E’ caccia aperta all’assassino di Maria Magdalena Oberhollenzer, la donna 54enne uccisa nella sua casa di San Giorgio di Brunico lo scorso 27 dicembre. Secondo le ultime informazioni trapelate dall’agenzia di stampa Ansa, l’indagine potrebbe presto giungere ad una importante svolta in quanto nell’appartamento della vittima i carabinieri del reparto di investigazioni scientifiche avrebbero rinvenuto tracce biologiche di un altro soggetto. Il Dna trovato ora sarà sottoposto ad attente analisi da parte degli uomini del Ris di Parla che si occuperanno di estrarre il Dna. Si tratta di un elemento importante che potrebbe condurre gli inquirenti alla persona alla quale appartiene il materiale genetico e successivamente definire la sua posizione rispetto all’omicidio di Maria Magdalena. Al vaglio di chi indaga sull’omicidio di Brunico, anche le immagini delle due telecamere a circuito chiuso delle banche che si trovano nei pressi dell’abitazione in cui la donna viveva da sola. Non ci sono più dubbi sul fatto che quanto accaduto alla 54enne sia un omicidio, come confermato anche dai risultati dell’autopsia che confermerebbero la morte per strangolamento. In attesa di importanti novità, non sarebbe stato iscritto alcun nome nel registro degli indagati.



OMICIDIO BRUNICO: MARIA MAGDALENA OBERHOLLENZER STRANGOLATA

Continuano le indagini sull’omicidio di Brunico nel quale ha perso la vita la 54enne Maria Magdalena Oberhollenzer. Il killer è ancora a piede libero e potrebbe nascondersi proprio tra le conoscenze della vittima, come riporta La voce di Bolzano nell’edizione online. Oltre al Dna ritrovato dalla Scientifica, in casa della donna non sarebbe stato segnalato alcun segno di effrazione, dunque chi ha agito ha avuto via libero da parte della stessa donna che con ogni probabilità conosceva bene al punto da aprirgli la porta e farlo accedere nel suo appartamento. L’autopsia ha inoltre confermato la morte violenta: Maria Magdalena sarebbe deceduta per asfissia meccanica acuta da strangolamento, dopo essere stata picchiata con dei pugni al volto ed alla testa. Nessuna delle ferite rinvenute sarebbe stata ritenuta compatibile con l’ipotesi di una morte accidentale o in conseguenza a un gesto autolesivo. Oltre all’assassino appare ancora ignoto anche il movente del delitto che ha turbato profondamente l’intera comunità di Brunico proprio per la sua efferatezza. Per farlo gli inquirenti stanno analizzando anche i movimenti della vittima nelle ore precedenti alla sua morte.

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