Amici e parenti provano a consolarlo, a confortarlo nelle ore più dure di una vita intera, ma niente sembra aiutare Francesco Compagnucci, papà di Camilla, la bambina di 9 anni morta per un incidente sugli sci in Val Susa. Come riportato da Il Corriere della Sera, l’uomo straziato dal dolore, prima di vedere per pochi istanti il corpo della figlia, pronuncia parole che fanno male al cuore:”È colpa mia, non dovevo portarla lì. È tutta colpa mia”. Ovviamente chi lo accompagna prova a convincerlo del contrario:”Non è colpa tua, non dire sciocchezze”. Intanto da Roma è arrivata anche la mamma di Camilla, Arianna Di Napoli: la donna era una degli anatomopatologi di turno in queste giornate di festa e per questo motivo era rimasta a casa, nella Capitale, mentre il papà aveva accompagnato la figlia in montagna per farla felice. Adesso crede il contrario, che sia sua la colpa della sua morte. E’ il prezzo da pagare per un destino infame. (agg. di Dario D’Angelo)
L’ULTIMA TELEFONATA ALLA NONNA
Non riesce a darsi pace Francesco Compagnucci, il papà della piccola Camilla, morta a 9 anni per un incidente sugli sci in Val Susa. E la conferma del dolore straziante dell’uomo arriva dalla nonna della piccola vittima, la signora Ines, che intervistata da Il Messaggero rivela:”Francesco viveva solo per Camilla. Era tutta la sua vita. La accompagnava ovunque, trascorreva con lei tutto il tempo libero che aveva, il sabato la portava alle giostre, lui adorava lei e lei il suo papà. Ora lui starà malissimo, impazzirà di dolore”. C’è spazio anche per raccontare l’ultima telefonata prima della tragedia che ha spezzato una famiglia:”L’avevo sentita questa mattina racconta la nonna mentre parlavo con Francesco, lei è corsa a strappargli il telefono dalle mani per salutarmi. Nonna tutto bene, sono felice. Poi con mio figlio non sono più riuscita a parlare, mi hanno detto che è assistito da uno psicologo, vorrei essere lì ad abbracciarlo”. (agg. di Dario D’Angelo)
UN CASO SIMILE ALLA MORTE DI CAMILLA
Camilla Compagnucci e Giovanni Bonaventura hanno condiviso il medesimo drammatico destino: lei 9 anni, lui 31, sono morti in circostanze simili sulla medesima pista da sci di Sauze d’Oulx, in Val di Susa. La causa delle loro morti, potrebbe dipendere dalla stessa motivazione: le barriere frangivento poste su una pista di media difficoltà, la stessa sulla quale si trovava ieri la piccola romana, in vacanza con il padre che oggi continua a non darsi pace ed a piangere la morte della sua bambina. La perdita del controllo dei suoi sci ha fatto sì che Camilla finisse tragicamente fuori pista e dopo una caduta di 50 metri si schiantasse rovinosamente proprio su una delle barriere frangivento. Ora occorrerà attendere gli esami autoptici per avere la certezza di cosa, tra la caduta e la barriera, abbia realmente provocato il suo decesso ma intanto la procura di Torino sta procedendo nel suo lavoro, aprendo un’indagine per omicidio colposo nella quale risulterebbero indagati quattro soggetti. Si tratta, come spiega Tgcom24, di dirigenti, ex dirigenti e tecnici della società di gestione dell’impianto, la Sestrieres Spa. E non si esclude che questa inchiesta possa ora unirsi in quella dello scorso gennaio 2018, quando fu aperta in seguito alla morte del 31enne. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
AUTOPSIA FARÀ CHIAREZZA
