Nuova storia di bullismo: arriva da Piombino, in provincia di Livorno, dove una 13enne è stata aggredita da due coetanee. La ragazza sarebbe stata trascinata a terra, poi tirata per i capelli e colpita con calci e pugni. Ad aggredirla due adolescenti, una di 12 anni e una di 16. Il pestaggio è stato interrotto grazie all’intervento provvidenziale di un uomo che aveva assistito alla scena. «Meno male che un signore è corso e ha messo fine al pestaggio…», ha ammesso la vittima dell’aggressione. Stando a quanto riportato da Il Tirreno, quello avvenuto al luna park di Piombino non è il primo episodio di bullismo di cui è stata vittima la 13enne. Secondo il racconto della vittima , gli episodi sarebbero cominciati a scuola dove si incontravano nei corridoi. Le tre adolescenti frequentano infatti lo stesso istituto scolastico. La 13enne, insieme con la madre, oltre a sporgere denuncia ai carabinieri si è recata anche dal dirigente scolastico dell’Istituto per confrontarsi con i docenti.
13ENNE PICCHIATA DA 2 COETANEE AL LUNA PARK
I problemi sono nati a scuola, ma la situazione è degenerata a causa di un gruppo WhatsApp formato per l’organizzazione di una festa. «Alcune ragazze iscritte prima di me volevano escludermi ad ogni costo e sono cominciate le minacce a me e alla mia famiglia». Alla denuncia sono state allegate pagine di screenshot di conversazioni del gruppo WhatsApp piene di offese rivolte alla ragazza, alla mamma di lei e alla sua famiglia, accompagnate da minacce del tipo “… appena ti vedo ti gonfio”, “Vai, ti ammazzo”. Quando è andata al luna park ha incontrato una delle ragazze che l’avevano presa di mira. «Mi si è gettata contro, ma è stata bloccata da altre persone che erano lì… Vicino però c’era la sua amica, con lei ho pure cercato di chiarirmi». Poi ha provato a scappare. «Mentre tentavo di raggiungere il bar del luna park, l’ultima ragazza mi ha fermato prendendomi per i capelli e mi ha buttato a terra». Poi è stata raggiunta dall’altra ragazza. «Ha cominciato a prendermi a calci, soprattutto in testa. Solo grazie a un passante sono state fermate e si sono allontanate». La mamma, preoccupata per la figlia, racconta di “ronde” sotto casa. Intanto c’è la denuncia.