Scandalo concorsi truccati alla facoltà di Medicina dell’Università di Firenze: la Procura del capoluogo toscano ha chiesto infatti l’interdizione dalla professione per 15 docenti che avrebbero alterato l’esito la corsa per le cattedre. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, dalle indagini frutto di oltre un anno di intercettazioni telefoniche e microspie è emerso che negli uffici dei professori si stabiliva a tavolino chi meritasse il posto e chi no, scegliendo chi tenere in Facoltà e chi spostare. Secondo quanto riferito da La Nazione, per la procura chiedere l’interdizione dei docenti era “l’unico modo per fermare il malaffare”, denunciato con un esposto dal professore associato Oreste Gallo. Gli avvisi di garanzia hanno interessato professori di Careggi, struttura nell’omonimo quartiere, e membri esterni delle commissioni che hanno bocciato o premiato i candidati.



MEDICINA, CONCORSI TRUCCATI A FIRENZE: CHIESTA INTERDIZIONE PER 15 PROF

Tra gli indagati per i concorsi truccati alla Facoltà di Medicina di Firenze – secondo Il Fatto Quotidiano – vi è anche Rocco Damone, direttore generale di Careggi, che però non è stato oggetto della richiesta di interdizione. Le accuse mosse dalla Procura sono abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Ad essere stato violato sarebbe stato dunque l’art. 353 bis del codice penale, che punisce “chiunque con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, turba il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando o di altro atto equipollente, al fine di condizionare le modalità di scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione”, con pene che vanno da sei mesi a cinque anni. Come detto a far scattare le indagini è stata la richiesta del professore Gallo, direttore dal 2010 di ‘Otorinolaringoiatria 1’ e dal 2016 anche di ‘Otorinolaringoiatria 2’, rivoltosi al Tar dopo che, con l’istituzione nel 2017 di Audiologia, era sparito il posto di ordinario a Otorinolaringoiatria. Spiega Il Fatto Quotidiano che “nel bando di selezione per un incarico quinquennale di dirigente medico, infatti, non compariva il posto previsto dalla programmazione nel biennio 2016/2018. Questo settore scientifico, si legge nel ricorso, “risultava privo di professori ordinari dal 2009, allorché il professor De Campora aveva rassegnato le dimissioni””.

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