Proseguono le indagini degli investigatori per risalire all’identità dei tre rapinatori che hanno aggredito Davide Lippi e sono poi scappati a bordo di due scooter. La vittima, non ha richiesto il ricovero in ospedale, ma è ancora molto scossa dall’aggressione. «Non avevo mai vissuto un’esperienza del genere e non la auguro a nessuno. È stata un’avventura da dimenticare ma vedendo cosa poteva accadere è andata bene», ha dichiarato a La Nazione. Il figlio dell’ex ct Marcello Lippi parla all’indomani della tentata rapina. Probabilmente era stato seguito. Sta di fatto che è riuscito a difendersi, quindi i tre hanno dovuto desistere dal loro intento. «Non hanno mai parlato e quindi non so dire se fossero italiani o stranieri, ma le loro intenzioni erano chiare. Volevano il mio orologio». Non indossava un Rolex, ma questo non ha fatto desistere i tre, è stata invece necessaria la sua reazione. Dagli accertamenti finora condotti dai carabinieri, pare che in zona recentemente vi siano stati episodi analoghi. (agg. di Silvana Palazzo)



CACCIA AI TRE RAPINATORI

Agente di calciatori di primo piano come Giorgio Chiellini, Matteo Politano e Borja Valero, Davide Lippi ieri sera è stato picchiato e minacciato di morte da tre malviventi nei pressi della sua abitazione di Milano. L’aggressione è avvenuta in via Procaccini, una zona semicentrale del capoluogo lombardo, con i rapinatori che lo hanno pedinato e successivamente accerchiato con l’intenzione di prendersi l’orologio di lusso e il denaro. Come riporta Milano Today, i tre malviventi parlavano italiano senza particolari accenti regionali e sulle loro tracce ci sono le forze dell’ordine, che in queste ore stanno passando al setaccio i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Non è stato ancora chiarito il movente del fatto, ma il figlio del tecnico Marcello Lippi sta bene, solo un grosso spavento. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



DAVIDE LIPPI PICCHIATO E MINACCIATO DI MORTE

Davide Lippi, il figlio dell’ex C.T. della Nazionale campione del mondo 2006, Marcello, è stato aggredito e minacciato di morte sotto casa sua, a Milano. Ancora ignoti i motivi dell’episodio avvenuto intorno alle 19.30 di sera. I malviventi, subito dopo l’episodio, si sarebbero allontanati a bordo di due scooter. Difficile risalire alla loro identità dal momento che erano a volto coperto. Come spiega la Gazzetta dello Sport, sull’episodio stanno indagando i carabinieri che non escludono nessuna pista. Al momento, le ipotesi vagliate, tuttavia, sarebbero due: il tentativo di rapina o un’azione intimidatoria per il ruolo di procuratore sportivo di Davide Lippi. Un episodio sconcertante per il figlio dell’ex C.T. che non ha rilasciato dichiarazioni in merito. Proprio Davide Lippi che, come si legge su Il Giorno, avrebbe reagito riuscendo a rifugiarsi nei box del condominio, avrebbe allertato le forze dell’ordine. Nelle prossime ore, gli inquirenti esamineranno tutti i filmati delle videocamere di sorveglianza poste nella zona (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



PAURA PER IL FIGLIO DELL’EX C.T. DELLA NAZIONALE MARCELLO

Grande paura per Davide Lippi: il noto procuratore sportivo, nonché figlio di Marcello, attuale CT della Nazionale della Cina nonché ex tecnico dell’Italia campione del Mondo del 2006, è stato aggredito e picchiato nei pressi della sua abitazione milanese da tre sconosciuti, probabilmente al fine di essere rapinato. Poco prima dell’ora di cena i tre, con il volto coperto da caschi che ne hanno impedito il possibile riconoscimento, hanno preso a calci e pugni Lippi minacciandolo anche di morte, come raccontato ai carabinieri, mentre lo stesso Lippi riusciva a scappare rifugiandosi nei box condominiali del suo condominio. Grande paura ed immediata è scattata la denuncia alla polizia: fortunatamente i colpi subiti da Lippi non hanno causato conseguenze fisiche importanti, ma sicuramente c’è apprensione per la dinamica degli eventi.

CONSIDERATA ANCHE IPOTESI DELL’ESTORSIONE

I fatti sono avvenuti intorno alle 19.40 della giornata di giovedì: Lippi come detto è riuscito a fuggire nei box condominiali del suo palazzo milanese in zona Sempione, mentre i malviventi, dopo aver rivolto minacce di morte al procuratore, si sono allontanati in fretta a bordo di uno scooter, senza riuscire dunque ad essere identificati neppure da qualche passante. Al momento la polizia ritiene che si tratti di un tentativo di rapina, portato forse avanti da qualcuno che conosceva Lippi e ne aveva studiato movimenti e spostamenti. Resta però anche in piedi l’ipotesi di un’aggressione ai fini di estorsione, magari legata all’attività di procuratore calcistico svolta da Davide Lippi, che nella giornata di venerdì sarà di nuovo ascoltato dalle forze dell’ordine per capire se si possano individuare ulteriori particolari in grado di aiutare all’identificazione dei malviventi.