Dopo l’occupazione delle torre Ligresti a Milano da parte degli attivisti di “Aldo dice 26×1”, come riportato da La Repubblica, la proprietà dello stabile situato in via Stephenson ha inviato sul posto un tecnico Unipol che ha appurato la situazione ascoltando le ragioni del collettivo. Da parte degli occupanti è stata inoltrata una proposta: quella cioè che il gruppo diventi di fatto il “custode sociale” delle torri, anche se ne occupa solo una, la torre 3. Gli attivisti di “Aldo dice 26×1” assicurano che una volta che il Comune avrà individuato una sistemazione adatta a tutti lo stabile verrà liberato. Per il momento da Palazzo Marino hanno risposto mettendo a disposizione “soluzioni abitative temporanee” a circa 40 nuclei famigliari con “minori a carico e situazioni di fragilità, come persone disabili o con gravi patologie”. (agg. di Dario D’Angelo)
PRIMO SGOMBERO DELL’ERA SALVINI
Il primo sgombero dell’era Salvini è stato proprio quello di Sesto San Giovanni: l’operazione messa in atto in una palazzina di Alitalia alla periferia di Milano ha scatenato subite le polemiche dopo il neonato piano anti-occupazione del Viminale. Le famiglie lamentano la mano dura del sindaco forzista e del Ministro, altri invece invocano che il fenomeno dell’occupazione sia una volta del tutto abbattuto: l’esperimento di “residence sociale” del collettivo “Aldo dice 26X1” era in un modo o nell’altro una forma di occupazione di una palazzina non loro, anche se hanno accolto senzatetto e famiglie con disagi e pagavano le bollette di luce e gas. «Siamo stati sfortunati, abbiamo occupato a Sesto poco prima che Salvini firmasse la circolare contro gli sgomberi. Ci chiamano delinquenti ma noi siamo solo persone che non vogliono che i propri figli finiscano in mezzo alla strada», spiega uno degli sfrattati, poi andato ad occupare in segno di protesta la Torre Ligresti dove tutt’ora vige la manifestazione contro il piano sgomberi emanato dal Viminale. (agg. di Niccolò Magnani)
ATTIVISTI OCCUPANO LA TORRE LIGRESTI DOPO SGOMBERO PALAZZINE A SESTO
E’ stata occupata dagli attivisti di “Aldo dice 26×1”, la nota torre Ligresti di Milano, edificio che sorge in via Stephenson, fra le vie Polonia e Val Formazza, situata nella periferia nord-ovest della città, palazzone anni ’80 meneghino. Il blitz arriva dopo che gli stessi attivisti erano stati cacciati dall’ex palazzo Alitalia di Sesto San Giovanni, cittadina situata a metà fra Monza e il capoluogo lombardo. L’annuncio dell’occupazione è arrivato sulla pagina Facebook del residence sociale: “Occupata la torre 3, è la nostra voglia di vivere bene ciò che è abbandonato e inutilizzato”.
IERI LO SFRATTO DA SESTO
Nella giornata di ieri duecento persone erano state fatte uscire dagli agenti, tra cui una ventina di bambini. Terminato lo sgombero, le famiglie erano tornate nell’edificio d via Oglio, in zona Corvetto, quindi la nuova provocazione di torre Ligresti di questa notte. A questo punto bisognerà capire se interverranno nuovamente le forze dell’ordine per lo sgombero, come fatto ieri, o se passeranno altri giorni prima dell’arrivo della polizia. Walter Molteni, responsabile del progetto Aldo Dice 26×1, ha negato di volersi mettere contro il ministro Salvini, ma semplicemente di voler recuperare gli edifici abbandonati.