I bambini non immunizzati resteranno fuori dalle classi scolastiche: dietrofront nelle passate ore da parte della maggioranza sul tema vaccini. Secondo quanto riferito da Corriere.it, sarebbe pronto un emendamento della stessa maggioranza con il quale si andrà a sopprimere un comma del decreto Milleproroghe con il quale si rendeva non obbligatorio il vaccino per i bambini di materne ed asili. L’ultima novità è stata firmata da Vittoria Baldino e Giuseppe Bompane del M5s e va a sbarrare nuovamente l’accesso a scuola ai bimbi non vaccinati. Vittoria Baldino, relatrice M5S del decreto Milleproroghe, con una nota ufficiale ha fatto sapere: “Oggi abbiamo presentato un emendamento al Milleproroghe in materia di vaccini che sopprime quello già approvato ad agosto al Senato”. L’intento, come spiega la deputata, è quello di trattare le politiche vaccinali con un provvedimento normativo ad hoc: il ddl che abbiamo già depositato al Senato e di cui si inizierà l’esame nel più breve tempo possibile”. In tema di vaccini, ha proseguito, l’Italia ha bisogno di una disciplina organica e razionale e per tale ragione “si è deciso di affrontare questo lavoro nello strumento del ddl liberando il Milleproroghe, che assolve a funzioni diverse, da questa incombenza”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



LA CONTA DEGLI ALUNNI FUORILEGGE

Audizione alla camera dell’Associazione presidi preoccupati per la grande confusione relativa alle norme sui vaccini: se passa la volontarietà del vaccino, ha detto il presidente Antonio Gianelli, ci sarà un rischio di insicurezza per la salute nelle scuole italiane. Granelli ha parlato anche del caso dei bambini immunodepressi: “Ci sono 10mila bambini che non possono vaccinarsi per varie ragioni E assegnare questi bambini a classi particolari non è possibile sia dal punto di vista organizzativo sia perché è una forma di segregazione che ripugna. Ma poi, al di là di questo aspetto deontologico non si può fare a livello pratico: la scuola non è un reparto d’ospedale”. Per Silvio Garattini presidente dell’Istituto superiore di sanità, siamo davanti a un cambiamento di un percorso che stava funzionando bene: “Tenendo conto che a oggi ci sono 10mila bambini immunodepressi che frequentano la scuola, qualsiasi provvedimento va studiato bene e non può essere affrontato con decretazione d’urgenza con l’anno scolastico già in corso. Basti pensare all’organizzazione di classi, mense, spazi comuni come il cortile dove tutti i bambini si incontrano e stanno a stretto contatto”. (Agg. Paolo Vites)



BOLOGNA, 90 BAMBINI RIMASTI FUORI DA SCUOLA

La situazione legata ai vaccini e alla scuola si complica e si apre una nuova pagina con una situazione piuttosto critica anche a Bologna. Il Comune ha deciso di adottare la linea dura, come riportato da Il Resto del Carlino sulla sua versione online, con le scuole che rimarranno chiuse per chi non ha rispettato gli ordini tassativi legati ai vaccini. Sono novanta i bambini che sono rimasti fuori dalle scuole materne anche se si parla già di un possibile ricorso al Tar. L’avvocato esperto di diritto minorile e sanitario, Luca Ventaloro, ha parlato proprio al portale sottolineando come sussitano gli estremi per il ricorso al Tribunale ordinario sulla base dell’articolo 700 del Codice Civile per violazione dei diritti soggettivi. Una situazione molto particolare che, spiega Ventaloro, non potrà permettere in realtà a nessuno di vietare l’ingresso a scuola dei bambini in questione. (agg. di Matteo Fantozzi)



MILANO, 600 MAIL A NON IN REGOLA

Il caos vaccini a cui ha dato il via la circolare Grillo-Bussetti ha dato di fatto inizio alla “conta” dei “fuorilegge”. Come riportato da Il Corriere della Sera, a Padova sono una settantina i piccoli non vaccinati che ieri non si sono presentati nei nidi e nelle scuole materne. Come ha spiegato Cristina Piva, assessore comunale alle Politiche scolastiche, “Questi bambini non possono entrare a scuola. I posti verranno mantenuti fino a ottobre, come se il bambino fosse in malattia. Poi, se le famiglie non avranno fatto quanto richiesto, assegneremo il posto al bambino successivo in graduatoria”. In tutto il Veneto sono 18mila i bambini tra 0 e 6 anni considerati al momento “fuorilegge”. Una situazione comune anche ad altre città: a Milano per esempio, a inizio agosto, 600 mail sono state inviate alle famiglie non in regola, di queste il 20% ha risposto facendo le vaccinazioni. (agg. di Dario D’Angelo)

PRESIDI, “RISCHIO PER LA SALUTE”

