Veliero della Open Arms di nuovo verso la Libia: Astral della Ong spagnola è infatti diretto verso il Mediterraneo centrale ed arrivano le prime reazioni dal mondo politico. “Niente è più importante che denunciare l’impunità di chi condanna a morte così tanti invisibili. Salvare vite umane in pericolo in mare è un obbligo, non una scelta”, il commento sui social network delle Ong, ed è giunta l’immediata replica di Matteo Salvini, ministro dell’Interno italiano: “Le ONG perdono il pelo ma non il vizio… E io confermo: stop al traffico di esseri umani, mai più in Italia!”. Il capo del Viminale conferma dunque la linea dura in tema immigrazione, già portata avanti per il caso della Aquarius e dei 58 migranti a bordo, che verranno ripartiti tra quattro Paesi. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ONG OPEN ARMS SFIDA SALVINI
Tornano nel mar Mediterraneo le imbarcazioni delle Ong, le organizzazioni non governative. Nonostante il governo italiano abbia chiuso i porti alle navi che soccorrono i migranti, le Ong non si danno per vinte, e spinta dalla loro missione umanitaria di salvare quante più vite possibile, si sono rimesse in acqua. A sfidare l’Italia ed in particolare il ministro dell’interno, Matteo Salvini, due natanti della Open Arms, precisamente l’Astral, veliero che sta navigando verso la Libia, e un’imbarcazione a motore che invece si trova a sud della Spagna. Nel frattempo non si è ancora risolto il caso Aquarius. Nonostante i 58 migranti a bordo verranno sparititi fra Francia, Germania, Spagna e Portogallo, come da accordo dello scorso 25 settembre, l’imbarcazione si trova ancora in acque internazionali al largo di Malta, con le cattive condizioni del mare che hanno fatto ritardare lo sbarco degli stessi profughi. Tra l’altro, per la stessa Aquarius c’è in ballo la questione della procedura di Panama per toglierle la bandiera: è stata lanciata una petizione online e sono state indette una serie di manifestazioni in vista del prossimo 6 ottobre. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NAVI ONG DI NUOVO NEL MEDITERRANEO
Dopo la chiusura del caso Aquarius, si riapre nuovamente il fronte tra l’Italia e le Ong che imbarcano migranti nel Mar Mediterraneo. A sfidare il governo italiano questa volta è Open Arms che con Astral torna ad operare nel Mediterraneo centrale. La nave è di fatto salpata nelle ultime ore dal porto di Badalona per riprendere nuovamente le operazioni di salvataggio dei migranti partiti dalla Libia. Insomma è solo questione ore: ancora una volta si aprirà una nuova crisi sul fronte delle Ong. «Torniamo in mare. Oggi (ieri, ndr) Open Arms salpa dal porto di Barcellona. Grazia alla città per averci ospitato in queste settimane. Tra pochi giorni arriveremo a Motril, che sarà il nostro porto base per qualche mese in questa nuova missione a sud», ha dichiarato la Ong Proactiva Open Arms attraverso i propri profili socia, in particolare quello Facebook. Oggi un altro post che si conclude con questo messaggio: «Noi continueremo a combattere finché ci sarà una sola vita alla deriva». (agg. di Silvana Palazzo)
OPEN ARMS SFIDA SALVINI: “TORNIAMO IN MARE”
In netta controtendenza rispetto alle altre Ong che nelle scorse settimane hanno deciso di abbandonare le nostre rotte denunciando l’impossibilità di salvare vite umane dall’insediamento del governo Lega-M5s, ecco che la nave Astral di Open Arms rilancia annunciando il suo ritorno nel Mediterraneo Centrale. Una decisione che ha il sapore della sfida nei confronti di Matteo Salvini, il ministro dell’Interno che ha giurato guerra alle ong che sbarcano migranti sulle coste italiane. Come riportato da Il Giornale, la Ong ha annunciato il suo ritorno nel Mediterraneo con un cinguettio su Twitter:”È arrivato il momento: Astral ritorna nel Mediterraneo centrale. Nulla è più importante che denunciare l’impunità di coloro che mandano così tante persone invisibili a morire in mare o indietro nell’inferno della Libia. Salvare vite umane in pericolo in mare è un obbligo, non una scelta“.
NAVE ASTRAL FA ROTTA VERSO LA LIBIA
La nave Astral della Ong Open Arms è dunque diretta nuovamente verso il Mediterraneo Centrale, pronta a presidiare la rotta utilizzata dai migranti in partenza dalla Libia. Come riportato dall’Ansa, il veliero Astral è lungo 33 metri ed è salpato dal porto di Badalona. A bordo, oltre a 5 persone dell’equipaggio, ospiterà anche giornalisti di Reuters, Bbc e della televisione spagnola Tve. L’intento, come spiegato su Twitter dal fondatore dell’ong Proactiva Open Arms, Oscar Camps, è quello di svolgere “una missione di osservazione e denuncia”. Lo stesso Camps ha reso noto che ieri è partita da Barcellona anche la nave Open Arms, diretta verso il porto di Motril, in Andalusia, per collaborare con lo statale ‘Salvamento Marítimo’ nel soccorso dei migranti diretti verso le coste spagnole in una missione che dovrebbe durare diversi mesi. Ma intanto un nuovo fronte torna a riaprirsi nel Mediterraneo Centrale: cosa dirà a proposito Matteo Salvini?