Tragedia dai risvolti paradossali in Russia, dove una donna di 62 anni è morta a causa di un’errata dichiarazione di decesso. La donna infatti si era sentita male ad una festa, in cui era svenuta probabilmente dopo aver alzato un bel po’ il gomito. Ubriacatura che l’aveva portata a perdere i sensi: chiamati i soccorsi, i poliziotti sopraggiunti hanno dichiarato il decesso della 62enne che non riusciva a riprendersi. La donna è stata dunque trasportata in obitorio, dove qualche ora dopo si è svegliata. Le procedure erano state completamente sbagliate e non ci si era resi conto come la 62enne fosse ancora viva: troppo tardi, perché il suo stato precario dopo il malore e l’ipotermia dovuta alle temperature molto basse della camera mortuaria hanno causato un attacco cardiaco, stavolta sì, fatale.
LE RESPONSABILITA’ DEI SOCCORRITORI
Sconcerto assoluto da parte dei familiari della donna, che hanno denunciato l’accaduto dichiarandosi sbalorditi del fatto che i soccorritori, dopo il malore, non siano riusciti a stabilire se la donna fosse viva o meno in maniera corretta. Gli accertamenti, secondo le prime testimonianze, sarebbero stati fatti in maniera molto grossolana, ed è stata aperta un’inchiesta per comprendere cosa sia accaduto e perché i poliziotti arrivati dopo l’allarme non abbiano chiamato a loro volta immediatamente un’ambulanza. Una serie di errori clamorosi che hanno portato la 62enne a svegliarsi in obitorio, finendo per essere lentamente e inesorabilmente congelata, senza la possibilità di chiedere aiuto. Una tragedia evitabile, provocata da una surreale concatenazione di eventi.