L’intera comunità di Aspro/Codellanoce è rimasta letteralmente sotto choc in seguito all’immane tragedia avvenuta la scorsa notte a Sassoferrato (Ancona), dove una bimba di 11 anni è morta per le esalazioni di monossido di carbonio. Le indagini proseguono al fine di fare totale chiarezza sulla fonte del monossido rivelatosi fatale per la piccola e che ha intossicato l’intera famiglia, compreso il fratellino minore di 7 anni. Probabilmente la causa sarebbe da attribuire ad un focolare artigianale ma, come riporta QdmNotizie.it, mancherebbero conferme certe in tal senso. Intanto, proprio in riferimento al fratellino della bambina deceduta, le cui condizioni erano apparse subito molto gravi, sembrerebbero ora in miglioramento, anche se il condizionale in casi delicati come questo è sempre d’obbligo. Solo ieri era giunta dalle Marche una nuova notizia con protagonista proprio il killer silenzioso, il monossido di carbonio: un’intera squadra di baby giocatori del Matelica erano rimasti intossicati dopo l’allenamento pomeridiano a causa di una caldaia difettosa nei locali degli spogliatoi. Fortunatamente però, dopo essere stati sottoposti d’urgenza alle cure in camera iperbarica, già nella serata di ieri quasi tutti erano stati riconsegnati alle rispettive famiglie. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



COLPA DI UNA STUFETTA MALFUNZIONANTE

Tragedia avvenuta questa mattina nell’anconetano, dove una bambina di soli 11 anni è morta a causa delle esalazioni di monossido di carbonio. La piccola, che era di origini brasiliane, così come i genitori, è stata trovata senza vita nel suo letto, uccisa silenziosamente da una stufetta mal funzionante. Si trova invece in gravissime condizioni il fratellino di soli 7 anni, che dormiva con la vittima e che è stato ricoverato presso l’ospedale Fabriano, ma che a breve dovrebbe essere trasferito presso una struttura ospedaliera dotata di camera iperbarica, leggasi Fano o Ravenna. Sconvolta la famiglia della bambina di 11 anni nonché tutta la comunità locale, che non si attendeva ovviamente un risveglio così tragico. Una volta lanciato l’allarme sono intervenuti sul luogo dell’incidente i vigili del fuoco del distaccamento di Arcevia, giunti con una squadra di 5 uomini. Sul posto anche il nucleo specializzato Nbcr, che viene chiamato in causa quando vi sono fughe di gas nocivi come appunto il monossido di carbonio, grazie alla loro attrezzatura ad hoc. I carabinieri stanno proseguendo le indagini ma il quadro della situazione sembrerebbe ormai certo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



STUFETTA MALFUNZIONANTE: BAMBINA UCCISA DAL MONOSSIDO DI CARBONIO

Una bambina è morta dopo aver esalato il monossido di carbonio. E’ accaduto in provincia di Ancona, precisamente ad Aspro di Sassoferrato, nelle Marche, durante la notte fra giovedì 10 e venerdì 11 gennaio. A dare l’allarme sono stati i genitori, che hanno rinvenuto la loro figlia di 11 anni priva di vita, mentre il fratellino di soli 7 anni è stato ritrovato in condizioni gravi e al momento è ricoverato presso il vicino ospedale di Fabriano. Sul luogo sono intervenuti immediatamente gli uomini del vigili del fuoco nonché i sanitari del 118: questi ultimi hanno provato a salvare la bambina di 11 anni, ma per lei non vi era ormai più nulla da fare. Stanno invece bene i genitori, che in base alle indiscrezioni riportate in queste ultime ore dai principali quotidiani online, non avrebbero riportato alcun sintomo di intossicazione, e sembra che il padre non si fosse addirittura accorto di nulla, e al momento dell’apprendere la notizia si trovava al lavoro.



11ENNE UCCISA DAL MONOSSIDO DI CARBONIO

Ad uccidere la bambina e a ferire gravemente il fratellino sarebbe stata una stufetta accesa nella stanza dei due piccoli per riscaldare l’ambiente in questi giorni di freddo e gelo soprattutto al centro-sud. Eventualmente qualcosa deve essere andato storto, e la stufetta, forse danneggiata, ha esalata del monossido di carbonio, un gas inodore e incolore ma altamente nocivo per l’uomo, che in molti casi uccide in maniera silenziosa, senza lasciare scampo. La mamma dei due bambini, una donna di origini sudamericane, così come tutta la famiglia, si era recata nella cameretta dei piccoli questa mattina per svegliarli per la scuola, ma dopo averli chiamati ripetutamente si è accorta che qualcosa non andava. Sul posto si sono recati anche i carabinieri della compagnia locale che stanno ricostruendo quanto accaduto. Purtroppo, come detto sopra, non è la prima volta che fatti di questo tipo accadono. Pochi giorni fa, durante il capodanno, una coppia di giovanissimi si era recata in montagna, in baita, per festeggiare, ma anche in quel caso il malfunzionamento di una stufa aveva ucciso uno dei due.