Secondo il Ministro Salvini, impegnato questa mattina in un vertice istituzionale con Conte, Tria, Di Maio e Giorgetti a Palazzo Chigi proprio sul tema della Manovra, l’abolizione del bonus fiscale degli 80 euro – il noto “Bonus Renzi” – rimarrà, almeno per il momento. «Fino a quando gli italiani non avranno l’aliquota al 15% gli 80 euro resteranno», ha spiegato il vicepremier leghista, spiegando invece che un ulteriore taglio del cuneo è uno dei temi «su cui stiamo lavorando. Così come sulla necessità di scongiurare l’aumento dell’Iva. Il lavoro non si crea per legge, ma aiutando chi lo produce, che è il privato». Per quanto riguarda, invece, le fonti di copertura da inserire in Manovra economica, la pace fiscale sembra essere al primo posto nelle intenzioni salviniane: «e potrebbe anche essere estesa alle multe, come molti sindaci ci chiedono». Da ultimo, «Taglieremo tutto quello che non serve nei ministerie nella spesa improduttiva. Poi, tutto quello che ci serve in più dovrà essere oggetto contrattazione con Ue. Inizia una fase in cui l’Italia a quei tavoli chiede di raggiungere degli obiettivi. Stiamo decidendo come spendere i soldi che abbiamo e quanto utilizzare di investimenti in deficit per soddisfare quello che abbiamo garantito nel nostro Contratto di governo» ha rilanciato Salvini nell’intervista al Sole 24 ore. (agg. di Niccolò Magnani)



“OK AL REDDITO DI CITTADINANZA”

E’ in corso in questi istanti a Palazzo Chigi, iun vertice fra il premier Giuseppe Conte, nonché Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i suoi due vice. Un incontro sostanzialmente economico, in vista delle prossime importanti manovre, a cui sono presenti anche Enzo Moavero Milanesi, ministro degli esteri, nonché quello dell’economia Giovanni Tria, e infine, Paolo Savona, ministro degli affari europei. Nel frattempo, a rubare la scena questa mattina, ci ha pensato ancora una volta il leader del carroccio, che ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Anch’Io su Radiorai. Matteo Salvini ha trattato svariati argomenti, fra cui l’introduzione del reddito di cittadinanza, il cavallo di battaglia che ha permesso al Movimento 5 Stelle di convincere metà Italia durante le elezioni dello scorso marzo. Salvini ha spiegato che il reddito sarà nella manovra: «Ieri abbiamo parlato delle priorità della Lega – ha ammesso – il reddito di cittadinanza è una battaglia degli amici del Movimento 5 stelle che ci stanno lavorando, non entro nei campi altrui. Ma sarà nella manovra». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SVOLTA SOFT DI SALVINI

La svolta “soft” di Salvini, così l’ha chiamata La Stampa dopo le ultime promesse fatte dal leader leghista in merito ai prossimi contenuti della Manovra di Bilancio: sì a rispetto del contratto di Governo, ma anche senza sforare – ove possibile – i tetti Ue sul nostro deficit/Pil. Non solo, sì a Flat Tax e Fornero da rivoluzionare, ma “scorda” il Reddito di Cittadinanza, immaginiamo perché non voglia appropriarsi di una norma che lo convince molto poco, lasciandola ai legittimi ‘proprietari’, ovvero i grillini. «Non sforeremo nessun vincolo ma saremo rispettosi degli impegni presi con gli italiani: siamo dotati di ingegno. Vogliamo far crescere questo Paese e far star meglio gli italiani senza irritare coloro che ci osservano dall’alto. Vedremo di essere bravi e convincenti», ha rilanciato Salvini questa mattina sempre nell’intervista a Radio Rai1. (agg. di Niccolò Magnani)



“RISPETTO IMPEGNI CON ITALIANI E CON UE”

Nuovo intervento da parte del ministro dell’interno, Matteo Salvini. Il vice presidente del consiglio ha parlato stamane ai microfoni dell’emittente radiofonica Radio Anch’io, e nell’occasione ha trattato le questioni Unione Europea e sicurezza: «Vogliamo rispettare gli impegni presi con gli italiani – dice il leader del carroccio – restando nei vincoli imposti dagli altri. Se per mettere in sicurezza l’Italia dovessimo spendere un miliardo in più, lo spenderemmo. Cercheremo di fare tutto, rispettando quello che ci è chiesto da altri, sebbene non sia rispettato da altri paesi». Salvini tende quindi una mano all’Europa dopo le tensioni della scorsa settimana, e nel contempo rassicura sulla messa in sicurezza dell’Italia. Il vice-premier ha parlato anche dal daspo a vita per i corrotti, un intervento previsto dal ddl anticorruzione: «Bisogna stare attenti a garantire che fino al terzo grado di giudizio si è innocenti, processi sommari non sono da paese civile. Ma chi corrompe deve pagare». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

