Nuova polemica tra Roberto Saviano e Matteo Salvini. Lo scrittore di Gomorra è intervenuto sulle colonne di Repubblica per stigmatizzare l’abitudine del ministro dell’Interno di indossare le divisa della polizia, ma più in generale delle forze armate e degli altri corpi dello Stato. Saviano ha spiegato:”A uno sguardo ingenuo potrebbe sembrare un gesto qualsiasi, innocuo, persino dovuto che il ministro dell’Interno indossi la divisa, indossi t-shirt, giubbini, con e senza gradi della Polizia di Stato. Invece è forse uno dei gesti più gravi che la nostra democrazia abbia visto negli ultimi decenni. Indossare una divisa militare non essendo un militare, indossare, come in questo caso, la maglietta della Polizia è un atto autoritario, violento, è un insulto alla democrazia. Matteo Salvini dichiara, forte della sua profondissima ignoranza politica – ignoranza fieramente ostentata – che è un ‘atto di solidarietà’. Non è così. Presiedere comizi con la maglietta della Polizia significa appropriarsi di una istituzione, del suo simbolo, significa abusarne e renderla di parte. Soprattutto questo: renderla di parte“. Saviano ha citato personaggi come Fidel Castro, Gheddafi, Mussolini, che erano soliti identificarsi con le forze armate:”Nelle democrazie le forze dell’ordine vivono di quel delicatissimo equilibrio che si fonda sull’equidistanza tra le forze politiche. Al contrario, nelle dittature, i tiranni indossano sempre la divisa, che non è banale teatralizzazione del potere, ma serve a mandare un messaggio preciso: l’esercito risponde a me, a me soltanto e a nessun altro“.



SALVINI RISPONDE A SAVIANO: “IO COME FIDEL? POVERO…”

Matteo Salvini evidentemente non condivide il punto di vista con Roberto Saviano, da tempo suo fermo oppositore. Per questo motivo il vicepremier ha liquidato il giornalista su Twitter:”Io sarei come Fidel Castro, Gheddafi e Mussolini, anzi peggio…Povero Saviano, non sa più cosa inventarsi! Bacioni”. Saviano, nel suo intervento su Repubblica, aveva ricordato come “La Polizia dipende dal ministero dell’Interno, non dal ministro, e non è questione di lana caprina. È esattamente per questo motivo che la Polizia ha un capo della Polizia che non è il ministro dell’Interno. Il ministro dell’Interno – come il primo ministro – quando indossa la divisa lo fa come gesto solidale che è accettabile esclusivamente in occasioni formali”. Dunque secondo Saviano, “il messaggio che chi indossa la divisa fuori contesto sta dando è un messaggio pericolosissimo per la democrazia. Questo vale per tutti e vale ancora di più per Matteo Salvini, leader di un partito che non ha una storia di legalità da vantare. Indossare le divise durante i comizi significa dire: la polizia è cosa mia. E lo Stato non è Matteo Salvini. E lo Stato non è la Lega. Questo, a Salvini, ogni tanto vale la pena ricordarlo”.

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