Nei primi concitati momenti, in riferimento all’incidente avvenuto oggi a Courmayeur si era parlato di Hannes Breitenberger, giovane 18enne morto. In realtà, il ragazzo coinvolto nell’incidente con lo snowboard è un 25enne italiano e le due vicende non sarebbero correlate. Come spiega Il Mattino, a morire  drammaticamente in seguito ad una discesa in fuoripista con lo snowboard in una zona peraltro vietata è Julian Impagliazzo, 24enne originario di Cesena ma residente a Scandicci, in provincia di Firenze. Il ragazzo si trovava con un amico, quest’ultimo salvo dopo essersi fermato contro alcuni alberi. E’ stato lui, poi, a chiamare i soccorsi. Insieme stavano percorrendo un’area off limits dopo un’ordinanza del sindaco del febbraio 1996. Nella stessa zona, uno dei canali del Plan de la Gabba, nel marzo 2017 avvenne un altro grave incidente: una valanga travolse 18 sciatori uccidendone tre e ferendone altre cinque. Danilo Chatrian, direttore generale di Courmayeur Mont Blanc, ha commentato in merito all’episodio: “È una zsoccorsna vietata, in fuoripista, non è che noi la presidiamo”. L’incidente di oggi si è registrato esattamente nel “Canale del bambino” con poca neve e tanto ghiaccio. Dopo aver compiuto i primi metri però, i due snowboard avrebbero iniziato ad avere i primi problemi in seguito ad una serie di cadute, fino a quella tragica costata la vita al 24enne italiano. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“PRECIPITATO PER 100 METRI”

Incidente mortale oggi a Courmayeur dove il 18enne Hannes Breitenberger è morto dopo essere caduto con lo snowboard mentre sciava fuoripista. Stando ai primi accertamenti, spiega Corriere.it, il tracciato lungo il quale si è consumata la tragedia, a circa 1800 metri di quota, è segnalato come pericoloso ed era stato vietato agli sciatori con una ordinanza entrata in vigore nel 1996. A dare l’allarme è stato un altro compagno di avventura che ha assistito al tragico incidente ma che sarebbe fortunatamente rimasto illeso. E’ stato tuttavia condotto a Courmayeur, ma non ha necessitato di alcuna cura. La vittima sarebbe precipitata da un salto di roccia nel “Canale del Bambino”, a valle del Plan de la Gabba. Lo stesso Soccorso Alpino ha definito il tratto altamente pericoloso. Dalle prime informazioni, inoltre, pare che proprio l’amico ha assistito all’intero incidente durante il quale il giovane italiano è precipitato per 100-150 metri mentre sciava. “E’ sceso giù, si è tolto la tavola e poi non l’ho più visto”, il primo commento dell’altro snowboarder riferito da Fanpage.it. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



INCIDENTE IN FUORIPISTA VIETATO

Nuovo dramma sulle piste da sci, questa volta a Courmayeur: oggi, giovedì 10 gennaio 2019, è morto il diciottenne Hannes Breitenberger. Dopo il dramma della Val di Susa con vittima la piccola Camilla e la bimba di 8 anni deceduta per un incidente sullo slittino a Reno (Bolzano), teatro della tragedia la nota località alpina ai piedi del Montebianco: come riporta il Corriere della Sera, lo snowboarder italiano è morto a causa di una caduta mentre sciava fuoripista. Il campione di biathlon, ritenuto uno dei talenti del movimento nostrano, era insieme ad un amico rimasto illeso: l’incidente si è verificato nel cosiddetto Canale del Bambino, nella zona di Plan de la Gabba, e la promessa del biathlon sarebbe finito contro una pietra subito dopo un salto.



HANNES BREITENBERGER E’ MORTO: CADUTA FATALE A COURMAYEUR

Il Corriere della Sera sottolinea che sul posto sono intervenuti il soccorso alpino valdostano e la Guardia di Finanza, ma per Breitenberger non c’è stato nulla da fare: i medici non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso. Secondo i primissimi accertamenti, il tracciato lungo il quale è stato registrato il dramma è segnalato come pericoloso, vietato a tutti gli sciatori. L’allarme è partito dall’amico del diciottenne, che ha assistito all’incidente ma che non ha riportato alcuna lesione. Originario della Val d’Ultimo, il giovane frequentava la scuola superiore in val Gardena: attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulle dinamiche dell’incidente, ma sembrerebbe che sia Hannes che il suo compagno avrebbero ignorato i segnali di pericolo e di divieto presenti a quota 1800 metri, fino al tragico epilogo.