Tra i miracolati di Genova c’è Giancarlo Lorenzetto, sopravvissuto al crollo del ponte Morandi. Ha fatto un volo di decine di metri dopo che il cemento sotto le ruote del suo tir è sparito. Il camion è diventato una carcassa, sgretolandosi dopo la caduta dal ponte, ma il camionista di Carezzano è scampato ad una morte che sembrava certa. E oggi a Pomeriggio 5 racconterà la sua incredibile storia. Sono stati i vigili del fuoco a estrarlo ancora cosciente dalla cabina del tir, frastornato e confuso. Ora si sente un vero miracolato: è tra i pochi automobilisti e camionisti sopravvissuti all’incredibile strage di Genova. Lui è stato il primo a vedere crollare il ponte, «il primo a vedere spaccarsi la strada davanti». Giancarlo nei giorni scorsi ha raccontato: «Ho visto franare il cemento e ho pensato, “è finita”, in quell’istante ho realizzato l’altezza e poi basta». Quando è arrivato a terra ha aperto gli occhi e ha capito di essere ancora vivo.
GIANCARLO LORENZETTO ILLESO DOPO VOLO DAL PONTE MORANDI
«Ho sganciato la cintura di sicurezza, ho guardato intorno a me perché non sapevo bene dove fossi», ha raccontato Giancarlo Lorenzetto, come riportato da RadioGold. Ha aspettato i soccorsi, senza sapere se era la cosa giusta da fare: «Sapevo solo che c’era il torrente, sopra c’era ancora il ponte pericolante». Nella cabina del suo camion il caos: «Tutto era a soqquadro, sembrava un frullatore, così ho cercato il telefono per chiamare la ditta e dire che stavo ben». Non deve sorprendere il fatto che ora venga definito uno dei miracolati di Genova. Giancarlo Lorenzetto ne è ben consapevole e anche lui si ritiene tale: «Adesso tutti mi trattano come un miracolato e in effetti lo sono davvero». Stava percorrendo la A10 come ogni giorno sul suo camion rosso, poi il volo nel vuoto di 45 metri. «Devo alla Madonna della Guardia l’essere salvo, qualche anno fa mi erano successe alcune cose ed ero salito al santuario. Mi ero portato una statua a casa e mi deve aver ascoltato».