CALA LO SPREAD

Flat tax e reddito di cittadinanza sono il “totem” attorno al quale il Governo Gialloverde vuole fondare la manovra economica che in autunno sarà decisiva per le sorti dell’Esecutivo. Nonostante i timori, visto che alcuni interventi potrebbero portare a sforare il 3% del deficit, Matteo Salvini ha cercato di mantenere i toni, spiegando come il Governo abbia tutta l’intenzione di lavorare all’interno delle regole di Bruxelles per questa manovra finanziaria autunnale, pur senza rinunciare a voler imprimere una svolta con provvedimenti come appunto reddito di cittadinanza e flat tax. Toni più bassi che sembrano essere apprezzati dai mercati, visto che lo spread è sceso a quota 265 punti, una boccata d’ossigeno e soprattutto un segnale di fiducia verso una manovra che al momento era stata vista con grande sospetto dalle principali agenzie di rating. (agg. di Fabio Belli)

FLAT TAX E REDDITO DI CITTADINANZA LE PRIORITA’

È durato circa tre ore il vertice Lega sulla manovra. Tra i presenti, oltre al ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, anche esponenti del Carroccio che ricoprono incarichi di governo e i capigruppo. L’obiettivo è andare avanti con le proprie proposte e al tempo stesso lanciare segnali di tranquillità ai mercati e alla comunità economica, ribadendo il rispetto delle regole. Come riportato dal Sole 24 Ore, nessuno all’interno della Lega pensa all’uscita dall’Euro o dall’Unione europea. Lo ha fatto sapere uno dei partecipanti alla riunione degli esperti economici della Lega sintetizzando il clima generale al termine dell’incontro. A stretto giro sono arrivate le parole di Di Maio: «Io penso che questa debba essere una legge di bilancio coraggiosa. Ho visto dai tg che si dice che poi se c’è spazio “vediamo per il reddito di cittadinanza se ci sono soldi”, ma ci sono 5 milioni di poveri, 8 milioni in povertà relativa, tanti giovani che cercano lavoro, tanti che ce l’hanno ma non arrivano a fine mese. Sono la priorità della legge di bilancio». Tra Salvini e Di Maio è sfida sulle priorità. (agg. di Silvana Palazzo)

“PROGRAMMA NELL’ARCO DELLA LEGISLATURA”

Quello andato in scena oggi nel “suo” Viminale è stato un vero e proprio vertice tra alcuni dei maggiorenti ed esperti di economia della Lega convocato da Matteo Salvini per fare il punto sulla prossima manovra economia e definire le priorità: come spiegato dallo stesso Ministro all’uscita, verranno mantenuti tutti gli impegni presi con gli elettori, dall’abolizione della Legge Fornero all’introduzione della flat tax, anche se ha parlato di un vero e proprio crono-programma che durerà l’intera legislatura e che vedrà quindi “spalmate” le riforme nell’arco di tre anni almeno, cosa che non dovrebbe far sobbalzare sulla sedia (almeno per adesso) il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che un giorno sì e l’altro pure deve fare i conti con le esternazioni dei due vicepremier, Salvini e Di Maio, rassicurando al contempo Unione Europea e investitori internazionali. All’incontro di oggi col Ministro dell’Interno hanno partecipato anche Massimo Garavaglia, viceministro al Tesoro, Armando Siri che non solo è sottosegretario alle Infrastrutture ma uno dei teorici della flat tax all’italiana, gli economisti e presidenti di commissioni Claudio Borghi e Alberto Bagnai, nonché Alberto Brambilla, molto vicino al leader del Carroccio. (agg. R. G. Flore)

VERTICE DELLA LEGA SUL PROGRAMMA ECONOMICO

Vertice in Lega sull’economia a cui ha partecipato anche il ministro dell’interno, Matteo Salvini. Un meeting molto importante, visto che durante lo stesso si è stilata una sorta di tabella di marcia, in vista delle prossime riforme del governo. «Abbiamo discusso su numeri, conti e tempi – le parole del leader del Carroccio, Matteo Salvini, riportate dall’edizione online de Il Post – per realizzare nell’arco della legislatura le nostre proposte per famiglie e imprese: smantellamento della legge Fornero, flat-tax, pace fiscale e chiusura delle liti con Equitalia, meno burocrazia per aziende e partite IVA, eliminazione delle accise più vecchie sulla benzina, interventi a favore dei Comuni, grande piano nazionale di manutenzione ordinaria e straordinaria».

LA PROSSIMA SETTIMANA UN ALTRO INCONTRO

Un vero e proprio crono-programma che verrà spalmato nell’arco del triennio, e che arriverà con la nota di aggiornamento al Def. Toccato anche il tema delle infrastrutture, con l’obiettivo di posticipare quelle meno impellenti, anticipando invece le misure urgenti di manutenzione per evitare una nuova strage Morandi. Ma non finisce qui, perché nel giro di pochi giorni si terrà un nuovo incontro: «Questa è stata una prima riunione per inquadrare le aree dove intervenire maggiormente – spiega un partecipante alla riunione di oggi, alla Dire – poi ci sarà un secondo step nel quale ci incontreremo con il Movimento 5 Stelle e il ministro Tria».