Tre persone indagate per traffico illegale di resti umani: vendevano su Internet ossa e scheletri. I tre prima acquistavano le ossa su Ebay e Facebook dalla Repubblica Ceca poi le rivendevano con un vero e proprio listino prezzi nel resto del mondo. Ora gli investigatori sono al lavoro per capire se c’è una rete dietro questo business e quale sia la destinazione dei resti. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, l’ipotesi è che ci sia un commercio tra collezionisti, del resto al momento non ci sono elementi che facciano pensare a riti satanici o simili. Intanto la datazione e tutte le analisi relative all’origine degli scheletri e delle ossa sono state affidate al laboratorio forense di Milano diretto dalla dottoressa Cristina Cattaneo. L’accusa per i tre venditori è regolata dal dpr 285 del 1990, che punisce con una sanzione amministrativa il commercio e la detenzione di resti umani. (agg. di Silvana Palazzo)
MILANO, SCHELETRI VENDUTI ONLINE: 3 DENUNCIATI
Traffico illegale di resti umani: lo hanno scoperto i carabinieri di Milano. Tre persone risultano indagate dopo essere state scoperte a vendere su Internet ossa e scheletri. Tre insospettabili, perché si tratta di un ingegnere, un commercialista e un tecnico informatico. Tutti 40enni senza precedenti e non legati tra loro. I militari dell’Arma hanno scoperto che acquistavano resti dissotterrati in Repubblica Ceca e li rivendevano sui siti di annunci rincarando il prezzo anche di sei volte. Ad esempio, acquistavano un teschio in buono stato a 100 euro e lo rivendevano in Svizzera o negli Stati Uniti a 600. L’indagine è partita lo scorso 28 agosto, quando al centro smistamento dell’Ups di Milano è stato scoperto un teschio in un pacco per San Francisco attraverso la macchina a raggi X. Il giorno dopo allo stesso centro Ups è stato trovato un altro scatolone con due crani spediti all’estero.
SONO “PROFESSIONISTI INSOSPETTABILI”
Dopo aver scoperto i resti umani, gli investigatori – coordinati dal pm Francesco Cajani – hanno individuato i venditori italiani. Uno di Milano e gli altri due in Piemonte. Non sono state fornite le generalità delle tre persone indagate, ma sono stati definiti «tutti insospettabili». I tre sono stati denunciati per detenzione non autorizzata di resti umani. I carabinieri hanno anche effettuato le perquisizioni nelle abitazioni dei tre uomini, dove sono stati trovati altri resti, tra cui una decina di teschi, due scheletri completi e le ossa di diversi arti. Come riportato dall’AdnKronos, sono in corso gli esami per determinare la datazione dei resti e la loro origine. Gli inquirenti al momento tendono a escludere che nella compravendita dei resti siano coinvolte sette sataniche e propendono invece per un commercio fra collezionisti.