Oggi il quotidiano Il Sole 24 Ore ha pubblicato una intervista esclusiva con il papa, la prima volta che il pontefice si concede a un quotidiano italiano che non sia Repubblica. Una intervista, visto il tipo di giornale, incentrata sul tema dell’economia. E Bergoglio ribadisce la sua visione di questo tema che non piace ai detentori mondiali dell’economia, sovvertendo quella che è la mentalità comune: “L’attuale centralità dell’attività finanziaria rispetto all’economia reale non è casuale: dietro a ciò c’è la scelta di qualcuno che pensa, sbagliando, che i soldi si fanno con i soldi. I soldi, quelli veri, si fanno con il lavoro. E’ il lavoro che conferisce la dignità all’uomo, non il denaro”. Il mondo dell’economia ormai da molti anni è infatti dalla cosiddetta finanza virtuale, quella che si gioca nelle Borse, quella che ha messo da parte le capacità imprenditoriali dei singoli, quella che ha portato alla grande crisi economica degli ultimi dieci anni. A intervistare il papa il direttore del giornale, Guido Gentili. “La disoccupazione che interessa diversi Paesi europei è la conseguenza di un sistema economico che non è più capace di creare lavoro, perché ha messo al centro un idolo, che si chiama denaro” dice Francesco, aggiungendo che “La distribuzione e la partecipazione alla ricchezza prodotta, l’inserimento dell’azienda in un territorio, la responsabilità sociale, il welfare aziendale, la parità di trattamento salariale tra uomo e donna, la coniugazione tra i tempi di lavoro e i tempi di vita, il rispetto dell’ambiente, il riconoscimento dell’importanza dell’uomo rispetto alla macchina e il riconoscimento del giusto salario, la capacità di innovazione sono elementi importanti che tengono viva la dimensione comunitaria di un’azienda”.



“I SOLDI QUELLI VERI SI FANNO LAVORANDO”

E’ necessario, spiega “un nuovo umanesimo del lavoro, la dignità della persona che non si basi solo sul profitto ma su una vita degna “sapendo che il bene delle persone e il bene dell’azienda vanno di pari passo”. C’è bisogno di coraggio e di geniale creatività, dice: “La persona che mantiene se stessa e la sua famiglia con il proprio lavoro sviluppa la sua dignità; il lavoro crea dignità, i sussidi, quando non legati al preciso obiettivo di ridare lavoro e occupazione, creano dipendenza e deresponsabilizzano” dice, e sembra di leggere una critica alla politica die 5 stelle con il reddito di cittadinanza. L’uomo è la risorsa più importante di ogni azienda”. Nell’intervista si parla anche del tema scottante dei migranti: “I poveri che si muovono fanno paura specialmente ai popoli che vivono nel benessere” spiegando che i migranti devono essere rispettosi della cultura e delle leggi dei paesi che li ospitano. Francesco parla anche dell’Europa, un continente che ha bisogno di speranza e di futuro: “molti imprenditori ed altrettante istituzioni europee a cui non mancano genialità e coraggio, potranno intraprendere percorsi di investimento, nei loro paesi, in formazione, dalla scuola allo sviluppo di veri e propri sistemi culturali e, soprattutto in lavoro”.



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