E’ morto come aveva vissuto, facendo l’amore. La 23enne che era con lui in quel tragico momento ha ricordato cosa è successo: “Avevamo appena fatto l’amore, io mi stavo rivestendo e mi sono accorta che lui stava male. Soffriva visibilmente, respirava a fatica. Ho chiamato subito i soccorsi, quelli del 118 hanno provato a rianimarlo, purtroppo non c’è stato nulla da fare”. Erano le due di notte, dice ancora la ragazza, Mauro (Zanza, ndr) era passata a prenderla poco prima a casa e poi si sono diretti in un campo appartenente all’ex playboy. Hanno fatto sesso in macchina, dice ancora, “ stavamo per tornare a casa quando, all’improvviso, lui ha accusato il malore”. Pochi minuti, prima stava bene dice ancora la giovane. Si conoscevano da un paio di anni “e ogni tanto facevamo l’amore”. Ci si domanda se l’uomo avesse preso pillole come il Viagra che, si sa, possono anche fare male, ma la ragazza dice che in sua presenza non ha preso niente, ma di non essere in grado di dire se le avesse prese prima a casa sua. (Agg. Paolo Vites)
I MESSAGGI DI CORDOGLIO
Sono numerosissimi i messaggi di cordoglio per Maurizio Zanfanti, più comunemente noto come Zanza. Il playboy di Rimini, che la leggenda narra sia stato con almeno 6.000 donne, quasi tutte turiste straniere, era molto conosciuto in Romagna, soprattutto fra il sesso debole. Fra le sue vecchie fiamme, c’è anche Birgitta Jander, svedese di Orebro, che ha spedito un’email al Corriere della Sera, proprio per ricordare il re dei vitelloni: «Terribile notizia dall’Italia questa mattina – scrive – conoscevo Mauro dall’inizio degli anni ‘80: da quando mio marito gli divenne amico (tanto che lui ha sempre detto che Zanza gli ha insegnato a “rimorchiare” le ragazze). Mio marito e i suoi amici mi presentarono Mauro e io da subito divenni “one of the guys…”. Siamo stati a Rimini molte volte durante gli anni ‘80: e anche di recente, un paio di anni fa al suo bar “Al Brigantino”. Sì, è stato davvero bello vederlo di nuovo. Mauro è venuto anche qui a Örebro, in Svezia, un paio di volte. Molte delle mie amiche erano innamorate di lui e passavano molto tempo al Blow Up. Posso dirlo? Mauro era una leggenda. Il suo ricordo vivrà sempre». Più chiaro di così… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LE ULTIME INTERVISTE
La notizia della morte di Zanza, all’anagrafe Maurizio Zanfanti, non ha fatto solo il giro dell’Italia, ma anche dell’Europa. È arrivata fino in Germania: la Bild, che tante pagine gli ha dedicato nel corso degli anni, lo ha ricordato oggi dopo aver appreso del decesso. A proposito dell’attenzione tedesca nei suoi riguardi, Zanza tempo fa spiegò al Resto del Carlino: «Tutta promozione per la Riviera. Penso di averne fatta molta più io che cento agenzie». E così in Svezia, la terra di conquista del playboy di Rimini negli anni ’80. Sempre in piena forma, con la sua chioma bionda e il fisico asciutto, sosteneva di non essere entrato mai in una palestra: «Ma ho fatto moltissima ginnastica sui letti», rideva. Addirittura un paio di anni fa venne lanciata anche un app per “rimorchiare” che si ispirava proprio a Zanza. Una sorta di tributo a uno dei playboy simbolo della Romagna, che fece strage di cuori – migliaia di cuori, si racconta – tra le spiagge e i locali di Rimini. (agg. di Silvana Palazzo)
SEDUTTORE SERIALE DELLA RIVIERA
Nel descrivere la morte di Maurizio Zanfanti, in arte Zanza, le cronache nazionali ribadiscono come questa sia avvenuta in perfetta sintonia con la sua passione per le turiste della Riviera e del suo ruolo di “seduttore seriale” iniziato quando aveva appena 17 anni. A stroncarlo all’età di 63 anni è stato però un infarto probabilmente nel bel mezzo dell’amplesso con una giovane fiamma dell’Est Europa, la stessa che poi ha lanciato l’allarme. E così una notizia triste come la sua scomparsa, si è trasformata soprattutto sui social in un motivo di scherno, tra chi ribadiva come Zanza fosse morto “in gloria” e chi elogiava il re dei vitelloni di Rimini per la sua quantomeno felice dipartita. Il destino certamente gli ha giocato un brutto scherzo quando, proprio nel corso di una notte di passione, l’ennesima della sua vita, il suo cuore non avrebbe più retto. Se ne è andato così il re dei playboy della Riviera riminese, divenendo una leggenda anche dopo la sua dipartita. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
RE DEI VITELLONI DI RIMINI: CORDOGLIO SUL WEB
E’ scomparso all’età di 63 anni il Zanza, all’anagrafe Maurizio Zanfanti: il re dei vitello di Rimini e Riviera è stato stroncato da un malore mentre era appartato con una ragazza di 23 anni. Diversi i messaggi di cordoglio pubblicati sui social nelle ultime ore, a partire da quello di Ivan Zazzaroni: “È morto Maurizio Zanfanti, detto #Zanza, il re dei vitelloni romagnoli celebrato anche dalla Bild. Aveva 63 anni. Secondo le prime indiscrezioni, si era appartato in auto con una 23enne dell’est per un rapporto sessuale quando, improvvisamente, si è sentito male. Fine di un mito”. Queste, invece, le parole di Alessandro Meluzzi: “Un mio coetaneo e conterraneo caduto nella sua “legge”. Lo conoscevo ed è morto come credo avrebbe voluto ,andandosene mentre veniva. E lo dico con tragico rispetto delle sue scelte di vita. Amava a suo modo le donne e ne era ferocemente riamato”. E sono decine i messaggi che, tra ironie e vicinanza alla famiglia, presenti sul web per un’icona del mondo riminese… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
