possa trovare riscatto davanti a Dio». (agg. di Silvana Palazzo)
NON FU UNA “BRAVATA”
In primo grado gli anni di carcere per Daniele De Santis erano stati ben 26, in appello ridotti a 16 e adesso confermati dalla Cassazione. Quello che aveva lasciato amareggiata la famiglia di Ciro Esposito, ucciso da De Santis, fu la motivazione del giudice estensore della sentenza di primo grado che parlò di “bravata”. Definire infatti bravata quella di una persona che esce di casa armato di pistola per andare ad aspettare i tifosi della Roma è una enormità. Qui si tratta se non di uccidere, come poi è stato, almeno di far del male, cioè un atto criminale, non una bravata. Fortunatamente fu respinta invece l’ipotesi di legittima difesa del De Santis. Adesso comunque è finita, 16 anni per i genitori di Esposito sono giusti, pur che non vengano ridotti nei prossimi anni (Agg. Paolo Vites)
OMICIDIO ESPOSITO, CONDANNA CONFERMATA
Omicidio Ciro Esposito, confermata condanna a Daniele De Santis in Cassazione: l’ultras della Roma è stato condannato a sedici anni di reclusione per il delitto del giovane tifoso del Napoli, risalente al maggio del 2014. La Suprema Corte ha respinto il ricorso di De Santis contro il verdetto di appello, in cui gli era già stata ridotta la pena da 26 a 16 anni di carcere. Come riportato dai colleghi di Repubblica, la madre di Ciro si è detta soddisfatta: “Volevo la verità, e l’ho avuta. Non mi interessa quanti anni si fa de Santis, ma solo che siano state definite le sue responsabilità”, il commento di Antonella Leardi. La donna, dopo aver ascoltato le arringhe degli avvocati di parte civile, è uscita dall’aula quando ha preso la parola la difesa di De Santis.
AVVOCATO PISANI: “FINALMENTE GIUSTIZIA”
Grande soddisfazione espressa anche dall’avvocato Angelo Pisani, il primo a comunicare ad Antonella Leardi la decisione finale della Corte di Cassazione: “Finalmente giustizia. Ora c’è la certezza che non ci saranno altri sconti di pena per chi ha compiuto un crimine ingiustificato che ha colpito non solo la famiglia Esposito ma anche l’intera città di Napoli e il mondo del calcio. E’ importante che questa pena venga scontata in carcere senza nessun vantaggio”. Ricordiamo che oltre a Daniele De Santis, nell’ambito del processo per l’omicidio di Ciro Esposito sono stati condannati i tifosi partenopei Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito a otto mesi di carcere con l’accusa di rissa aggravata e lesioni: hanno fatto parte del gruppo che ha provocato gli scontri.