La presa di posizione dell’Associazione presidi, espressa per bocca del presidente Antonello Giannelli in audizione alla Camera, è di quella che lasciano poco spazio alle interpretazioni:”Va ritirato l’emendamento che rinvia l’esclusione della frequenza per i bambini non vaccinati: se passa, abbiamo per quest’anno scolastico un rischio per la salute”. Secondo i dati in possesso dei presidi italiani, in questo momento “ci sono diecimila bambini che non possono vaccinarsi per varie ragioni. E assegnare questi bambini a classi particolari non è possibile sia dal punto di vista organizzativo, sia perché è una forma di segregazione che ripugna”. Il riferimento di Giannelli è all’emendamento Lega-M5S al decreto legge Milleproroghe (atteso in Aula intorno al 10 settembre) che, come riportato da Il Corriere della Sera, se approvato rinvierebbe di un anno l’obbligo di vaccinare i bambini da 0 a 16 anni per l’iscrizione a scuola come stabilito dalla legge Lorenzin. (agg. di Dario D’Angelo)

PRESIDI LAZIO, “CHE CONFUSIONE”

Confusione nelle scuola in merito al delicato tema dei vaccini. La circolare Grillo-Bussetti, smentisce di fatti la precedente legge Lorenzin: in quest’ultimo caso era necessario presentarsi a scuola con la certificazione regolare per poter accedere alle elezioni, mentre in base alla normativa aggiornata, basta l’autocertificazione. A riguardo ne ha parlato all’agenzia Ansa, Mario Rusconi, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio, che ha esternato tutti i suoi dubbi: «Tra legge e circolare è caos. Secondo la legge Lorenzin i bimbi per poter accedere a nidi e scuole dell’infanzia devono portare la certificazione dei vaccini fatti, secondo la circolare ministeriale sufficiente l’autocertificazione. Questo crea una situazione di grande confusione all’avvio dell’anno scolastico». Secondo Rusconi si creeranno ora nuove responsabilità nei confronti dei presidi, che era meglio evitare: «Si rischiano denunce – ammette – sia se il bambino viene ammesso a scuola solo con l’autocertificazione sia se non viene ammesso». Servono quindi indicazioni più chiare e precise per poter permettere ai dirigenti scolastici di agire con maggior serenità. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

AUDIZIONE ALLA CAMERA

Mentre in tutta Italia (e segnatamente a Padova dove 19 bambini non in regola sono stati allontanati da nidi e materne) comincia a delinearsi quello scenario previsto da molti in merito alla possibile mancata vaccinazione degli alunni alla ripresa delle scuole (a meno che non vi sia una dichiarazione sostitutiva laddove manchi una anagrafe vaccinale), alla Camera è andata in scena una audizione che ha visto partecipare non solo presidi, ma anche scienziati ed esperti per difendere la Legge Lorenzin e il mantenimento dell’obbligo vaccinale, contestando l’emendamento al decreto Milelproroghe firmato dalla senatrice pentastellata Paola Taverna del Movimento 5 Stelle. Nel corso delle audizioni, gli esperti hanno espresso la loro perplessità circa la possibilità che anche i bambini non vaccinati frequentino le lezioni, spiegando che ciò sarebbe un grave errore e contestando anche la formula dell’obbligatorietà flessibile: sulla stessa linea anche i rappresentanti dell’Ordine dei Medici e dell’Associazione Nazionale Presidi, con questi ultimi che hanno lamentato il rischio di una “segregazione”, oltre che di un caos organizzativo, nel fatto che vengano introdotte classi particolari per i bambini non vaccinati. (agg. R. G. Flore)

SCUOLA E OBBLIGO VACCINI, PRIMI ALLONTANAMENTI

Si registrano i primi casi di allontanamento dei bambini dalle scuole, perché non in regola con le vaccinazioni. Come riferito dall’edizione online de Il Corriere della Sera, a Padova 19 bambini sono stati respinti da asili nidi e scuole materne comunali, come fanno sapere gli anti vaccinasti del Corvelva, il Coordinamento veneto per la libertà di vaccinazione. A Bologna, invece, sono stati bloccati 136 bambini, di cui 90 nelle scuole materne iniziate nella giornata di ieri, e altri 46 per i nidi, mentre a Brescia, sono 82 i bambini a rischio, con l’aggiunta di altri 500 in Trentino Alto Adige.

COSA DICE LA CIRCOLARE GRILLO-BUSSETTI

Stando alla legge Lorenzin, il 10 luglio scorso era il termine per mettersi in regola con i vaccini e presentare il certificato Asl, mentre con la circolare Grillo-Bussetti dello scorso 5 luglio, il termine viene “allentato”, per venire incontro alle esigenze di chi ha cambiato residenza da una regione all’altra, o dall’estero. La circolare prevede inoltre multe dai 100 ai 500 euro per i genitori dei bambini fuori regola. Nelle regioni dove non vi è ancora un’anagrafe dei vaccini, i dirigenti scolastici potranno ammettere i minorenni con le dichiarazioni sostitutive oltre il termine del 10 luglio di cui sopra, mentre in quelle regioni dove esiste l’anagrafe vaccinale, il tutto andava presentato secondo le scadenze di legge.