Le indagini per fare luce sulla morte del piccolo Richard, il bimbo di 7 anni annegato la scorsa domenica nella piscina del residence di Orosei, proseguono senza sosta. L’intento è quello di capire come mai il bambino si sia tuffato in acqua infilando la mano nel bocchettone restandovi tragicamente incastrato. L’autopsia disposta per oggi potrebbe rivelare nuovi dettagli sulle causa del decesso e per questo nella serata di ieri i genitori ed i gestori dell’impianto sono stati raggiunti dall’avviso di garanzia risultando così indagati come atto dovuto. Come ricorda Corriere.it, quello accaduto la scorsa domenica è il terzo drammatico caso di morte in piscina nelle ultime settimane, giunto quasi al termine di una estate non semplice da questo punto di vista: in precedenza, circa 10 giorni fa erano annegati due amici nell’Astigiano e la stessa sorte era capitata ancor prima a una adolescente risucchiata dal bocchettone di una piscina a Sperlonga lo scorso luglio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
GENITORI E GESTORI IMPIANTO INDAGATI
Per la morte del piccolo Richard Mulas, il bimbo di 7 anni annegato nella piscina di un residence a Orosei, nel Nuorese, la scorsa domenica, sono stati iscritti 4 nomi nel registro degli indagati. Si tratta dei due genitori del bambino (la madre lavora nella medesima struttura) e dei gestori dell’impianto, condiviso tra due residence, Gli Ulivi e Il Rifugio. Secondo TgCom24 che riporta la notizia, gli avvisi di garanzia sono stati notificati lo scorso mercoledì sera sebbene quello nei confronti dei genitori della vittima sia considerato un atto dovuto al fine di poter procedere con l’autopsia sul corpo di Richard. Al momento dell’immane tragedia, il bambino si trovava da solo quando si è consumata la tragedia, mentre la madre stava lavorando nel residence quando si sarebbe accorta dell’assenza del piccolo. Quando però lo ha visto riemergere, per Richard era ormai troppo tardi. La procura sta indagando per omicidio colposo e stando a quanto riferito da Repubblica.it, l’autopsia sul corpo del bimbo di 7 anni sarà eseguita proprio questa mattina presso l’ospedale San Francesco di Nuoro dal medico legale Vindice Mingioni.
BIMBO MORTO IN PISCINA: VENERDÌ FUNERALI E LUTTO CITTADINO
Richard Mulas era considerato un esperto nuotatore nonostante la sua giovanissima età. Per questo i genitori lo avevano lasciato tranquillamente nei pressi della piscina nella quale si sarebbe tuffato senza però riemergere più. Secondo una prima ricostruzione, il piccolo sarebbe rimasto incastrato con la manina nel bocchettone di scarico in fondo alla vasca. Una delle ipotesi attualmente al vaglio è che il bambino stesse inseguendo un gioco, verosimilmente una palla, tuffandosi così in acqua. Ad accorgersi della presenza nella piscina di Richard in evidente difficoltà è stato un ospite della struttura che ha tentato invano di salvarlo prima dell’arrivo del 118. Quando i soccorritori sono giunti sul posto, per il piccolo era ormai troppo tardi. I funerali sono stati fissati per il prossimo venerdì a Irgoli, dove il sindaco Ignazio Porcu ha proclamato il lutto cittadino.