Sotto lo spettacolo e punto più alto dell’arte religiosa, la Cappella Sistina di Michelangelo, Papa Francesco ha officiato la festa del Battesimo del Signore con la tradizionale celebrazione di alcuni battesimi – in questo caso ben 27 bambini accolti nella grande comunità cristiana – davanti agli sguardi lucidi di mamme, papà, madrine e padrini. Nella breve omelia improvvisata “a braccio”, il Santo Padre ha intimato ai responsabili educatori di queste nuove 27 anime candide «i bambini riceveranno lo Spirito Santo dono della fede che deve crescere….si si devono studiarla – spiega il Papa – quando andranno a catechismo, ma prima che studiata, la fede va trasmessa, e questo è un lavoro che tocca a voi». In un altro passaggio, il Papa argentino sottolinea ancora l’impegno della trasmissione della fede dopo la scelta santa del Battesimo: insegnandoli a fare il segno della croce – «oggi tanti bimbi purtroppo non lo sanno fare» – ma non solo. «Che vedano l’amore dei coniugi, che vedano la pace della casa, che vedano che Gesù è lì. E mi permetto un consiglio – scusatemi, ma io vi consiglio questo –: non litigate mai davanti ai bambini, mai».
IL “DIALETTO DELLA FAMIGLIA” E LA TRASMISSIONE DELLA FEDE
Non è certo la prima volta che Papa Francesco sottolinea il valore centrale dell’educazione in famiglia, o il rischio fortissimo dell’impatto su tutti i membri familiari di una separazione o peggio del divorzio: è sempre però piuttosto inusuale che un Pontefice si presti a commenti così attinenti alle sfide e fatiche di ogni giorno per milioni di famiglie in tutto il mondo. «È normale che gli sposi litighino, è normale. Sarebbe strano il contrario. Fatelo, ma che loro non sentano, che loro non vedano. Voi non sapete l’angoscia che riceve un bambino quando vede litigare i genitori. Questo, mi permetto, è un consiglio che vi aiuterà a trasmettere la fede. È brutto litigare? Non sempre, ma è normale, è normale. Però che i bambini non vedano, non sentano, per l’angoscia», spiega ancora Papa Francesco. Nella parte conclusiva dell’omelia in Cappella Sistina, il Santo Padre ha voluto riaffermare la centralità della trasmissione della fede ai propri figli tramite la conversione e la testimonianza della Chiesa: «oggi loro riceveranno lo Spirito Santo, ma la fede poi deve ‘crescere’, spiega il Papa non prima di concludere. Sì, quando andranno al catechismo studieranno bene la fede, impareranno la catechesi. Ma prima che studiata, la fede va trasmessa, e questo è un lavoro che tocca a voi. È un compito che voi oggi ricevete: trasmettere la fede, la trasmissione della fede. E questo si fa a casa. Perché la fede sempre va trasmessa “in dialetto”: il dialetto della famiglia, il dialetto della casa, nel clima della casa».