Anche un conte può perdere la staffe. Soprattutto se ritiene di non essere stato trattato a modo in un locale pubblico e pretende di non pagare il conto di due panini da 8 euro. Può succedere, così com’è successo al giovane conte Robert Filo della Torre di Santa Susanna, di ritrovarsi però invischiato in un processo che lo vede imputato di fronte al giudice monocratico fra le altre cose per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e insolvenza fraudolenta. Tutto per essersi rifiutato nel 2013 di aver pagato il conto da 8 euro dopo aver mangiato due panini in un bar di via del Tritone. Il conte, oggi 29enne, si era recato nel locale per uno spuntino notturno intorno alle 3 di notte ma, evidentemente infastidito dalla condotta a suo dire sgarbata del barista, ad un certo punto sbotta:”Sei un miserabile e vecchio. E comunque io i panini non te li pago”. Tra i due volano parole grosse, scoppia una lite furiosa, ma il giovane conte è convinto:”Io sono nobile e mi ti compro. Ti spacco la testa e non ti pago i panini”.
IL CONTE NON PAGA I PANINI: LITE COL BARISTA, “MI TI COMPRO”
Il conte Robert Filo della Torre di Santa Susanna, però, non se l’è presa soltanto col barista. Pure i carabinieri intervenuti per sedare gli animi sono stati oggetto dei suoi improperi:”Vengo dalla più importante famiglia di Roma. Vi faccio licenziare”. Ed è in particolare l’atteggiamento nei confronti delle forze dell’ordine che gli è costato carissimo: come riportato da Il Messaggero, infatti, il giovane conte ha rifilato dei calci alla vettura dei carabinieri “provocando la rottura del pannello interno”, come si legge nel capo d’imputazione. Di più: il nobile ha anche preso a schiaffi uno dei militari e agli altri ha voluto ricordare:”Nasco dalla più importante famiglia di Roma. Siete due sottoposti di mio padre. Con i miei soldi vi posso comprare”. Evidentemente no: adesso spetterà al giudice monocratico stabilire la pena per i fatti di quella notte brava di sei anni fa.