Fra circa un anno sarà pronto il nuovo ponte di Genova che andrà a sostituire il Morandi. Nel giro di pochi giorni il viadotto crollato sarà definitivamente demolito e con esso le case sottostanti. Nel contempo, si inizieranno i lavori per la nuova opera architettonica il cui progetto è stato donato alla propria città dall’architetto Renzo Piano. Ma come sarà il nuovo “Morandi”? In base ai disegni presentati, avrà 18 pilastri che faranno sembrare il tutto quasi come una chiglia di una nave; i piloni saranno distanziati 50 metri l’uno dall’altro, ed inoltre ci saranno 22 campate con 43 diversi lampioni in memoria delle persone che hanno perso la vita lo scorso 14 agosto. Il Morandi sarà demolito da Autostrade per l’Italia e ricostruito da Fincantieri con il metallo che verrà invece fornito da Arcelor Mittal, il gruppo franco-indiano che ha recentemente acquistato l’acciaieria Ilva, che tra l’altro ha una sede proprio a Genova. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“NIENTE CASE SOTTO AL PONTE”
Per Renzo Piano, il nuovo ponte di Genova che sostituirà quello crollato dovrà essere un esempio di modernità e sostenibilità allo stesso tempo. L’architetto ha affermato come la nuova struttura, in acciaio, dovrà durare “mille anni”, ma ha anche illustrato i particolari di ciò che circonderà la nuova opera. Sotto il ponte infatti sorgerà un parco, secondo il concetto di “rammendo delle periferie” che Piano da anni sostiene ormai con grande energia, sottolineando come i luoghi e le opere debbano rispettare soprattutto il tempo e gli spazi delle persone. Simbolica anche la scelta di installare 43 lanterne lungo tutto lo sviluppo del ponte, che dovranno simboleggiare ognuna delle vittime del tragico crollo del Ponte Morandi. Si è inoltre avuto conferma che sarà Arcelor Mittal, nuova proprietaria dell’Ilva di Taranto, a fornire l’acciaio per la realizzazione del nuovo ponte ideato da Renzo Piano, che sorgerà sempre nella zona del Ponte Morandi, sul Torrente Polcevera. (agg. di Fabio Belli)
“LAVORO E ASSUNZIONI A KM 0”
A distanza di quasi un mese dal terribile crollo del ponte Morandi a Genova, questa mattina presso la Regione Liguria si è tenuto un vertice per presentare le caratteristiche del progetto del nuovo ponte di Renzo Piano. Al termine dell’incontro alla presenza di un numero ristretto di personalità, si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale l’architetto ha commentato: “Dovrà infiammare gli animi”. E’ stato lo stesso Piano a spiegare di essere stato contattato il giorno successivo al crollo con la richiesta di poter elaborare un’idea: “Il nuovo ponte dovrà durare mille anni. Non è una battuta. Il nuovo ponte sarà in acciaio. Dovrà essere un ponte semplice e parsimonioso. Ma non banale. Dovrà essere un ponte “genovese””, ha dichiarato l’architetto che ha donato il progetto per la realizzazione del nuovo ponte. Dovrà essere un ponte capace di ricordare le vittime ed al tempo stesso essere simbolo di entusiasmo. Sarà di colore bianco e avrà una luminosità con riflettori che di giorno cattureranno la luce solare per poi illuminare di notte. Sui tempi di costruzione ha annunciato: “Costruiremo il ponte quanto prima ma non ci deve essere fretta. Sarà costruito come se fosse una nave. Fatto di componenti che vanno messi assieme. Genova sarà laboratorio d’Italia. Sarà un ponte a 4 corsie da 3,75 metri più le corsie di emergenza”. Ad intervenire anche Giuseppe Bono, ad Fincantieri, che ha annunciato nuovi posti di lavoro in occasione della costruzione del nuovo ponte a Genova: “Ci sarà nuovo lavoro e ci saranno assunzioni. Sarà un ponte a chilometro zero”, ha spiegato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
