La vita di Alfio Uda, 52 anni di Macomer, non è stata certamente semplice. Prima del 2015, ogni cosa sembrava essere al suo posto: un lavoro come promotore finanziario, un passato da giocatore di basket prima in serie C2, poi in D e Promozione, una moglie, Stefania. Tutto però iniziò a cambiare a partire dal 14 settembre 2015. Una data che per Alfio resterà indelebile poichè da quel momento ha avuto inizio il suo dramma. Quel giorno l’uomo stava viaggiando sull’asse mediano di Cagliari in sella alla sua Honda Cbr 900 quando un’auto gli tagliò la strada, facendolo cadere rovinosamente a terra. Alfio batté la testa contro il guard rail e si fratturò due vertebre. Dopo un mese di coma farmacologico, la dura sentenza dei medici: non avrebbe più camminato. Al suo fianco però, Alfio aveva la moglie Stefania. Oggi l’x giocatore di basket ricorda quel periodo a Corriere.it: “Non mi sono mai arresto”, racconta. Certamente il suo fisico da sportivo gli è stato d’aiuto in quanto al momento dell’incidente ebbe un arresto cardiaco ma grazie alla sua grande capacità polmonare il suo cervello non andò in ipossia. Un piccolo miracolo avvenne ad un anno dall’incidente, quando grazie all’aiuto delle fisioterapiste Susy e Simona Alfio riuscì a mettersi in piedi davanti alla spalliera: “Era il massimo del pensabile”, spiega oggi. E’ il giugno del 2017, quando un altro dramma giunge nella sua vita: la moglie Stefania che le era rimasta accanto per così tanto tempo, muore di tumore. Un nuovo bivio di fronte al quale però, Alfio, ancora una volta non cede.
ALFIO UDA, IL DRAMMA DELL’EX GIOCATORE DI BASKET
Dopo il doppio dramma vissuto dall’ex giocatore di basket, Alfio Uda si è affidato alle cure di Luciana Hatfull, fisioterapista di un centro privato a Villasor, in provincia di Cagliari. Il loro incontro avvenne attraverso amici comuni. A colpirlo, come racconta la stessa fisioterapista oggi a Corriere.it, è stato qualcosa di speciale che lo ha caratterizzato: “Vedo tutti i giorni pazienti con disabilità minori e temporanee che si lasciano andare. Di lui mi ha colpito che fosse profumatissimo, curato: era significativo di una forza d’animo incredibile”. Tra loro ci fu un vero e proprio colto di fulmine. Inizialmente però iniziarono solo il percorso di riabilitazione. “A novembre del 2017 ho fatto la mia prima camminata, appoggiato alla ringhiera di un centro commerciale di Sassari. Con me c’era lei”, racconta Alfio con grande emozione. Oggi, l’ex cestista e la sua fisioterapista vivono insieme con la figlia di lei, Angelica. Nonostante l’infausta sentenza dei medici, Uda riesce a muoversi per casa con un tripode che tiene con la mano sinistra. L’uomo che lo ha investito, invece, non si è mai presentato in tutti questi anni ma un testimone avrebbe assistito a quanto accaduto: per Alfio, dunque, potrebbe esserci la speranza di un risarcimento. Oggi l’ex giocatore di basket svolge una vita normale ma con un lieto fine in arrivo: “Ho chiesto a Luciana di sposarmi. Lei mi ha detto di sì”.