Un altro tassello, ma non si capisce quanto sia grande il mosaico da comporre per risolvere il mistero della morte di Mattia Mingarelli. Durante un sopralluogo, è stato trovato il guinzaglio del cane del 30enne trovato morto in circostanze non del tutto chiare. Il ritrovamento è stato fatto dagli inquirenti a poca distanza dal rifugio in cui l’uomo aveva trascorso le sue ultime ore prima che se ne perdessero le tracce. Anche il comportamento del cane Dante era sembrato strano: Mattia lo portava con sé sempre, eppure quando era ufficialmente disperso, il cane gironzolava attorno al rifugio. Troppi particolari di questa vicenda non quadrano, a partire dal luogo del ritrovamento, tra le zone battute durante le ricerche. E c’è il giallo della scarpa, trovata distante rispetto al corpo, più precisamente a 56 metri dal corpo. «La scarpa aveva la punta direzionata verso l’alto, quindi in senso opposto alla presunta caduta», ha precisato l’inviato de “La Vita in Diretta”.
MATTIA MINGARELLI E I PROGRAMMI PER CAPODANNO
Ancora troppi misteri e sospetti sulla morte di Mattia Mingarelli. «Non aveva graffi addosso, né sui vestiti», spiega l’inviato. E allora la domanda sorge spontanea: come è possibile se è stato vittima di una caduta? A “La Vita in Diretta” è intervenuta anche la signora Graziella, che gestisce il ristoro “La Gusa” dove Mattia Mingarelli ha pranzato il giorno in cui è morto. «È venuto qua per pranzo, doveva tornare la sera. Mi è sembrato tranquillo e socievole, parlava con tutti. Lui era venuto qui per stare in baita, doveva portare su del mangiare per Capodanno». Dunque, il 30enne aveva dichiarato che aveva intenzione di trascorrere il Capodanno con degli amici. «Voleva portar su la macchina perché temeva di non poterlo più fare la sera per la neve». La donna ha parlato anche del cane Dante: «Qui era libero». Infine, un ricordo di Mattia: «Quel giorno era molto solare, lo ricordo così. Non mi sembrava avesse alcun problema».