Sono quattro le persone iscritte dalla procura di Torino nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo in merito alla morte di Camilla, la piccola bambina di 9 anni deceduta in seguito ad un terribile incidente avvenuto ieri sulla pista da sci di Sauze d’Oulx. I quattro indagati erano già stati coinvolti in una caso identico avvenuto lo scorso 20 gennaio e nel quale perse la vita un uomo di 31 anni e, come rivela Repubblica.it, ora i due fascicoli saranno unificati in una sola inchiesta che vede sotto indagine l’uso delle barriere frangivento, in legno e senza imbottitura, che servono a impedire che la neve naturale possa essere spazzata via. E proprio contro una di queste barriere si è spezzata per sempre la vita della piccola bambina il cui padre proprio non riesce a darsi pace. Intanto, nella notte gli inquirenti hanno sentito il racconto del genitore e dell’amico che era presente sulla pista mentre in mattinata, presso le camere mortuarie dell’ospedale di Torino sono arrivati entrambi i genitori della vittima di 9 anni. Presente non solo il papà Francesco Compagnucci ma anche mamma Arianna Di Napoli, ricercatrice e che aveva deciso di restare nella Capitale mentre padre e figlia si divertivano in montagna. La coppia, circondata da una ventina di amici, è rimasta per circa 2 ore nella camera mortuaria per l’ultimo saluto alla loro unica figlia in attesa del nulla osta per i funerali che avverrà solo dopo l’autopsia disposta sul corpicino della bambina. Proprio l’autopsia servirà a fare chiarezza sulle cause del decesso e definire quindi se ad ucciderla sia stata la caduta o l’impatto alla barriera frangivento. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
4 PERSONE INDAGATE
Sono quattro le persone finite sul registro degli indagati a seguito della morte della bimba di 9 anni sugli sci, avvenuta nella giornata di ieri, in Val di Susa. L’incidente si è verificato precisamente sulla pista “imbuto” di Sauze d’Oulx, e stando a quanto riferito poco fa dall’edizione online de Il Secolo XIX, la procura ha messo sotto indagine l’amministratore delegato della società Sestriere Spa, che gestisce gli impianti, nonché tre fra ex dirigenti e tecnici della stessa società. Nei loro confronti è stato ipotizzato dai pubblici ministero, Vincenzo Pacileo e Giovanni Caspani, il reato di omicidio colposo. I quattro di cui sopra sono già finiti sotto inchiesta a seguito della morte dell’ingegner Giovanni Bonaventura avvenuta poco più di un anno fa, il 19 gennaio del 2018, a pochi metri di distanza dal luogo dove è deceduta la bimba di 9 anni. I due procedimenti verranno unificati in una sola inchiesta. Intanto, nella giornata di oggi, verrà disposta l’autopsia per la bambina. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BIMBA MORTA SUGLI SCI: LA VACANZA STAVA SALTANDO
La tragedia della bimba morta sugli sci nella giornata di ieri ha fatto in breve tempo il giro del web. La piccola di 9 anni era in gita con gli altri compagni della quarta D della scuola elementare Crispi di Monteverde e i loro papà. E pensare che quella mini vacanza di inizio anno stava per saltare: papà Francesco, infatti, era influenzato e non era potuto partire assieme alla sua Camilla il 30 dicembre scorso. Il giorno dopo però, vedendo che le cose stavano migliorando, e visto il forte desiderio della diflia, aveva deciso di mettersi in treno assieme a Camilla per raggiungere il Sestriere: non lo avesse mai fatto. «Non era la prima volta che facevamo quella pista aggiunge l’uomo e Camilla era molto portata per lo sci», ha aggiunto il padre disperato al quotidiano Il Messaggero, «Quando i soccorsi sono arrivati – conclude il papà – ancora respirava». La bambina di 9 anni, che sciava da qualche anno, è finita fuori pista e non è riuscita a fermarsi, cadendo per circa 50 metri fino al disastroso impatto contro le barriere. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VAL DI SUSA BIMBA MORTA SUGLI SCI: PADRE DISPERATO
