Bel gesto di solidarietà a Crotone, dove diversi cittadini si sono gettati in mare per salvare una barca in panne carica di 51 migranti, fra cui diverse donne e bambini. Fra coloro che sono intervenuti per salvare la vita ai profughi di etnia curda, anche il primo cittadino calabrese, Melissa Gino Murgi, che intervistato dai microfoni dell’agenzia Ansa ha ammesso: «Ho visto miei concittadini togliersi il giubbotto per darlo alle persone bagnate e infreddolite. Tutti, qui, si sono prodigati al massimo. Sono orgoglioso di come abbia funzionato la macchina dei soccorsi e dell’accoglienza, con grande diligenza e professionalità». Sul barcone di fortuna vi era anche un bambino di pochi mesi assieme alla propria mamma, che sono rimasti a lungo intrappolati nello scafo, e che sono stati poi tratti in salvo dai finanzieri della Sezione operativa navale di Crotone, che si sono fatti guidare dal pianto dello stesso bimbo. I migranti, dopo essere stati tratti in salvo, sono stati trasferiti presso il Centro di accoglienza Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, ed ora inizieranno le pratiche per la richiesta di asilo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MIGRANTI CROTONE: UN DISPERSO

Ci sarebbe un disperso tra i 51 migranti (di etnia curda, pare) naufragati vicino a Crotone con un barcone di fortuna, subito accolto dalla popolazione e dalla Croce Rossa davanti alla costa di Torre Melissa. Secondo quanto riportato dall’Ansa, oltre al disperso ancora senza tracce e ricercato dai sommozzatori nei pressi del barcone, l’altra novità di mattinata è l’arresto dei due presunti scafisti che avrebbero portato il barcone fino in Calabria senza incredibilmente essere intercettati. Si tratterebbero di due cittadini russi di 43 e 25 anni, nascosti in un vicino hotel per cercare di sfuggire alla cattura: come riporta Tg Com24, i due al portiere dell’albergo hanno presentato documenti falsi e senza timbri di ingresso nel nostro Paese, per questo subito denunciati e braccati dalle Forze dell’Ordine pare già questa mattina. Nei bagagli dei due presunti scafisti, i carabinieri hanno trovato svariata strumentazione per navigare e molto denaro contante.



BARCONE NAUFRAGATO SULLE COSTE DI TORRE MELISSA

Mentre imperversa lo scontro al Governo tra Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte per i migranti della Sea Watch-Sea Eye, a Crotone scendono in campo i cittadini: cinquantuno persone di etnia curda sono state tratte in salvo dai residenti di Torre Melissa. Come riportato dai colleghi di Tg Cal 24, i migranti sono giunti all’alba lungo la costa ionica a bordo di una imbarcazione a vela: la barca si era incagliata a pochi metri dalla spiaggia nei pressi di un hotel, per poi capovolgersi. I residenti della zona sono giunti immediatamente sul posto a causa delle urla delle persone, con il sindaco Gino Murgia che ha coordinato i soccorsi con l’ausilio dei cittadini. L’hotel presente nelle vicinanze ha messo a disposizione l’imbarcazione di salvataggio, con la quale sono state salvate sei donne e quattro bambini, tra cui un neonato.



MIGRANTI CROTONE, I CITTADINI SOCCORRONO 51 PERSONE

Una situazione di emergenza affrontata prontamente dall’amministrazione locale e dai comuni cittadini, con i migranti che si sono rifugiati successivamente all’interno dell’hotel, che ha messo a disposizione stufe, phon e coperte per permettere loro di asciugarsi e cambiarsi. Sul posto sono giunte le ambulanze del 118 e le forze di polizia per gli adempimento di rito. Ansa evidenzia che i migranti verranno ora trasferiti al Centro di accoglienza di Sant’Anna, a Crotone, per le procedure di identificazione. La sezione crotonese di Croce Rossa Italiana ha scritto su Facebook: «Per lo più uomini adulti ma anche donne e bambini erano presenti sul l’imbarcazione che incagliandosi si è ribaltata in mare , per fortuna a pochi metri dalla costa, in tutto 50 le persone che in autonomia hanno chiesto soccorso presso un residence della zona. Dopo qualche minuto la macchina d’emergenza preposta per tali eventi, si è attivata portando soccorso e assistenza agli ospiti».