Ha tentato di uccidere il fratello a coltellatecarabinier nella notte tra venerdì e sabato a Cossato (Biella), poi è fuggito con l’intento di far perdere le sue tracce. Il piano di un marocchino 42enne, tuttavia, è miseramente fallito al valico del Gran San Bernardo (in Valle d’Aosta), mentre cercava di passare il confine con la Svizzera a bordo di un autobus Flixbus. Alla base del tentato omicidio, come spiega TvSvizzera.it ci sarebbero questioni di natura finanziaria. Le indagini dei carabinieri hanno appurato che l’uomo, la notte dello scorso venerdì, ha atteso il fratello nella corte della sua abitazione aggredendolo con cinque coltellate, una delle quali particolarmente violenza e che lo avrebbe raggiunto all’addome. Dopo il grave ferimento il 42enne si sarebbe dileguato facendo perdere le sue tracce. Nonostante la gravità delle sue condizioni, la vittima era riuscita a raggiungere la compagnia dei carabinieri di Cossato dopo aver chiesto ed ottenuto un passaggio da un automobilista. Dopo aver prestato i soccorsi all’uomo, i militari si sarebbero messi prontamente sulle tracce del fratello che ha tentato di ucciderlo.



TENTA DI UCCIDERE IL FRATELLO: ARRESTATO DURANTE LA FUGA

Le ricerche del marocchino da parte dei carabinieri si sono così estese anche ai servizi di frontiera e doganali tra Genova, Torino e Malpensa, coinvolgendo al tempo stesso gli scali dei treni e dei bus diretti in Marocco o in paesi europei dei quali poter raggiungere la terra di origine del 42enne. Dopo una intensa caccia all’uomo, il marocchino è stato rintracciato alla frontiera mentre si trovava a bordo di un autobus Flixbus partito da Torino e diretto a Bruxelles. L’aggressore è stato quindi identificato ed arrestato dai Carabinieri di Aosta che lo hanno successivamente condotto presso il carcere di Brissogne (Aosta) dove ora è a disposizione delle Autorità Giudiziarie competenti con l’accusa di tentato omicidio. In merito alle condizioni della vittima, si apprende il suo ricovero in prognosi riservata presso l’ospedale di Biella-Ponderano. Sebbene non sia in pericolo di vita, le sue condizioni restano comunque molto gravi a causa di una ferita ad un polmone. Le indagini intanto vanno avanti al fine di accertare l’eventuale presenza di complici e il ritrovamento dell’arma non ancora sequestrata.

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