E’ disperato il padre della bambina morta sugli sci nella giornata di ieri in Val di Susa. La sua piccola di nove anni è finita contro le barriere frangivento dopo un volo di cinquanta metri. Numerose le ferite riportate dalla piccola, fra cui un trauma cranico fatale, che le é costato la vita nonostante i continui tentativi dei soccorsi di rianimarla. Il padre, il signor Francesco Compagnucci, non si da pace, e punta il dito proprio contro le barriere frangivento: «Se solo non ci fossero state quelle barriere frangivento – le parole rilasciate all’ospedale Santa Margherita di Torino, riprese dai principali quotidiani nelle ultime ore – la mia piccola sarebbe forse ancora viva». Non si da pace quel padre, le lacrime agli occhi, il dolore per quella tragedia capitata, quando in realtà quella giornata sul Sestriere doveva essere una festa, un giorno di divertimento, con la sua bambina che amava sciare e che non vedeva l’ora di indossare nuovamente quegli sci: nessuno poteva sapere che sarebbe stata l’ultima volta. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BIMBA MORTA SUGLI SCI: LUTTO AL SESTRIERE
La morte della piccola Camilla Compagnucci, bimba romana di soli 9 anni, ha scosso la zona degli impianti sciistici della Via Lattea, gestiti dalla Sestrieres Spa. Ma un anno fa, a soli 200 metri di distanza dall’incidente fatale per Camilla, era avvenuto un altro incidente mortale. A perdere la vita era stato Giovanni Bonaventura, ingegnere siciliano di 31 anni che come la piccola aveva perso il controllo dei suoi sci, andando a sbattere violentemente contro un paravento in legno. Tragedie che i responsabili affermano di cercare di evitare offrendo il massimo della sicurezza, con indicazioni e vie di fuga e soprattutto cartelli che indicano i punti dove è assolutamente consigliabile moderare la velocità. Purtroppo in alcuni casi basta un attimo e una volta perso il controllo la caduta può avere effetti tragici, anche se si può vantare un’ottima esperienza sugli sci. (agg. di Fabio Belli)
“PISTA IMPEGNATIVA MA SICURA”
Incidente drammatico quello che ha visto protagonista la piccola Camilla Compagnucci, la bambina di 9 anni morta oggi dopo aver perso il controllo degli sci, nonostante indossasse il casco. La vittima ha sbattuto con violenza contro una barriera frangivento a Sauze d’Oulx in Val Susa ed inutili si sono rivelati i tentativi di rianimarla, poiché è morta dopo poco l’arrivo in ospedale a Torino. Il dramma, come spiega Corriere.it, si è consumato sulla posta chiamata “imbuto” considerata di media difficoltà, con una pendenza tra il 26% ed il 40% e segnata col colore rosso proprio per via della sua pericolosità. Il nome è dovuto ad una sorta di restringimento che precede un incanalamento con un passaggio tra le rocce. Giovanni Brasso, presidente della Sestrieres spa (società che gestisce gli impianti sciistici della Via Lattea, ha spiegato al quotidiano: “La pista Imbuto è una pista rossa. Una pista già impegnativa, per buoni sciatori”. Dunque, lo era ancor di più per una bambina di 9 anni. “La pista è sicura: regolarmente palinata, con i cartelli che consigliano di rallentare e con la barriera frangivento al di fuori della pista. La visibilità era buona”, ha aggiunto, ribadendo tuttavia la grande tristezza per quanto accaduto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SCONTRO TRA BOB A FOPPOLO: GRAVE BAMBINA DI 3 ANNI
