Sono emersi nuovi dettagli in merito alla triste vicenda riguardante i nove bambini autistici di un istituto specializzato del barese, maltrattati da educatrici e insegnanti. Quattro persone sono finite in manette, agli arresti domiciliari, tutte comprese fra i 28 e i 42 anni, ed inoltre, in base a quanto riporta l’edizione online Il Messaggero, vi sarebbero altre due maestre coinvolte, al momento sul registro degli indagati e la cui posizione dovrà essere chiarita. Gli episodi di maltrattamenti sia fisici quanto psicologici avvenivano nel centro di riabilitazione “Istituto Sant’Agostino di Noicattaro”, in provincia di Bari, una struttura privata considerata di altissimo livello per il trattamento dell’autismo in tutte le sue forme, e l’indagine è stata coordinata dal pubblico ministero Michele Ruggero, con la consulenza di uno psichiatra. L’ordinanza di custodia cautelare nei confronti delle quattro arrestate (tre educatrici e una insegnante), è stata invece firmata dal gip Giovanni Abbattista. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NOVE BAMBINI AUTISTICI MALTRATTATI IN UNA STRUTTURA DEL BARESE

Nove ragazzi autistici hanno subito violenze in un centro di riabilitazione. La notizia, riportata stamane dai principali quotidiani, ci giunge dal barese, in una struttura specializzata privata considerata d’eccellenza, e frequentata appunto da bambini e adolescenti pugliesi affetti da autismo. Per queste ragioni, quattro educatrici sono state poste agli arresti domiciliari a seguito di un’indagine scattata nello scorso mese di ottobre dopo una segnalazione di una dipendente dello stesso centro. Per incastrare le quattro educatrici le forze dell’ordine hanno installato delle telecamere nascoste subito dopo la “soffiata”, grazie alle quali sono stati documentati i maltrattamenti. Come scrive l’edizione di Bari di Repubblica, sono ben 118 gli episodi contestati fra violenze fisiche, insulti e minacce subiti da nove bambini/adolescenti di età compresa fra i 7 e i 15 anni.



BAMBINI AUTISTICI MALTRATTATI A BARI

Le quattro educatrici finite ai domiciliari hanno 28, 29 e 42 anni, e stando a quanto scoperto dal pubblico ministero Michele Ruggieri, avrebbero colpito i poveri ragazzini con schiaffi e pizzicotti. Dai filmati delle telecamere sono emerse scene di ordinaria follia, in cui i bambini venivano immobilizzati con le mani legate alle spalliere delle sedie con l’aiuto delle felpe che gli stessi indossavano. O ancora, un bambino sarebbe stato “strozzato” con un fazzoletto premuto sulla bocca perché rideva o urlava. A complicare ulteriormente una situazione già gravissima, il fatto che le povere vittime fossero già affette da un autismo in forma grave, quindi impossibilitati nella maggior parte dei casi a denunciare le violenze subite. Stando alla donna/dipendente che ha denunciato il tutto alle autorità, gli episodi di maltrattamento risalirebbero addirittura al 2016. «In questo momento non posso dire niente perché è una novità assoluta – le parole del direttore del centro – nell’istituto non si erano mai verificate esperienze di questo tipo. Stiamo valutando la situazione e speriamo di acquisire maggiori elementi così, poi, se ci sarà da nominare un avvocato e da prendere tutte le iniziative del caso lo faremo».

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