RICEVEVA LE FIGLIE DELLE EX FIAMME
Sono numerosi, oggi, gli aneddoti che ruotano attorno alla figura di Maurizio Zanfanti, playboy 63enne, il mitico “Zanza” della Riviera, stroncato da un malore nelle passate ore. L’uomo, grande conquistatore ed amante delle donne, secondo le indiscrezioni era appartato proprio con una giovane 23enne dell’Est quando si sarebbe sentito male. La stessa ragazza avrebbe allertato i soccorritori ma per il latin lover, ormai, era troppo tardi. Migliaia le conquiste annuali, soprattutto nel periodo della stagione estiva a Rimini. Secondo quanto riferisce oggi il Corriere di Bologna, uno dei tanti aneddoti avrebbe a che fare anche con le figlie delle sue ex fiamme. Pare infatti che Zanza le ricevesse spesso poiché le stesse si definivano desiderose di conoscere il personaggio, certamente inedito ma allo stesso tempo dotato di una straordinaria gentilezza, come ricordato in queste ore sui social, dove viene esaltato e ricordato proprio il suo carattere sempre disponibile. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
È STATO CON 6000 TURISTE
E’ morto nelle scorse ore Maurizio Zanfanti, per tutti, Zanza. Il noto playboy riminese è spirato all’età di 63 anni, dopo una vita passata a conquistare quante più donne possibili. E la fine di una leggenda vivente come il re dei vitelloni, non poteva che arrivare durante un amplesso con una giovane donna, una ragazza dell’est Europa con cui appunto Maurizio si era appartato ieri sera. La fama lo precedeva al punto che Zanza nella riviera romagnola, ed in particolare a Rimini, era una sorta di leggenda vivente, un mostro sacro. Stando ai suoi racconti riusciva a conquistare fino a 150 donne a stagione, per una media di circa 1.5 ogni giorno dal primo giugno al 31 agosto. Sarebbero circa 6.000 le ragazze, per la maggior parte straniere, con cui Zanza è stato nel corso della sua vita, al punto che in Svezia, nazione le cui abitanti sono spesso e volentieri a Rimini in estate, avrebbero addirittura costruito una statua in suo onore. C’è inoltre chi mormora che Maurizio distribuisse una foto con la sua firma alle proprie partner, che conservavano poi gelosamente. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ANCHE LA BILD AVEVA PARLATO DI LUI
Di lui aveva parlato anche la Bild, il più noto giornale tedesco, ed era evidente il motivo. Essendo il re dei playboy della riviera romagnola dove da sempre si recano in vacanze frotte di turisti tedeschi e avendo sostenuto lui di essersi accoppiato ad almeno seimila donne diverse, chissà quante tedesche sono passate fra le sue lenzuola. La sua caratteristica, racconta chi lo ha conosciuto, non era tanto il look un po’ tamarro da belloccio con i lunghi capelli biondi, ma la gentilezza: è così infatti che avrebbe conquistato circa 6mila donne, di tutta Europa in vacanza a Rimini. Zanza, come aveva dichiarato al Corriere di Romagna qualche tempo fa, si considerava in pensione: “Quante donne ho sedotto? Considerato che ho lavorato 35 anni, potrebbero essere 6mila. Ma ormai quello che dovevo fare l’ho fatto”. Purtroppo una ennesima notte di sesso gli è costata la vita (Agg. Paolo Vites)
IL PLAYBOY DELLA RIVIERA ROMAGNOLA
E’ morto “Zanza”, noto playboy di Rimini. All’anagrafe Maurizio Zanfanti, era conosciuto in Riviera come il “re dei vitelloni” o il “re de playboy” riminesi. Se ne è andato a 63 anni, ed è morto molto probabilmente come lo stesso voleva, appartato con una giovane ragazza di appena 23 anni. La vittima, in base a quanto riportato dall’edizione online del Corriere della Sera, era in via Pradella, una zona della città romagnola dove Zanza aveva un terreno agricolo, e dove lo stesso era in compagnia di una giovane ragazza dell’est Europa, quando ha avuto un malore. E’ stata la stessa ragazza a chiamare i soccorsi, ma quando giunti sul luogo era ormai troppo tardi.
LA SUA FAMA NACQUE NEGLI ANNI ‘70
La fama di Zanza nacque negli anni settanta, nello storico locale di Rimini Blow Up: era un dipendente della discoteca frequentata da moltissime turiste straniere, e Zanfanti pare fosse andato con migliaia di queste, o almeno, lui raccontava così. Nel look e nei modi di fare, incarnava alla perfezione il ruolo del famoso “vitellone” di Fellini, con capelli biondi lunghi, camice aperte sul petto, stivali, pantaloni in pelle e la tipica parlantina romagnola di chi sapeva come conquistare le turiste. Ovviamente Zanza si trovava molto a suo agio in questo ruolo, e sovente rilasciava interviste ai quotidiani, alimentando la sua fama.