E’ un Di Maio molto impegnato quello di oggi, che dopo aver rilasciato una lunga intervista a Sky Tg24, ha parlato in occasione di una conferenza stampa a margine del Global Forum sulla democrazia diretta. Colloquiando con i giornalisti, Di Maio attacca il Partito Democratico, che domani scenderà in piazza a Roma per manifestare contro il governo: «Manifesteranno contro la prima manovra che introduce il reddito di cittadinanza, supera la Fornero e abbassa le tasse alle partite Iva. Non mi pare una grande furbata a meno che non ci si voglia estinguere». Il vicepresidente del consiglio ha annunciato un piano di investimenti da 15 miliardi di euro, «Più dieci da sbloccare, che porteranno ad una crescita del Pil assai superiore a tutte quelle che abbiamo visto in questi anni assieme ai provvedimenti di accorciamento dei tempi della giustizia civile, accorceremo i tempi della burocrazia e ridurremo di un terzo il codice degli appalti che renderemo più semplice». Quindi Di Maio ha mandato anche un messaggio rassicurante all’Unione Europea: «Il nostro obiettivo è portare avanti questa manovra nell’interlocuzione piena con mercati e Ue. Non mi interessa sfidare l’Ue, i mercati o l’establishment ma restituire ai cittadini quel che è stato tolto». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“NON USCIREMO DALL’EURO”

Ospite de “L’intervista” di Maria Latella su Sky Tg24, Luigi Di Maio torna a parlare della Manovra e del deficit al 2,4% che tanto sta facendo discutere la politica italiana ed europea mandando in subbuglio le Borse e i mercati. Il sospetto è che il vero piano del governo sia quello di abbandonare la moneta unica ma il vicepremier ha smentito che “adesso si voglia utilizzare la scusa della manovra per uscire dall’Europa o per uscire dall’EURO: tutte sciocchezze”. Il capo politico del MoVimento 5 Stelle ha aggiunto:”Ora nasce il team “Mani di forbice” per tagliare tutto il possibile: d’altra parte stiamo prendendo a prestito un po’ di soldi per finanziare due programmi elettorali che soddisfano due elettorati. Il 2,4 di deficit si impone perchè abbiamo trovato tanti risparmi da fare ma che andranno a regime l’anno prossimo. Come fanno tante famiglie italiane abbiamo chiesto un prestito che restituiremo”. (agg. di Dario D’Angelo)



DI MAIO, “CAMBIEREMO LEGGE BASSANINI”

Sono diverse le dichiarazioni rilasciate dal ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, ai microfoni di Sky Tg24, nel corso del programma “L’intervista” di Maria Latella. Il vice presidente del consiglio si è soffermato sui famosi tecnici che avrebbero creato tanti problemi nello stilare la manovra di bilancio: «Non ho problemi a dire che i cosiddetti apparati ci remano contro – le parole del leader del Movimento 5 Stelle – dentro i ministeri ci sono i tecnocrati che vanno contro l’indirizzo politico del governo del popolo. Cambieremo la legge Bassanini perché oggi da più potere ai tecnocrati che ai politici. Ci dobbiamo riprendere il potere democratico da quello dei tecnici». Ovviamente non si poteva non fare riferimento al rapporto deficit/Pil, che dopo tanto discutere ha superato la fatidica quota del 2%, arrivando fino al 2.4. Su questo punto Di Maio è sicuro: «Quel po’ di debito che facciamo in più lo ripagheremo nei prossimi anni con la crescita. Con il deficit al 2,4% non abbiamo fatto nulla di diverso dagli altri Paesi Ue». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“IL PIU’ GRANDE INVESTIMENTO DELLA STORIA”

“Il più grande investimento della storia dell’Italia”. Così commenta il vice-premier Luigi Di Maio, la manovra di bilancio pronta ad essere ufficializzata. Intervistato stamane da Maria Latella di SkyTg24, il ministro del lavoro e dello sviluppo economico spiega soddisfatto: «Non appena la nota di aggiornamento del Def sarà pubblica si vedrà che la manovra è il più grande piano di investimenti della storia italiana». I mercati internazionali sono in agitazione dopo l’annuncio del rapporto deficit/Pil al 2.4%, ma Di Maio si dice tranquillo: «La nostra è una manovra del popolo che per la prima volta ricostituisce i diritti sociali, sono tranquillo: lo spread è salito, ma poi ha cominciato a scendere. Quel po’ di debito che facciamo in più lo ripagheremo nei prossimi anni con la crescita».

“TRIA HA LA NOSTRA FIDUCIA MA AL MEF…”

Di Maio aggiunge che la reazione dei mercati è stata normale, e che lo spread, dopo una prima impennata, è sceso a fine giornata: «Appena il def sarà pubblicato – ha rassicurato – si vedrà un grande piano di investimenti è logico che sui titoli delle banche ci siano state le preoccupazioni dei mercati perchè si era scommesso che il deficit fosse così basso da favorire solo le banche». Si parla anche del ministro dell’economia Giovanni Tria, nell’occhio del ciclone durante le settimane che hanno preceduto la manovra: «Se Mattarella abbia chiesto a al ministro di rimanere non lo so. So che noi pure lo difendiamo, deve restare al Mef. Si è descritta una situazione che non è vera». Qualche problema al Mef comunque c’è stato: «Ho trovato trabocchetti e insidie di funzionari che invece di fare il loro dovere fanno gli interessi dei vecchi partiti». Clicca qui per il video di SkyTg24