Vicenda di malasanità che ci giunge da Locri, in provincia di Reggio Calabria, dove un paziente è morto a causa di un ritardo nel trasferimento in un altro reparto per via di un ascensore guasto. Il gravissimo episodio si è verificato presso l’ospedale Spoke di Locri, ed è stato denunciato dal sindaco della stessa cittadina, Giovanni Calabrese: «Il paziente è rimasto in attesa dell’ascensore per circa tre ore – racconta stamane ai microfoni di Storie Italiane su Rai Uno – ed è morto poche ore dopo. Era l’unico ascensore che collegava la rianimazione agli altri reparti. Da anni – ha proseguito il sindaco – denunciamo una serie di malfunzionamenti in questa struttura ospedaliera, dove i reparti rimangono chiusi perché manca il personale, e dove non funzionano i macchinari, infatti si sono avuti altri casi simili di malasanità». Lo stesso primo cittadino di Locri ha aggiunto che vi sarebbe un fondo da 15 milioni di euro proveniente dall’Unione Europea, che però, vedendo questi continui malfunzionamenti, non sarebbe stato ancora investito.
OSPEDALE LOCRI: PAZIENTE MUORE PER ASCENSORE GUASTO
Per replicare a tali accuse, ha parlato il direttore dello stesso ospedale calabrese, anch’egli intervistato dai microfono di Storie Italiane, che ha denunciato: «L’episodio non è stato riportato in maniera corretta, visto che la persona è deceduta non per colpa dell’ascensore». Stando a quanto affermato dallo stesso direttore, il paziente ultranovantenne è stato comunque assistito dal personale della rianimazione e della cardiologia nonostante non si è potuto effettuare il trasferimento a causa dell’ascensore guasto: «Verso le 8:30/9 la cardiologia ha chiesto una consulenza rianimatoria e si è deciso per il trasferimento in rianimazione per una dialisi. Alle nove vengo avvertito dell’ascensore guasto che è stato riparato dopo circa due ore. Il paziente, che nel frattempo era assistito e monitorato da cardiologi e rianimatori, è stato trasferito ed è poi morto alle 20». Alla domanda sui 15 milioni di euro di cui sopra il direttore non ha saputo replicare: «Questa domanda va rivolta alla direzione strategica, i fondi ci sono, ma altro non glielo so dire».