Non si ferma l’indagine “doppia” sul tifoso morto Daniele Belardinelli nel giorno di Santo Stefano e sugli scontri prima di Inter-Napoli in Via Novara a Milano (dove poi morì investito l’ultras del Varese mentre “coalizzato” con gli interisti dava l’agguato ai tifosi napoletani): il Gip di Milano Guido Salvini ha emesso l’ordinanza di arresto per Nino Ciccarelli, uno dei capi curva dell’Inter in quando leader dei Viking, con lui anche un altro tifoso del Varese presente anch’esso nella lunga lista di 30 indagati formulati nei giorni scorsi dopo i primi arresti sul caso Belardinelli. Dopo i Boys e l’arresto del “Rosso”, il capo ultras Marco Piovella, ora è il turno anche del leader dei Viking che manco a dirlo offre un “ruolino” di precedenti di tutto “rispetto”: come riporta il Fatto Quotidiano, a carico di Nino Ciccarelli ci sono ben 5 Daspo (misura ancora in corso) e 12 anni di galera con diversi reati “da stadio” come detenzione di coltelli e pestaggi. In uno di questi precedenti, le conseguenze tragiche si ebbero con la morte del tifoso ascolano Nazareno Filippini nel 1988: fu prima arrestato e poi assolto, mentre a metà Anni Novanta di nuovo la giustizia penale lo beccò all’interno di una associazione a delinquere con finalità di spaccio di droga in curva. Venne assolto anche in questo caso, mentre non si può dire lo stesso per gli altri piccoli reati che in tutto hanno fatto scontare al capo ultrà dell’Inter 12 anni di carcere.



INDAGINI ANCORA APERTE SULLA MORTE DI BELARDINELLI

Ora la porta della prigione si riapre, dopo i racconti e le testimonianze fatte dal collaboratore di giustizia Luca Da Ros – altro tifoso arrestato per gli scontri prima di Inter-Napoli e per la morte di Daniele Belardinelli: con Nino Ciccarelli, da quanto si è saputo, nelle indagini condotte dalla Digos e coordinate dall’aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri, è stato arrestato anche un ultrà del Varese, la stessa squadra del tifoso morto negli scontri prima del match di Santo Stefano. Proprio oggi sono iniziati a Milano gli esami autoptici sul cadavere di Belardinelli per provare a far luce sulle reali cause della morte dovuta ad una, o forse due macchine che lo hanno travolto mentre pare si trovasse assieme agli altri tifosi dell’Inter e del Nizza intenti all’agguato contro i rivali napoletani. Gli arresti aumentano, mentre le indagini ancora non si fermano in attesa di novità tanto sul piano autoptico quanto sulle rilevazioni sulle auto sospette di aver investito il corpo di Daniele Belardinelli.

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