TOTI “UN CANTIERE PER DEMOLIZIONE E COSTRUZIONE”
C’era anche il governatore della Liguria, nonché commissario dell’emergenza a Genova, Giovanni Toti, oggi in Regione per la presentazione del nuovo ponte progettato da Renzo Piano. Diverse le questioni trattate, a cominciare dal piano di demolizione del Morandi, e da quello di costruzione del nuovo ponte. A riguardo il presidente della Regione non esclude un cantiere unico: «Una parte del cantiere aperto per la demolizione del “Morandi” – afferma, come riporta Il Secolo XIX – potrà andare di pari passo con il cantiere che sarà aperto per la costruzione del nuovo ponte». Significative ovviamente anche le dichiarazioni dell’architetto Piano, che ha svelato alcune interessanti caratteristiche del futuro viadotto: «Sarà un ponte più sottile che avrà la propria base sul Polcevera – dice l’archistar – avrà una sua luminosità con riflettori che di giorno cattureranno la luce del sole per poi fare luce di notte. Il colore sarà il bianco, avrà 4 corsie da 3,75 metri più le corsie di emergenza». Infine, sui tempi di costruzione: «Non ci deve essere fretta. Sarà costruito come se fosse una nave. Fatto di componenti che vanno messi assieme». Secondo Toti dovrebbe essere ultimato per ottobre/novembre 2019. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL SIPARIETTO DI CASTELLUCCI
Si é tenuta quest’oggi presso la regione Liguria, la presentazione del nuovo ponte di Genova che andrà a sostituire il viadotto Morandi, crollato lo scorso 14 agosto. Al grande evento vi era il progettista, l’architetto Renzo Piano, nonché il governatore Toti, il sindaco genovese Bucci, l’ad di Fincantieri, e quello di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci. Quest’ultimo è stato protagonista di un piccolo siparietto al termine della conferenza stampa: il manager di Aspi ha preso in mano una parte del plastico realizzato dall’architetto per mostrare in 3D il progetto, facendolo cadere e mandandolo in mille pezzi. Risate e commenti in aula, con il primo cittadino genovese che ha detto «Non cominciamo così per favore», mentre Piano, dopo aver allargato le braccia, ha sorriso dicendo «Porta fortuna». In fondo il video del siparietto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PRESENTATO IL NUOVO PONTE DI GENOVA
E’ realtà il nuovo ponte “Morandi” di Genova. Questa mattina si è tenuto un incontro in regione a cui hanno preso parte il governatore e commissario per l’emergenza, Toti, il sindaco del capoluogo ligure Bucci, gli ad di Fincantieri e Autostrade, nonché l’architetto Renzo Piano. Quest’ultimo ha presentato il progetto per il viadotto che verrà al grande pubblico, perché «dal terribile 14 agosto non ho pensato ad altro. Dovrà durare mille anni – alcune parole dell’Archistar – e non è una battuta». Sarà un ponte fatto in acciaio, «perchè l’acciaio regge». Stando alle dichiarazioni del governatore, la nuova opera sarà realizzata nel giro di poco più di un anno, entro ottobre/novembre 2019.
“SARA’ COME UNA NAVE”
«Il nuovo Morandi non può essere un ponte normale – ha aggiunto Toti – visto il dolore che ha provocato, vogliamo costruire un simbolo per il futuro della città. Il progetto di Piano rappresenta l’essenzialità ligure ricca di significato, sarà costruito velocemente». Renzo Piano ha confermato i disegni presentati già poche settimane fa, con il ponte che sembrerà una gigantesca nave, «una strana nave che attraversa il Polcevera – commenta l’architetto – sarà di acciaio e un colore chiaro, vicino al bianco, come fosse una nave. Non una bellezza cosmetica, ma essenza, come è giusto che sia a Genova». Sarà un ponte che ovviamente farà onore alle sue vittime, costituito da piloni in acciaio abbastanza sottili.