Nel corso dell’udienza di convalida del fermo a carico di Johannes Beutel, l’austriaco di 38 anni attualmente detenuto nel carcere di Bolzano per aver ucciso la moglie 34enne Alexandra Riffeser lo scorso lunedì con almeno una dozzina di coltellate, lo stesso uomo ha ricostruito la dinamica dell’aggressione mortale alla moglie. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Ansa, Beutel ha raccontato al magistrato di aver aggredito ben due volte la moglie. Inizialmente l’avrebbe accoltellata alla pancia e la coppia avrebbe deciso di recarsi in ospedale. Successivamente però la vittima avrebbe chiamato la madre ma a quel punto la situazione sarebbe precipitata provocando una seconda aggressione da parte dell’uomo, caratterizzata da numerose coltellate. Nel corso dell’udienza, dunque, Beutel ha deciso di non avvalersi della facoltà di non rispondere ma anzi ha reso delle dichiarazioni spontanee al giudice Peter Michaeler che alla fine ha convalidato il suo arresto. Secondo le indiscrezioni, pare che la coppia stesse affrontando serie problematiche al punto da essere arrivata a decidere di separarsi e prendersi una pausa di riflessione. Il 38enne aveva così deciso di partire verso l’Austria quando però sarebbe nato un diverbio con la moglie culminato nelle due aggressioni. Secondo l’autopsia, sarebbe risultata mortale la coltellata sferrata al collo della donna con un coltello a farfalla che l’arrestato ha ammesso di portare sempre con sé. A parlare è stato anche il suo difensore, l’avvocato Markus Vorhauser che ha spiegato come l’uomo sia “molto scosso” e solo adesso “si sta rendendo conto di quello che ha fatto”.



OMICIDIO MERANO, LA MALATTIA DELLA FIGLIA E LA SEPARAZIONE

Emergono intanto nuovi dettagli in merito al delitto della 34enne Alexandra, uccisa a Merano dal marito lo scorso lunedì. Secondo quanto riferito dalla madre della vittima e reso noto dal quotidiano La voce di Bolzano, Beutel ultimamente era cambiato. Alla base della sua trasformazione, la malattia di una delle due figlie. Una delle bambine, infatti, aveva avuto la leucemia ma il male sembrava ormai essere stato superato. “Alexandra stava cominciando una nuova vita dopo la guarigione della bambina e il marito non l’accettava e in seguito alla malattia qualcosa nel rapporto di coppia si era incrinato”, ha spiegato la madre della 34enne uccisa dopo la doppia aggressione da parte del marito dal quale si stava separando. L’esperienza legata alla malattia aveva influenzato notevolmente anche il loro matrimonio fino a portarli alla decisione di prendersi una pausa. “Avevo provato ad avvertirla. Le avevo detto di stare attenta”, ha proseguito la madre, che forse già sospettava ciò che poi è avvenuto. L’uomo, dopo il fermo, ha confessato l’omicidio spiegandone anche il movente, dettato dalla gelosia nei confronti di Alexandra. In seguito alla decisione del giudice per le indagini preliminari giunta nella giornata odierna dopo l’interrogatorio di garanzia in carcere, Beutel, accusato di omicidio volontario aggravato continuerà ad restare nella sua cella presso l’istituto carcerario di Bolzano.

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