I farmacisti della provincia di Massa hanno vinto la loro battaglia legale nei confronti dell’Asl Toscana Nord-Ovest. Come riferito dall’edizione online de La Nazione, il contenzioso fra le due realtà, da una parte i piccoli farmacisti riunitisi sotto l’insegna dell’Associazione sindacale titolari di Farmacia di Massa Carrara, dall’altra il colosso dell’azienda sanitaria, era nato a seguito della denuncia dei titolari delle varie farmacie della zona nei confronti appunto dell’asl per «l’indebita trattenuta Iva operata in base all’erronea interpretazione di una legge». A rappresentare i farmacisti presso il tribunale di Massa, vi era l’avvocato Claudia Di Cicco.



L’ASL DOVRA’ VERSARE QUASI 42MILA EURO

Il legale ha sostenuto che «l’Iva non è riconducile nè alle quote di partecipazione alla spesa a carico dell’assicurato nè alle trattenute convenzionali e di legge». Alla fine il giudice Massimo Ginesi ha dato ragione all’associazione, condannando l’Asl a pagare ai vari farmacisti 41.872 euro da dividere in parti uguali, con l’aggiunta di tutte le spese legali sostenute dai vari contendenti. Fra i farmacisti presenti, ricorda La Nazione, Egidio Buttini Accorsi di Pontremoli), Ottorino Buttini Accorsi (anch’egli di Pontremoli), Elisabetta Aglianò (Carrara), Claudia Barletta (Massa), Andrea Bini (Carrara) e Laura Binotti(Villafranca) e molti altri ancora. Al loro fianco, durante il processo, anche l’associazione sindacale.

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