Stendersi a terra per rifugiarsi dalla raffica di proiettili: è questo il significato della stesa, tornata di moda fra i gruppi camorristi napoletani e di cui ha fatto le spese una donna di 51 anni, Anna Celentano, la cui unica colpa è stata quella di essere affacciata al balcone di casa sua a Forcella. Ricoverata in gravi condizioni anche se dichiarata fuori pericolo,, è stata vittima di un gruppo di criminali che a bordo di motorini sono entrati nel suo quartiere sparando raffiche di pistola e mitra per sfidare la banda rivale. Nel 2004 sempre a Forcella una ragazza di 16 anni, Annalisa Durante, rimase uccisa. Nel settembre 2015 due donne del Rione Traiano vennero svegliate dai colpi di arma da fuoco entrati nel loro appartamento. Nel Rione Sanità invece sempre nello stesso periodo Genny Cerano, 17 anni, ne fu uccisa perché stava passando di là mentre i camorristi compivano la loro scorribanda. Ma stesa significa anche conquistare il territorio delle bande altrui (Agg. Paolo Vites)
FUORI PERICOLO LA DONNA FERITA
Nella stessa zona nel 2004 venne uccisa una ragazza di 16 anni, Annalisa Durante. E’ via Vicaria Vecchia, dove adesso vittima è una donna di 51 anni che era affacciata al balcone di casa, raggiunta da alcuni proiettili sparati da camorristi. E’ ricoverata in gravi condizioni. A sparare alcuni giovani, appartenenti a clan di camorristi, che possono permettersi data la latitanza delle forze dell’ordine, di compiere agguati, aggressioni, sparatorie tranquillamente in pieno giorno e in mezzo a innocenti abitanti. Quella strada è considerata la roccaforte del clan Giuliano e a colpire secondo le prime informazioni potrebbero essere stati rivela del clan dei Mazzarella. Non c’era una vittima predestinata, ma semplicemente una scorribanda, quelle che in gergo criminale napoletano si chiamano “stesa”: si arriva nel quartiere dei rivali in motorino e si spara all’impazzata verso l’alto, contro i portoni in gesto di sfida. A farne le spese cittadini innocenti, come la donna affacciata al balcone di casa (Agg. Paolo Vites)
LA STESA DI CAMORRA
Era affacciata sul balcone di casa Anna Celentano, 51 anni, quando è stata colpita alle gambe da uno dei proiettili sparati durante una “stesa” di camorra, l’ennesima, a Napoli. Come riportato da Il Corriere del Mezzogiorno, gli autori dell’atto intimidatorio hanno sparato all’impazzata, in quello che ormai è diventato un gesto facente parte della consuetudine della criminalità organizzata. La “stesa”, che si traduce in colpi di pistola sparati verso il cielo, è avvenuta in via Vicaria Vecchia, la strada che da via Duomo porta in via dei Tribunali, quella cioè dove il 27 marzo del 2004 morì Annalisa Durante, la ragazza di 16 anni uccisa da un proiettile vagante. Nei fragili equilibri dei clan di camorra, la strada della stesa che ha ferito la 51enne Anna Celentano viene considerata una roccaforte della famiglia Giuliano: secondo quanto riportato da Il Corriere del Mezzogiorno a mettere a segno l’agguato potrebbero essere stati i Mazzarella. (agg. di Dario D’Angelo)
NAPOLI, DONNA AFFACCIATA AL BALCONE FERITA DA PROIETTILE VAGANTE
Una donna è stata ferita nella serata di ieri in quel di Napoli, a seguito dello sparo di un proiettile. La vittima di 52 anni si trova ancora ricoverata presso l’ospedale, come riferiscono i colleghi dell’agenzia Ansa, citando il quotidiano partenopeo Il Mattino. Il fatto è avvenuto precisamente nella serata di ieri, poco dopo le ore 23:00, in via Vicaria Vecchia, zona Forcella. Era in atto una cosiddetta “stesa”, ovvero, atti intimidatori da parte di alcune bande di delinquenti per il controllo del territorio, che sparano colpi di arma da fuoco proprio per segnare la propria leadership. La donna era affacciata al balcone di casa quando è stata raggiunta da un proiettile vagante.
DUE PERSONE A BORDO DI UNO SCOOTER
A sparare sarebbero state due persone a bordo di uno scooter con il volto coperto dal casco, che avrebbero fatto fuoco in aria, colpendo appunto la povera signora. Subito soccorsa, la vittima è stata trasportata presso l’ospedale più vicino e le sue condizioni fisiche non sono gravi: i medici dicono infatti che la stessa guarirà nel giro di 21 giorni circa, dopo il ferimento ad una gamba. Sul luogo della stesa sono intervenuti i poliziotti che hanno effettuato i rilievi del caso, individuando quattro bossoli di proiettili calibro 7.65.