Il caporal maggiore Francesco Positano aveva 29 anni quando, il 23 giugno 2010, durante una ricognizione a Shindand, in Afghanistan, perse la vita in modo drammatico. Da quel giorno sono passati oltre 8 anni ma la madre, Rosa, ancora si ritrova a piangere sulla lapide del giovane figlio prematuramente scomparso chiedendosi come sia realmente morto. Secondo la versione dell’Esercito, il giovane sarebbe rimasto ucciso in un incidente durante una ricognizione condotta da una pattuglia costituita da 4 veicoli della compagnia genio in forza alla Task-Force Centre. Positano lasciava così la moglie, con la quale risiedeva a Pianezza, in provincia di Torino, dove si era trasferito dalla sua Foggia. “Mio figlio è stato investito, io lo so, ho visto le foto, ho visto tutto. Sono anche andata in Afghanistan”, ha dichiarato la madre a FoggiaToday in occasione dell’ottavo anniversario della morte del figlio Francesco, per la quale chiede ancora la verità ma soprattutto quella giustizia che non ha ancora ottenuto. “Era l’ultima missione, si era appena sposato e voleva chiudere così la sua carriera dopo 8 spedizioni in terra di guerra”, ha ricordato la donna, che ogni giorno si ritrova a domandarsi come sia realmente morto il suo Francesco, davanti alla foto sulla lapide nel cimitero in cui riposa.
FRANCESCO POSITANO: IL CASO A LE IENE
Del caso di Francesco Positano si occuperà questa sera la trasmissione Le Iene, nella prima puntata stagionale della trasmissione di Italia 1. A raccontare quanto accaduto 8 anni fa sarà l’inviato del programma Pablo Trincia che ha raggiunto mamma Rosa ripercorrendo con lei quei giorni di immenso dolore, dopo la notizia della morte del militare. “Come sei morto?”, continua a domandarsi la madre, straziata dal dolore. Ad oggi, infatti, nessuno le ha ancora detto la verità. La stessa iena, indagando sul caso, ha scoperto che effettivamente nella versione ufficiale resa dall’Esercito sul decesso del giovane, ci sarebbero ancora molte ombre dopo quasi un decennio. “Giustizia deve essere fatta, France’”, dice ogni giorno Rosa rivolgendosi alla lapide del figlio. Nel corso della cerimonia in ricordo del militare caduto in missione, è sempre la madre, come riferisce FoggiaToday, ad aver urlato rivolgendosi direttamente ai ministri Salvini e Di Maio: “E’ stato lasciato solo, siamo stati lasciati soli. Neanche una medaglia al valore”.