“Non c’è reato” dice Luigi Todini, figlio del professore Giampiero, dopo le polemiche suscitate da saluto fascista di alcuni appartenenti a Casapound al suo funerale. E’ stata l’esecuzione di una sua volontà che ho voluto far rispettare, ha detto ancora. Il gesto del saluto romano, ha spiegato all’Ansa, benché vietato per legge come ogni altra apologia del fascismo, è consentito in occasioni come le commemorazioni funebri da una sentenza della Cassazione del febbraio 2018. “Altra cosa sono le manifestazioni politiche, e questa non lo era”. Nessun tentativo di sovvertire l’ordine democratico, aggiunge: “ rientra nella visione politica e ideale di mio padre e mia, ma nessuno vuole sovvertire l’ordine democratico”. Non capisce l’accanimento mediatico, conclude: Se morisse un comunista e i suoi compagni volessero salutarlo con le bandiere rosse e il pugno alzato, non troverei nulla di strano” (Agg. Paolo Vites)



ASSESSORE CAMPUS: “INTOLLERABILE”

L’assessore al Comune di Sassari, Simone Campus, si è scagliato con grande energia contro i saluti fascisti ostentati al funerale del professor Giampiero Todini da parte di alcuni militanti di estrema destra. Ha spiegato Campus: “Il saluto romano davanti alla chiesa in schieramento pseudo militare è inaccettabile. Ho conosciuto ai tempi dell’Università il professor Todini, uomo schietto e sinceramente di estrema destra, ma quanto accaduto domenica pomeriggio è senza ombra di dubbio apologia di fascismo. In altre realtà si vietano funerali pubblici ai mafiosi, credo che lo stesso valga per chi ostenta valori opposti a quelli democratici per cui è stato versato sangue: spero che chi di competenza indaghi, perché occorre mettere un limite alla marea nera di neosquadrismo che sta riprendendo piede in Italia“. (agg. di Fabio Belli)



SI MOLTIPLICANO LE POLEMICHE

A diverse ore dallo scoppio del caso, e nonostante l’intervista rilasciata all’Ansa dal figlio Luigi Todini che, in parte, ha provato a giustificare il gesto e a smorzare le polemiche, continua a far discutere il video dei funerali a Sassari del professor Giampiero Todini, nel corso dei quali alcuni militanti di destra hanno eseguito per ben tre volte, davanti al suo feretro, il saluto romano con tanto di “Presente!” quando è stato letto il suo nome come camerata: inoltre sul sagrato della chiesa dove sono state celebrate le esequie è comparso anche un vessillo fascista, a ricordare le idee politiche del docente universitario scomparso solo lo scorso 1° settembre e da sempre vicino prima al Movimento Sociale Italiano e negli ultimi tempi a CasaPound. A scatenare il putiferio social era stato un video postato da una consigliera in quota centrosinistra del Comune di Sassari che ha denunciato l’accaduto anche se a stretto giro di posta è arrivata la replica del 43enne figlio di Todini che ha spiegato come fare il saluto romano nel corso di una commemorazione privata non implichi l’apologia di fascismo e non sia reato, aggiungendo che l’episodio non ha velleità sovversive ma voleva solo rispettare le ultime volontà del genitore. (agg. R. G. Flore)



LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE SUL SALUTO ROMANO

“Il saluto romano non è reato se ha un intento commemorativo e non violento”: con queste motivazioni, riprese quest’oggi da Luigi Todini, figlio del professor Giampiero, scomparso di recente e attorno al cui funerale è nato un vero e proprio caso politico, la Cassazione solo lo scorso febbraio aveva stabilito che il saluto fascista a braccio teso non era reato o apologia di fascismo se adoperato non in manifestazioni politiche ma in commemorazioni quali un funerale. E queste sono le stesse motivazioni portate dal figlio del professore di Storia del Diritto deceduto a Sassari lo scorso 1°è settembre, noto per essere stato in passato nominato Cavaliere della Repubblica da Francesco Cossiga e per aver militato tra le fila dell’ex MSI e di CasaPound: “Non è stato commesso nessun reato” si è difeso il 43enne figlio, ricordando la suddetta sentenza della Cassazione e precisando che “nessuno vuole sovvertire l’ordine democratico, aggiungendo che da parte sua c’è rispetto per tutti i morti e se “morisse un comunista e i suoi compagni volessero salutarlo con le bandiere rosse e il pugno alzato non ci troverei nulla di strano, per questo non capisco l’accanimento”. (agg. R. G. Flore)

IL FIGLIO, “NON E’ REATO”

