Proseguono i disagi per i passeggeri dei treni. Come vi abbiamo spiegato poco più in basso, dopo i disastri sulla Roma-Firenze di ieri, nelle scorse ore è toccato a Torino, con ritardi fino ad un massimo di 70 minuti per otto treni ad alta velocità con l’aggiunta di 15 regionali: si è trattato di un guasto alla rete elettrica di alimentazione a Porta Nuova, risolto dopo circa due ore, ma che ha provocato fortissimi rallentamenti. Coinvolte le linee per Modena, Cuneo, Milano, Ventimiglia e Genova. Rallentamenti verificatisi anche a Firenze, a causa di alcune persone nei pressi dei binari dell’alta velocità; si tratta quasi sicuramente di migranti che per spostarsi seguono la ferrovia, che dovrebbe però essere ben recintata e non facilmente accessibile. Infine, un guasto su un convoglio di ItaloTreno sulla tratta Napoli-Roma nel primo pomeriggio, che a sua volta ha provocato ritardi a cascata fino ad un massimo di 90 minuti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



INTERVIENE IL CODACONS

Dopo il guasto all’alta velocità verificatosi ieri tra Roma e Firenze potrebbero esserci delle conseguenze molto salate per le società ferroviarie. Lo riporta La Stampa, secondo cui il Codacons sarebbe pronto a dare il via ad una class action “per i gravissimi disagi sul fronte dell’Alta velocità che da ieri hanno paralizzato la circolazione spezzando letteralmente l’Italia in due”. Secondo il presidente Carlo Rienzi, “migliaia di passeggeri sono stati sottoposti a disagi enormi a causa dei ritardi pesantissimi sulla linea ferroviaria. Una emergenza che è stata senza dubbio gestita in modo pessimo, come dimostrano le tante denunce dei viaggiatori sul fronte della mancanza di informazioni e i ritardi che proseguono anche oggi. Per tale motivo i gestori ferroviari devono risarcire tutti i passeggeri coinvolti nel caos non solo con il rimborso integrale del biglietto, ma anche con un indennizzo per i ritardi e i danni morali subiti”. A detta del Codacons, Trenitalia e Ntv devono immediatamente aprire un tavolo di trattativa per studiare una modalità di indennizzo soddisfacente. In caso contrario, informa Rienzi, “il Codacons si farà portavoce di una class action contro Trenitalia e Ntv per gli indubbi e gravissimi danni prodotti ai passeggeri”. (agg. di Dario D’Angelo)



LE LINEE COINVOLTE DAI RITARDI

Il guasto che da questa mattina alle ore 5:55 sta creando problemi all’alimentazione ferroviaria alla stazione di Torino Porta Nuova non è collegabile al black-out che nella giornata di ieri ha mandato in tilt la circolazione sulla direttissima Roma-Firenze. A comunicarlo è Ferrovie, che sin dall’alba di questa mattina ha inviato sul posto i propri tecnici, riusciti a venire a capo della situazione quando erano le 8. In ogni caso, come riportato da La Repubblica, i disagi per i viaggiatori sono destinati a durare ancora per alcune ore. Tra le linee coinvolte dal guasto vi sono quelle in uscita ed entrata da Torino Porta Nuova per Modane (con i treni che fanno servizio per il fine settimana), Milano, Cuneo, Ventimiglia e Genova. Inoltre segnalazioni di disagio arrivano dal Frecciarossa 9513 partito da Porta Nuova per Napoli, che viaggia attualmente con un’ora e 13 minuti di ritardo. (agg. di Dario D’Angelo)



70 MINUTI DI ATTESA A TORINO

Caos alta velocità in Italia. Dopo il venerdì di passione di ieri, a seguito del guasto sulla tratta Roma-Firenze, oggi è toccato a Torino. Come riferito dall’edizione online de La Repubblica, presso la stazione Porta Nuova si sono registrati problemi sull’alimentazione della linea ferroviaria fin dalle primissime ore di oggi. I tecnici hanno lavorato senza sosta per risolvere il guasto ma nel frattempo si sono verificati disagi e ritardi fino a settanta minuti, con 4 treni regionali cancellati e altri sette che invece sono stati costretti ad un percorso limitato. Il guasto è stato riparato attorno alle ore 8:00 di questa mattina, ma la circolazione subirà ritardi e problemi ancora per diverse ore, prima di tornare alla normalità. Una due giorni senza dubbio non positiva per l’alta velocità italiana, convogli tra l’altro ancora molto utilizzati dai vacanzieri che tornano nelle proprie abitazioni o da quelli che si godono le ultime ferie estive. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

FINO A 4 ORE DI RITARDO

Anche quattro ore di ritardo per un guasto sull’alta velocità nella linea tra Roma e Firenze. Un problema elettrico nel tratto fra Settebagni e Capena ha causato ritardi a catena, fino a quattro ore con disagi che si sono ripercossi anche su linee non interessate dal guasto. Questo perché c’è stata una convergenza di macchinisti nella zona del problema, e dalla stazione hanno fatto sapere di “non avere ricambi” per consentire la partenza di diversi altri treni. La stazione di Roma Termini è stata la più coinvolta dal caos ferroviario, molti passeggeri in attesa e poche informazioni, con i ritardi sui tabelloni di partenze ed arrivi che hanno iniziato freneticamente ad accumularsi. I molti stranieri in attesa lamentano inoltre scarse comunicazioni in inglese, e al momento, nonostante le scuse ufficiali delle Ferrovie dello Stato, non si hanno notizie di una ripresa a tempo pino del servizio.

LA TESTIMONIANZA DEL GOVERNATORE DELLA TOSCANA

Il problema che ha scatenato tutto si è verificato sul tratto della Roma-Firenze tra Settebagni e Capena, dove stava transitando un treno con a bordo anche il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha raccontato l’accaduto portando la sua testimonianza dal convoglio, fermo da ore: “Siamo partiti da Roma intorno alle 15:40 e dovevamo arrivare a Firenze alle 16:51 ma siamo fermi da ore tra le stazioni di Tiburtina e Settebagni. Siamo partiti che c’era il sole e ora è già buio e la situazione non sembra risolversi. Hanno aperto le porte e un paio di persone sono anche uscite e si sono incamminate nelle campagne.” Sulle cause per ora non c’è certezza anche se sembra che sia stato il maltempo a interrompere le linee elettriche: un ulteriore guasto tra Salone e Roma Prenestina ha causato anche il collasso del transito dei treni tra la Capitale e Napoli, rendendo impossibile la circolazione ferroviaria nel centro-sud.