Gravissimo episodio di razzismo e di violenza giunto in queste ultime ore dalla provincia di Udine, dove una donna di 47 anni è stata picchiata perché ha ordinato la pizza non in italiano ma nella sua lingua, il brasiliano. Un cliente della stessa pizzeria, un 45enne forse offuscato dall’alcol, ha inveito contro la donna (che era insieme ad alcuni famigliari), per poi colpirla con un pugno al volto. «Siamo davanti a un atto grave e particolarmente insopportabile – le parole dell’eurodeputata del Pd Isabella De Monte, riportate dall’edizione online de Il Messaggero – sia perché commesso ai danni di una donna sia perché dal retrogusto razzista. Abbiamo già sentito – ha aggiunto – qualcuno affrettarsi a dire che non si tratta di una aggressione a sfondo razziale e che il pestaggio è avvenuto per colpa dello stato di ebbrezza dell’aggressore: non può passare inosservato il fatto che l’uomo si sia scagliato contro una donna straniera, rea, a suo avviso, di essere “diversa”, laddove la diversità si riscontra nell’appartenenza territoriale e linguistica». De Monte si è detto disgustato per quanto accaduto, puntando poi il dito contro le mosse di alcuni governanti: «Riflettano ancora una volta – ha aggiunto – quei politici che istigano continuamente all’odio, esasperando le differenze sociali e culturali, gettano nei cassonetti le coperte dei senzatetto o diffondendo stupide filastrocche sui migranti, perché ci sarà sempre qualcuno che penserà che, se cattiveria e intolleranza sono di casa nelle Istituzioni, allora sono concessa a tutti». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
UDINE, ORDINA PIZZA IN BRASILIANO: PICCHIATA
E’ arrivata la ferma condanna da parte del sindaco di Mereto, il comune in provincia di Udine dove è avvenuta l’aggressione alla 47enne brasiliana, presa a pugni nei pressi di una pizzeria da un uomo inalberato dal fatto che la donna non parlasse dialetto friulano, ma anzi avesse un accento straniero per quanto fosse comunque capace di esprimersi in un buon italiano. Parole che vogliono mettere in luce la gravità di quanto accaduto, da parte del primo cittadino del comune friulano: “Sono molto dispiaciuto per quanto successo e sono vicino alla donna e alla famiglia. Quanto è accaduto non fa parte della città di Mereto, prendo forti distanze dal gesto e condanno l’aggressione. Il protagonista del fatto è una persona che ha bevuto troppo, ma si prenderà comunque le dovute responsabilità per il gesto compiuto, un episodio riprovevole”. (agg. di Fabio Belli)
UDINE, ORDINA PIZZA: AGGRESSORE PROBABILMENTE UBRIACO
Una 47enne di origine brasiliana è stata massacrata di botte a Udine perché non parlava italiano. La brutale aggressione è avvenuta dopo che la donna aveva ordinato delle pizze, in un locale che vendeva pizze d’asporto. La donna, residente a Cavasso Nuovo nel pordenonese, stava aspettando nella pizzeria presso Mereto di Tomba la sua consegna. Secondo testimoni era in compagnia dei figli ed aveva comunque fatto la sua ordinazione in un buon italiano, quando improvvisamente è stata apostrofata da un uomo all’interno del locale che l’ha minacciata, gridandole: “Qui siamo in Friuli e si deve parlare friulano per legge.” Sempre secondo le prime ricostruzioni sarebbe stato in evidente stato di ebbrezza.
UDINE, ORDINA PIZZA, DE MONTE (PD): “AGGRESSIONE RAZZISTA”
La situazione è improvvisamente degenerata quando la donna ha deciso, per evitare liti, di uscire fuori dal locale. Nonostante questo, l’aggressore l’ha inseguita e si è scagliato contro di lei, picchiandola selvaggiamente. Il figlio ha tentato di frapporsi tra la madre e l’aggressore, che ha avuto però la meglio rompendo il naso della 47enne e procurandole numerosi traumi facciali, come emerso dal referto dell’ospedale, con la donna che si è affidata alle cure mediche dopo l’aggressione subita. “Siamo davanti a un atto grave e particolarmente insopportabile sia perché commesso ai danni di una donna sia perché dal retrogusto razzista” è stato il primo commento sulla vicenda dell’eurodeputata del Pd Isabella De Monte, “abbiamo già sentito qualcuno affrettarsi a dire che non si tratta di una aggressione a sfondo razziale e che il pestaggio è avvenuto per colpa dello stato di ebbrezza dell’aggressore: la ricostruzione delle dinamiche è in capo alle forze dell’ordine e agli inquirenti.“