La piccola bimba morta sulla pista da sci di Sauze D’Oulx (stesso comprensorio del Sestriere, ndr) si chiamava Camilla Compagnucci: la tragedia che ha colpito la giovane famiglia originaria di Roma è tremenda, con il papà impossibilitato ad evitare l’impatto devastante della piccola ma esperta sciatrice su quella dannata protezione frangivento. Spostandoci un attimo di Regione e piombando nel Bergamasco (precisamente a Foppolo) v’è da segnalare un’altra semi-tragedia su una pista da bob, questa volta: una bimba di 3 anni si è ferita gravemente dopo un violentissimo scontro tra bob sulle piste di Foppolo. Nell’incidente sarebbe rimasta coinvolta anche un’altra persona di 33 anni: come riporta La Stampa, sul posto sono intervenute diverse ambulanze con i feriti subito trasportati in ospedale: la bimba è in codice rosso, mentre il 33enne in codice giallo. (agg. di Niccolò Magnani)
IL PAPÀ È SOTTO CHOC
Mentre proseguono le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente che è costato la vita a una bambina di 9 anni a Sauze d’Oulx, in Val di Susa, fa discutere il fatto che si tratta non di un caso inedito per la pista piemontese dal momento che su un percorso adiacente circa un anno fa si era verificato un incidente abbastanza analogo. Intanto che vengono eseguiti i rilievi, si apprende che la piccola stava scendendo sulla pista “Imbuto” assieme al papà che al momento è sconvolto quando ha perso all’improvviso il controllo degli sci per quella che è stata una caduta rovinosa di decine di metri, finendo fuori pista e battendo contro una barriera frangivento: a nulla sono serviti i soccorsi e nonostante la bimba indossasse il caso, dato che l’impatto ha causato un arresto cardiocircolatorio. Ad ogni modo, i Carabinieri hanno proceduto comunque al sequestro del piccolo casco e anche dell’attrezzatura tecnica per la discesa in modo da poter eseguire gli accertamenti del caso ed escludere che possano avere avuto un ruolo nella tragedia. (agg. di R. G. Flore)
VIOLENTO IMPATTO CONTRO UNA BARRIERA
Tragedia a Sauze d’Oulx, lungo la pista “Imbuto” in Valsusa. Una bimba di 9 anni è morta cadendo sugli sci. La piccola Camilla ha perso il controllo degli sci, battuto la testa ed è caduta violentemente a terra. C’è stato poco da fare per lei nonostante i soccorsi: è purtroppo morta in ospedale, a Torino. Il dramma si è consumato sul comprensorio sciistico della Via Lattea, a Sestiere, qualche ora fa. La ragazzina, originaria di Roma, si trovava in Piemonte per le feste. In mattinata è andata a sciare con il padre, ma intorno alle 14.30 ha perso il controllo degli sci, finendo fuori pista e andando a sbattere contro una barriera frangivento. L’impatto è stato violento per la bambina, che nell’urto ha subito una forte compressione toracica che le ha provocato un arresto cardiaco, come riportato dal Corriere della Sera. I soccorsi sono arrivati subito e i medici hanno fatto diversi tentativi di rianimarla sul posto.
CADE SUGLI SCI: MORTA BIMBA DI 9 ANNI IN VAL DI SUSA
È rotolata per cinquanta metri finendo fuori pista la bambina di 9 anni vittima dell’incidente sciistico in Valsusa. Prima ha sbattuto su una barriera frangivento e poi per terra, quindi si è procurata un grave trauma toracico. I sanitari del 118 hanno rianimato la piccola per 30 minuti prima di poterla trasferire sull’elicottero, l’elisoccorso del 118 con cui è stata portata all’ospedale Regina Margherita di Torino in gravi condizioni. Ma i soccorsi sono stati vani: la bambina non è sopravvissuta ai gravi traumi riportati. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i carabinieri di Oulx che stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente. Nel frattempo la bambina è morta in ospedale. Il casco e l’abbigliamento della ragazzina sono stati sequestrati. L’inchiesta è coordinata dal pm Valerio Longi. La pista dell’Imbuto collega la cresta al Vallone del Rio Nero. Come riportato da La Stampa, su una pista vicina, un anno fa, si era verificato un incidente analogo.