Sull’esame di inglese giuridico che il Premier Conte avrebbe dovuto affrontare, senza il passo indietro poi deciso per non entrare in conflitto con il suo ruolo di Presidente del Consiglio, è arrivata l’ironia da parte di Matteo Renzi, col senatore nonché ex Presidente del Consiglio ed ex Segretario del Partito Democratico che è intervenuto presso la Festa dell’Unità a Ravenna. Ed ha scherzato sulla recente assenza di Conte in Consiglio dei Ministri: “Mi domandavo: ‘come fa il presidente del Consiglio a non essere andato al primo Consiglio dei Ministri?’ L’abbiamo scoperto oggi: stava studiando, perché c’ha l’esame…” Una situazione che ha scatenato sicuramente grande curiosità, anche perché pur avendo inoltrato la domanda per la cattedra di diritto privato all’Università La Sapienza di Roma a febbraio, Conte avrebbe forse potuto fare prima un passo indietro prima che la questione divenisse di dominio pubblico. (agg. di Fabio Belli)



RIVELAZIONE INATTESA

Il 10 settembre il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrebbe dovuto sostenere un esame per ottenere la cattedra in diritto privato presso l’università La Sapienza di Roma. Una rivelazione inattesa e per certi versi clamorosa arrivata dal portale web “Politico.eu”, che sottolineava come l’inserimento di Conte nella lista dei candidati in lizza per la cattedra avrebbe di fatto violato le norme che proibiscono a chi è impegnato in alti uffici pubblici di essere preso in considerazione per incarichi di questo tipo, come quello di professore universitario. Si trattava nello specifico di un esame di inglese giuridico, passarlo brillantemente avrebbe comportato un ottenimento molto probabie della cattedra.



IL PASSO INDIETRO DEL PREMIER

Dopo la rivelazione sull’esame da affrontare all’università le polemich non sono mancate, ma Giuseppe Conte ha bloccato sul nascere le discussioni affermando di aver già deciso di rinunciare a sostenere la prova: “Gli impegni istituzionali mi impongono di riconsiderare questa domanda di “trasferimento” alla Sapienza“. Conte ha sottolineato come la richiesta di trasferimento all’università La Sapienza di Roma sia stata da lui avanzata nel mese di febbraio, quando ancora non c’era la prospettiva per lui di diventare Presidente del Consiglio. Arrivato al colloquio orale di inglese, il Premier ha comunque ritenuto comprensibile la richiesta di fare un passo indietro visti i suoi attuali impegni, anche se ha affermato come in ogni caso: “Sarebbe stato bello vedere il Presidente del Consiglio, dopo aver colloquiato con Trump e altri Capi di Stato, sostenere un esame di inglese come qualsiasi altro comune cittadino.

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