La notizia è semplice, quasi da “parte destra” delle homepage dei quotidiani online: due pinguini maschi, divenuti “papà” ad ottobre, sono la vera attrazione del zoo di Sydney e vengono descritti come i «migliori genitori della colonia di pinguini», raccontano i responsabili della struttura al New York Times. Tanto basta per creare un caso social mondiale, con migliaia di condivisioni delle foto in cui Sphen e Magic, una coppia di pinguini omosessuali, accudiscono la loro piccola e le insegnano a nuotare. Cuori, messaggi di amore universale e simbolo di simpatia ed empatia immediate: la reazione social dell’utente medio è divertita e intenerita da una delle forme animali più buffe eppure più affascinanti per l’intera umanità interessata agli “amici animali”. «I due sono diventati papà a ottobre, quando l’uovo che era stato loro affidato si è schiuso» spiegano dal Corriere della Sera con tanto di testimonianza della responsabile dei pinguini nell’acquario Sea Life Sydney Aquarium, Tish Hannan. «Si sono scelti. Magic cercava sempre Sphen con lo sguardo, poi lo chiamava. A quel punto arrivava Sphen e si metteva a cantare con lui».
IL PARAGONE (TENTATO) TRA ANIMALI E UOMINI
Non solo, secondo la responsabile dei pinguini, entusiasta di questi primi mesi da padri di Magic e Sphen, «Non hanno mostrato interesse per nessun altro pinguino della colonia». Da ultimo, ci tengono dall’acquario a far sapere al mondo che la storia d’amore dei due pinguini gay, ora padri, è iniziata poco dopo il referendum via posta con il quale gli australiani si erano espressi in favore della legalizzazione delle nozze gay. Fine della storia e della cronaca, di più non c’è da dire e solo da guardare i vari video che stanno riempiendo la rete: resta un piccolo punto da chiarire, forse per noi ancora retrogradi e un po’ “banali”. Quel continuo paragone-confronto tra animali e uomini che – in sottotraccia – viene mostrato dal visibilio dei media e degli stessi responsabili dell’acquario, rappresenta un dato “curioso”. L’uovo è stato consegnato a quei due pinguini (non è certo nato da uno di loro e neanche è stata presa “una pinguina in affitto” per concepire la piccola creatura), i vari racconti sui comportamenti animali vengono fatti di continuo lanciando il “sasso” e “nascondendo la mano” in merito alla possibilità che accadono nel mondo “umano” le stesse azioni dei pinguini innamorati. Insomma, come a voler condurre costantemente l’esperienza di quei due pinguini omosessuali al paragone-somiglianza con le abitudini e i rapporti umani. Sarà tutto normale, ovviamente, ma a noi resta sempre un “dubbio” – sicuramente sbagliato – che si voglia raccontare la storia dei pinguini, reale per carità, per ottenere un altro ben più “interessante” effetto-risultato..