Iniziano ad arrivare le prime reazioni e le prime testimonianze riguardo il dramma dell’uccisione di un 36enne di Sant’Antonino di Susa, in provincia di Torino, da parte del padre 70enne, Flavio Forla. Un gesto figlio della disperazione, con un padre che non riusciva più a gestire la profonda depressione del figlio, come sottolineato anche dal Sindaco del paese, Susanna Preacco: “Un gesto che si spiega solo con la disperazione. Siamo sconvolti. Flavio è una persona tranquillissima. Con lui ho lavorato per diverso tempo e non l’ho mai visto arrabbiato. La nostra comunità si stringe attorno a lui e a sua moglie. Non li lasceremo soli.” Le testimonianze in paese, raccolte da Il Messaggero, parlano di come il 70enne fosse caduto a sua volta in uno stato di prostrazione, senza riuscire più negli ultimi mesi a far fronte alle gravi situazioni di salute del figlio: “Forla gli è sempre stato accanto e ha sempre cercato di aiutarlo. Ultimamente le cose si erano aggravate e gestire Giacomo era diventato impossibile. Forla era dimagrito, non rispondeva nemmeno al telefono, non si faceva più vedere in giro.” (agg. di Fabio Belli)
DRAMMA FAMILIARE
E’ un dramma familiare protrattosi da molto tempo, quello che ha visto il dentista in pensione 70enne, Flavio Forla, strangolare col cavo del computer il figlio 36enne che soffriva da tempo di crisi depressive molto profonde. E’ accaduto alla fine quello che si temeva, con l’uomo che non è riuscito più a farsi carico dell’assistenza del figlio malato, non potendone più sopportare le sofferenze. Alla fine la chiamata ai carabinieri è stata lucida, Forla si è immediatamente consegnato raccontando il suo dramma senza esitazioni. Forla era una persona molto conosciuta nel paese di residenza, Sant’Antonino di Susa in provincia di Torino, dove aveva anche ricoperto il ruolo di vicesindaco. Nelle prossime ore si capirà se l’ex dentista racconterà alle forze dell’ordine se c’è stata una causa scatenante sul momento che l’ha portato a compiere il tragico gesto. (agg. di Fabio Belli)
IMMEDIATA LA CHIAMATA AI CARABINIERI
Strangola il figlio adottivo con un cavo del computer e poi chiama i carabinieri: «Venite a prendermi». L’omicidio è avvenuto oggi pomeriggio a Sant’Antonino di Susa, in provincia di Torino, nella loro abitazione, in via Superga 5. La tragedia familiare si è verificata al culmine di un litigio poco dopo le quattro del pomeriggio di oggi, lunedì 14 gennaio. Il padre avrebbe ucciso il figlio 36enne con un cavo del computer. Stando alle prime informazioni dei carabinieri, riportate dall’Ansa, la vittima soffriva di crisi depressive. Quando i soccorsi hanno raggiunto la casa dell’uomo, Flavio Forla, per il giovane non c’era più nulla da fare. Il padre, un dentista in pensione incensurato ed ex vice sindaco del paese, dopo aver ucciso il figlio ha atteso l’arrivo dei carabinieri che lo hanno arrestato. La Stampa parla di rapporti difficili tra il padre 70enne e il figlio che erano noti da tempo. «Venite a prendermi, ho ucciso mio figlio», avrebbe detto nella telefonata ai carabinieri.
TORINO, STRANGOLA FIGLIO CON CAVO DEL COMPUTER
Al momento non si conoscono ancora i motivi che hanno scatenato la furia omicida del pensionato al punto tale da uccidere il figlio strangolandolo con un cavo del computer. La moglie di Flavio Forla non era in casa quando è scoppiato la lite violenta, culminata con l’uccisione del giovane, che si chiamava Giacomo. Quel che si sa al momento è che il padre ha soffocato il figlio adottivo con un cavetto del computer, poi ha chiamato i carabinieri per costituirsi. Inoltre, il figlio soffriva di depressione.