La circolare del Viminale relativa allo sgombero delle case occupate abusivamente ha sollevato molte obiezioni. E Matteo Salvini risponde: “La proprietà privata è sacra e sono troppi gli italiani vittime di occupazioni da parte non di bisognosi, ma di furbi e violenti. Se affitti il tuo appartamento alla persona sbagliata che non ti paga, e magari torni ad averne bisogno per i tuoi figli, non puoi metterci due anni a tornare in casa tua!”, dice il ministro dell’Interno, replicando alle critiche rivolte dal Partito democratico alla direttiva del Viminale sugli sgomberi di immobili occupati abusivamente, definita “folle”.



Antonio Decaro, presidente dell’Associazione dei Comuni, commenta: “Una circolare non può superare una norma. Se vogliono, devono fare un’altra legge o un decreto: questa è la terza circolare che riguarda i Comuni nel giro di poco tempo. Ci aspettiamo almeno di essere sentiti”. E su questo tema, assicura Decaro, i sindaci sono tutti d’accordo.



Decaro fa riferimento alle nuove indicazioni date dal Viminale ai prefetti, in base alle quali gli sgomberi devono essere tempestivi, “rinviando alla fase successiva ogni valutazione in merito alla tutela delle altre istanze”. Ma, oltre a una circolare, i sindaci si aspettano “iniziative che risolvano l’emergenza abitativa”.

Vediamo di mettere un po’ di ordine alla questione. Il fatto concreto è che le forze dell’ordine vengono messe a disposizione degli enti locali con maggiore impegno. Mentre, ovviamente, lo sgombero delle case occupate abusivamente è di responsabilità dei Comuni. Si potrebbero anche avere interventi operati su richiesta del proprietario dell’immobile, nel caso di abitazioni di proprietà privata. Ma questo sarebbe comunque legato alla soluzione sociale per gli estromessi.



L’azione delle forze dell’ordine potrebbe, ora, essere in grado di sbloccare situazioni incancrenite a causa della protesta sociale estremizzata. La circolare del ministero precisa: “prima sgomberare e solo dopo trattare le questioni sociali relative”. Ma per il grande fenomeno che riguarda soprattutto le case popolari le implicazioni sociali si porranno comunque subito.

Gli occupanti abusivi in Italia sono molti, anche a causa della debolezza dei Comuni nel fronteggiare i grandi fenomeni che sono alla base del problema. Ne elenco i più diffusi: la promozione delle soluzioni illegali da parte di centri sociali e gruppi estremisti; il controllo mafioso di interi caseggiati per cui gli occupanti vengono decisi dalle mafie; la corruzione politica che promuove gli elenchi segreti delle proprietà comunali al fine di utilizzarli per gli amici; il degrado degli edifici sia pubblici che privati che favorisce la penetrazione di clandestini e miseri di vario tipo.

Comunque l’azione degli enti preposti alle assegnazioni, lo si può vedere delle medie annue di assegnazioni, dimostra il grande divario fra il numero di richiedenti riconosciuto come aventi diritto, e le assegnazioni fatte. A Milano ci sono circa 30mila aventi diritto in attesa e ci sono ogni anno circa 1.200 assegnazioni. Ma spesso assegnatari regolari trovano l’appartamento già occupato. Poi ci sono le regole non fatte rispettare: alla morte degli assegnatari in genere subentrano vari parenti che non ne avrebbero diritto. Al cambiamento di reddito, che dovrebbe far scadere l’assegnazione se si supera il reddito dell’iniziale condizione di povertà, succede che nessuno se ne vada. E tanti problemi di convivenza condominiale dovrebbero avere interventi punitivi.

Quindi saluto con piacere la circolare del ministero, ma osservo pure che diverse azioni di questo governo sono condotte al di fuori dei ruoli istituzionali. Diversi capi nel governo hanno le loro politiche da portare avanti e pasticciano molto su chi deve fare cosa. E io resto a guardare questo governo del cambiamento, che decreta, ma per ora non realizza.