Un frate cappuccino avrebbe violentato una suora durante una delle sedute di psicoterapia che stava seguendo. Temendo di subire reazioni negative da parte della Chiesa, la religiosa ha deciso di sporgere denuncia alla Procura di Roma solo dopo qualche tempo. Ne parla Il Messaggero, secondo cui il presunto responsabile, padre Giovanni Salonia, oltre ad essere uno psicologo molto conosciuto, avrebbe amicizie influenti in Vaticano e all’interno dell’Ordine dei Cappuccini. Il Papa, ad esempio, lo voleva vescovo ausiliare di Palermo. L’abuso denunciato dalla suora, che si sarebbe confidata con diverse persone tra cui alcuni medici, sarebbe avvenuto a Roma. Non è chiaro se questa vicenda sia legata alla mancata “promozione” di padre Salonia, che era stato inserito da Papa Francesco, su indicazione di monsignor Lorefice, nella nomina di vicario generale della diocesi di Palermo. Sembrava tutto pronto, poi senza alcuna spiegazione ufficiale l’investitura è stata cancellata.
SUORA DENUNCIA: “VIOLENTATA DA FRATE PSICOLOGO”
Il “passato” del frate cappuccino siciliano ha determinato il cambiamento di rotta in Vaticano? Stando a quanto riportato da Il Messaggero, in Vaticano circola voce che qualcuno avrebbe fatto arrivare al pontefice un dossier. Eppure per ragusah24, le precedenti accuse svanirono come neve al sole. Per questo questa denuncia viene considerata da qualcuno come un nuovo attacco personale. La mancata consacrazione comunque avrebbe sollevato un putiferio, così come il fatto che padre Salonia non abbia smesso mai di fare il terapeuta. Il frate cappuccino è poi intervenuto con un comunicato ufficiale per spiegare di aver fatto lui retromarcia per non mettere in difficoltà l’arcivescovo Lorefice. Quest’ultimo ha voluto far incontrare padre Salonia col Papa. Lo scambio di battute sarebbe avvenuto in una saletta riservata all’arcivescovado, poco dopo la messa, due settimane fa durante la visita di Bergoglio a Palermo. La Procura di Palermo però nel frattempo ha aperto un fascicolo e si appresta a interrogare il frate cappuccino siciliano per confrontare le versioni e procedere con l’accertamento della verità.