“Mi aspettavo le polemiche ma quello che è accaduto non è un reato”: si difende così Luigi Todini, figlio dello scomparso professor Giampiero, dopo la pubblicazione del video del funerale del padre durante il quale è stato eseguito il saluto romano da parte dei presenti. “Si è trattato di un omaggio funebre che ho voluto fare io per rispettare la volontà di mio padre” ha continuato il figlio, spiegando di prendersi tutte le responsabilità del caso. Come è noto, il docente universitario che insegnava Storia del Diritto italiano era scomparso lo scorso 1° settembre e già durante le esequie in chiesa qualcuno aveva storto il naso dato che il feretro era stato accolto da ben tre esecuzioni del saluto romano e poi da quel “Presente!” che rimanda alla mitologia del cameratismo fascista. “Speravo che le polemiche rimanessero confinate nell’ambito locale, ma questo can-can si sgonfierà come una bolla di sapone” ha concluso Luigi Todini, appellandosi anche a una sentenza della Corte Costituzionale che, di fatto, acconsentiva al saluto romano in occasioni quali una cerimonia privata quale un funerale, e non certo politica. (agg. R. G. Flore)

“SENZA VERGOGNA”

Fanno discutere a Sassari i funerali di Giampiero Todini, professore di Diritto italiano nella facoltà di Giurisprudenza morto sabato scorso. Un video mostra un saluto fascista al feretro: «Camerata Giampiero Todini» e «presente!». Il filmato mostra una trentina di persone di fronte la bara, sul sagrato della chiesa. Uno srotola una bandiera della Repubblica Sociale Italiana, l’appoggia sul feretro e invita i “camerati” a mettersi sull’attenti. «Onori al professor Giampiero Todini – dice – Camerata Todini!» e gli altri rispondono all’unisono «presente». La scena si ripete tre volte, quindi il gruppo si scioglie. «Nella nostra città, sul sagrato di una chiesa, senza vergogna. Fascisti sdoganati. Poi dite che son fissata», ha dichiarato Laura Maria Grazia Careddu, consigliera nel Consiglio comunale di Sassari. È stata lei a pubblicare sul suo profilo Facebook il video che riprende quanto accaduto ai funerali di Todini. (agg. di Silvana Palazzo)

“CAMERATA ATTENTI”, MA NON È UN REATO

Non un reato, o almeno, se viene dimostrato che si tratti di “mero atto commemorativo” il saluto fascista e il picchetto in quanto tali non sono sanzionabili: voleva così proprio il professor Todini che ben conosceva la Costituzione e non avrebbe, immaginiamo, ma voluto mettere nei guai la famiglia e gli amici ovini quel di Sassari. Questa mattina su Facebook il figlio Luigi ha voluto lasciare un suo pensiero e ricordo e non sono mancate polemiche (social) contro lo stesso messaggio: «hai lasciato la vita terrena. Una vita vissuta per la Famiglia, per il Lavoro, per il sacrifcio e la coerenza di vivere secondo uno Stile. Sei stato e sarai un Esempio. Un Esempio nei Valori in cui credevi e che trasmettevi a tutti, a me in primis. […] Che gli Dei ti accolgano con benevolenza nella gloria che meriti. Nella mia vita sarai sempre un Esempio, sarai sempre PRESENTE! Ciao Papà». Proprio quel “presente” ha fatto discutere visto che si tratta di un classico saluto fascista, proprio come si vede poi nel video del funerale pubblicato dalla esponente di Città Futura, Lalla Careddu. (agg. di Niccolò Magnani)

SASSARI, FUNERALE FASCISTA AL PROF TODINI

Il professore di Storia del Diritto italiano nell’Università di Sassari, Giampiero Todini, è morto due giorni fa. Ieri pomeriggio si è svolto il funerale presso la chiesa di San Giuseppe, simbolo della città sarda, a due passi dalle abitazioni di Cossiga, Beppe Pisano e della famiglia Berlinguer. Cosa c’è di strano vi chiederete voi, semplicemente il fatto che il defunto è stato sepolto con il rito fascista, con il picchetto d’onore schierato che ha alzato il braccio teso, imitato poi da tutti i presenti per replicare il classico saluto romano, sdoganato proprio dal partito fascista e dal suo leader Benito Mussolini.

IL VIDEO DEL FUNERALE

Il video dell’evento è stato pubblicato sul web, generando non poche polemiche e sdegno, ed è giunto anche a Lalla Careddu, la consigliera comunale che ha promesso che il tutto non resterà impunito. Todini, il defunto, non nascondeva la sua fede politica, girando con la spilla dell’Msi, e il figlio Luigi ha ereditato la fede del padre, candidandosi durante le scorse elezioni politiche per il senato. Qualcuno scrive su Facebook che sarebbe stato lo stesso prof ad aver organizzato il suo funerale nei minimi dettagli, anche perché «per la Cassazione il saluto fascista, se a titolo commemorativo, non è considerato reato». Per visionare il video in questione, cliccate qui