Un’altra tragedia in montagna: un alpinista è precipitato dalle cascate di ghiaccio ed è morto. La vittima è Mattia Feltro, 33enne deceduto questo pomeriggio in frazione di Bar Cenisio, a Venaus, nel Torinese. In base alle prime ricostruzioni, l’uomo è precipitato in discesa lungo il sentiero dopo aver trascorso una giornata di arrampicata sulle cascate di ghiaccio della zona. Accanto all’alpinista 33enne c’era un compagno di scalata che ha lanciato l’allarme intorno alle 15, mentre un altro gruppo di amici era più a valle. L’uomo, residente ad Ala di Stura, era esperto di montagna: era tecnico del soccorso alpino e iscritto al Cai di Ala di Stura. Come riportato dal Corriere della Sera, potrebbe essere scivolato su un lastrone di ghiaccio, a circa 1600 metri di quota, precipitando per oltre 10 metri e fermandosi alla base di alcuni salti di roccia a lato del sentiero. Gli operatori del soccorso alpino sono arrivati in Val Cenischia con l’elicottero del 118, ma quando hanno raggiunto il gruppo di escursionisti non c’era più nulla da fare per Mattia Feltro.
VAL DI SUSA, MORTO ALPINISTA: LE ALTRE TRAGEDIE
La salma è stata portata alle camere mortuarie di Susa ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre uno degli amici dell’alpinista morto è stato portato in ospedale in stato di choc. Non si tratta purtroppo della prima tragedia della montagna. Solo pochi giorni fa hanno perso la vita Gabriele Boetti e Alberto Miserendino, due 20enni escursionisti che potrebbero essere scivolati su una lastra di ghiaccio sul Monte Cristalliera, sempre in Piemonte. Ancor più nota è la storia di Camilla Compagnucci, la bambina di nove anni che ha perso il controllo degli sci sbattendo contro una barriera frangivento. La tragedia in questo caso è avvenuta a Sauze d’Oulx, in Val di Susa. La bambina è poi morta in ospedale a Torino. Ora si indaga su una tragedia che ha fatto molto discutere e per la quale si sono scatenate diverse polemiche nei giorni scorsi, come vi abbiamo raccontato.