Continua a tenere banco l’ennesimo caso di meningite fulminante che negli ultimi giorni è costato a Bologna la vita a un bimbo di appena due anni: secondo quanto si apprende, il piccolo era stato ricoverato, nella mattinata di venerdì scorso, al Pronto Soccorso infantile dell’Ospedale Maggiore per poi essere dimesso dopo che gli era stata diagnosticata una semplice influenza ed era stata prescritta al piccolo una terapia antipiretica. Tuttavia, le condizioni del bimbo si sono aggravate nel corso della giornata e al suo ritorno nella struttura sanitaria, nel corso della notte, i medici hanno potuto fare poco pur ricoverandolo immediatamente in rianimazione. Dagli esami effettuati è stato accertato un caso di Neisseria Menigitidis, confermando lo shock settico con una infezione causata da un ceppo del meningococco B: come è noto, tuttavia, il vaccino in questi casi non è obbligatorio contro il batterio che è uno dei più temuti. La piccola vittima, infatti, come i suoi fratelli, era stato sottoposto infatti a tutte le vaccinazioni tranne quella per il meningococco B. (agg. di R. G. Flore)



MUORE BIMBO DI 2 ANNI A BOLOGNA

Meningite, morto un bimbo di 2 anni a Bologna: ancora una piccola vittima a causa del meningococco B in Italia e questa volta il caso di sepsi è stato segnalato al Dipartimento di Sanità Pubblica da parte della Ausl felsinea dopo che il piccolo paziente, secondo quanto si apprende, era stato inizialmente dimesso all’Ospedale Maggiore visto che il suo caso era stato scambiato per una semplice influenza. Immediatamente è scattata la proceduta di profilassi prevista nei casi di meningite per altre 34 persone tra cui gli stessi familiari del piccolo e gli operatori della struttura sanitaria dato che il bimbo pare non frequentasse l’asilo nido né altre comunità.



NUOVO CASO DI MENINGITE FULMINANTE

Ma dopo la morte del paziente di 2 anni a Bologna, adesso sono in corso le indagini per chiarire come sia potuto accadere dato che il bambino era stato portato al Pronto Soccorso pediatrico dell’Ospedale Maggiore di Bologna venerdì mattina scorso, presentando qualche linea di febbre. Successivamente, dopo essere stato sottoposto a terapia a base di paracetamolo era stato dimesso con terapia antipiretica: tuttavia, in serata, le sue condizioni sono improvvisamente peggiorare e al ritorno al Pronto Soccorso le sue condizioni sono state immediatamente ritenute gravi a causa di uno choc settico. Nonostante il ricovero in Rianimazione, il piccolo è deceduto nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 ed è stata confermata la presenza di Neisseria Mengitidis, un ceppo del meningococco B.

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