Ottimi risultati ottenuti fin qui per la sperimentazione del taser, ovvero la pistola elettrica in dotazione alle forze dell’ordine voluta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Un altro episodio da segnalare è quello di ieri, a Torino: a un carabiniere è bastato estrarre l’arma per sedare una rissa in via Lauro Rossi. Come sottolinea Repubblica, l’agente del nucleo radiomobile non ha usato la scarica elettrica ma ha avuto comunque un effetto deterrente: due persone stavano litigante e due gruppetti erano pronti alla baruffa, evitata dal provvidenziale arrivo dei carabinieri. Al momento a Torino ci sono solo due pistole, una usata a turno dalle pattuglie e l’altra di riserva: ricordiamo che la sperimentazione è condotta in dodici città italiane, Torino compresa, e durerà per un mese. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



SECONDO INTERVENTO A CATANIA

Nella giornata di ieri è iniziata ufficialmente la sperimentazione del taser anche nella città di Catania, dove dieci pattuglie della polizia sono state munite della pistola ad impulsi elettrici. Dopo il primo intervento registrato a Milano, dove è stata sventata una rissa in stazione, Catania registra il secondo impiego. Come spiega il quotidiano Repubblica.it nell’edizione online, gli agenti nelle passate ore hanno immobilizzato un uomo senza fissa dimora che, insieme ad una seconda persona, è accusato di aver molestato i passanti, mettendo anche le mani addosso ad alcune donne. E’ accaduto nel pomeriggio di ieri quando in seguito ad un rocambolesco inseguimento, l’uomo – un extracomunitario irregolare – è finito in manette. Prima del fermo però, gli agenti sono stati costretti ad estrarre il taser e solo allora il senza fissa dimora si è convinto a desistere dalla sua resistenza. Per il ministro dell’Interno Matteo Salvini, si è trattato di un ottimo intervento: “Taser, seconda buona notizia dopo quella dell’altro giorno a Milano. Ieri pomeriggio, a Catania, le volanti della polizia di Stato sono intervenute perché un nigeriano clandestino stava molestando una donna. Gli agenti si sono limitati a mostrare il taser, senza usarlo: l’uomo si è calmato ed è finito in manette. Avanti così, dalle parole ai fatti”, ha commentato soddisfatto.



TASER, IL PRIMO INTERVENTO A MILANO

Poche ore prima dell’intervento a Catania con il quale è stato inaugurato ufficialmente il taser, anche a Milano era avvenuto il debutto della pistola a impulsi elettrici. La sperimentazione è partita ufficialmente mercoledì scorso e durerà tre mesi, coinvolgendo le maggiori città italiane. Già la prima sera di utilizzo, nel capoluogo lombardo, un capo pattuglia si è limitato a mostrare l’arma a tre uomini armati di catene per farli desistere. E’ accaduto nel piazzale antistante la Stazione Centrale di Milano dopo la segnalazione di una lite fra tre persone, due italiani e un bulgaro, nei confronti dei quali non è stato disposto alcun provvedimento. Anche in quel caso Matteo Salvini si era espresso manifestando grande apprezzamento per l’episodio: “Sperimentazione del Taser, buona la prima!”, aveva scritto in una nota. Oltre a Catania e Milano, la sperimentazione ha coinvolto anche Firenze ed altre 9 città tra cui Palermo dove prenderà il via da domani 8 settembre, quando i carabinieri la porteranno nel cinturone. Nonostante il buon esito dei primi due interventi, non mancano le polemiche come quelle avanzate da Amnesty International.

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