E’ stata una notte senza tregua, quella trascorsa, per gli oltre 500 migranti ospitati nel centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto, a pochi chilometri da Roma. “Sapevamo che questa mattina ci avrebbero portato via con i pullman”, ha raccontato tra le lacrime uno dei ragazzi ospitati dal Cara mentre esce dal centro, assistito da alcuni volontari. In occasione del trasferimento di un secondo gruppo di residenti formato da 75 persone, era presente anche il sindaco Riccardo Travaglini che, come riporta Repubblica, ha dichiarato: “Speriamo cha parta una riflessione sul dl sicurezza. Che possa essere modificato soprattutto per le richieste di protezione umanitaria”. A fargli eco, il direttore del Cara, Akram Zubaydi: “Si è arrivati a distruggere un sistema che funzionava perfettamente”, ha aggiunto. Ma all’esterno, non ci sono solo gli ospiti ad aver fatto la valigia. Anche gli operatori commentano l’accaduto che ha visto in prima linea la deputata di Leu Rossella Muroni. “Ho sentito alla radio che il Viminale ha detto che il 31 qui si chiuderà. Deduco che dal 1° febbraio non avrò più un lavoro”, ha commentato la psicologa del centro Francesca Maurizi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
PD CONTRO SALVINI: “DECRETO DISUMANO”
Sinistra unita per protestare contro il dl Salvini e lo sgombero del Cara di Castelnuovo di Porto. Pippo Civati di Possibile ha commentato: «L’obiettivo del disumano decreto Salvini è proprio creare marginalità, distruggere ciò che funziona meglio, dimostrare l’impossibilità della convivenza per poi ottenere un vantaggio elettorale». Duro il commento di Roberto Morassut, esponente del Partito Democratico: «Esterrefatto da Salvini che parla di operazione di buon senso e buon governo. L’operazione di ieri è stata condotta con modalità veramente indegne di uno Stato di diritto». Il dem Gennaro Migliore ha parlato di deportazione: «Una deportazione. Indegna di un paese democratico civile. Un ministro che colpisce solo le esperienze dove l’integrazione funziona. Persone che stavano lavorando, bambini che andavano a scuola. Deportati. Sono sconvolto». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI: “PRESTO LA CHIUSURA ANCHE DI MINEO”
Intervistata da Huffington Post, la parlamentare Muroni ha spiegato nel dettaglio la sua proposta «Ho parlato con un gruppo di donne vittime di tratta, ospiti nel Cara di Castelnuovo del Porto. Erano spaventate, preoccupate per quello che le aspetta. Non sapevano dove sarebbero state trasferite e temevano anche per la loro sicurezza». Non solo, secondo la parlamentare di LeU all’interno della struttura chiusa dal Viminale «c’erano persone molto integrate, lavoravano anche e alcuni bambini andavano a scuola». Salvini dal canto suo al Viminale spiega nel dettaglio quanto successo per il Cara di Castelnuovo e per gli altri che nei prossimi giorni verranno visionati ed eventualmente chiusi: «Abbiamo fatto oggi quello che farebbe qualunque buon padre di famiglia. A Castelnuovo c’era il secondo più grande centro di migranti, era arrivato ad accogliere più di mille persone. Lo stato pagava un milione di affitto all’anno più cinque milioni per la gestione. Quindi essendosi dimezzati gli immigrati ospiti di quel centro e liberati altri posti nel Lazio, è giusto chiudere quella struttura, risparmiare quelle risorse, liberando quella enorme struttura. Tutti gli ospiti che erano dentro con diritto saranno ospitati in altre strutture». A rischio anche il Cara di Mineo, prossimo sulla “lista nera” del Ministro Salvini. (agg. di Niccolò Magnani)
PARLAMENTARE LEU BLOCCA BUS E FERMA I TRASFERIMENTI
Caos a Castelnuovo di Porto, provincia di Roma, dopo la chiusura del Cara. Questa mattina la deputata di Liberi e Uguali Rossella Muroni si è messa davanti a un pullman carico di migranti in partenza, bloccando così il trasferimento: l’esponente di Sinistra ha chiesto indicazioni precise sul luogo dove i migranti venivano portati. I presenti hanno applaudito il gesto della parlamentare, con il mezzo che ha fatto marcia indietro, sospendendo così il trasferimento. Intervenuta a L’aria che tira, la Muroni ha spiegato: «I volontari che gestiscono il centro mi hanno detto di non avere informazioni su dove avrebbero portato le 30 persone a bordo. Ho chiesto di parlare con la Prefettura per chiedere informazioni: non era stato comunicato il tipo di struttura in cui sarebbero andati. Volevo informazioni sul tipo di accoglienza, se era adeguata alla loro condizione». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SALVINI: “IO NAZISTA? VERGOGNATEVI”
Matteo Salvini prende posizione sulle polemiche sorte dopo la chiusura del Cara di Castelnuovo di Porto. Il ministro dell’Interno ha precisato ai microfoni di Radio Anch’io: «Mi ero impegnato a chiudere le mega strutture dell’accoglienza, dove ci sono sprechi e reati, come a Bagnoli, a Castelnuovo di Porto, a Mineo. E lo stiamo facendo. Diritto a salute è garantito a tutti, il diritto alla scuola pure, basta leggere per davvero il decreto Salvini (ora Legge). I bimbi non possono essere espulsi». Nel corso di una diretta Facebook il capo del Viminale ha replicato così agli insulti: «Mi date del nazista? Fate un torto a chi le violenze naziste le ha vissute sulla propria pelle, vergognatevi. sciacquatevi la bocca». Ma l’ira dell’opposizione non si placa, ecco le parole di Marco Furfaro di Futura: «Quello che sta succedendo in queste ore a Castelnuovo di Porto (in provincia di Roma) è vergognoso ed inaccettabile. Oltre 300 persone stanno per essere deportate via da uno dei più grandi e migliori Cara del Paese». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“MIGRANTI COME BESTIE”
E’ stata una lunga notte al Cara di Castelnuovo di Porto per i migranti rimasti nel centro di accoglienza, il cui sfratto è iniziato nella giornata di ieri. Sono consci che da un momento all’altro arriveranno le autorità per farli allontanare, così come accaduto ad altri profughi sfrattati ieri. Entro la fine di questo mese la struttura di accoglienza sarà definitivamente sgombrata e anche stamattina dovrebbero partire altre 75 persone, la cui destinazione resta però ignota. Un’operazione che è partita a seguito dell’introduzione del decreto sicurezza, che prevede appunto una stretta sui migranti e sui centri di accoglienza, nonostante il Cara, che ospitava 500 persone, sia stata sempre una struttura modello, e nel marzo del 2016 Papa Francesco vi si era recato per il rituale della lavanda dei piedi prima della Pasqua, inchinandosi il giovedì santo dinanzi a 12 stranieri. Ovviamente non sono mancate le proteste, e sono molti coloro che hanno fatto sentire la propria voce, domandandosi il perché di tale sgombero. «Siamo dispiaciuti e preoccupati. Chiediamo che non vengano trattati come bestiame», le parole del parroco del paese, padre José Manuel Torres, mentre i frati di Assis, hanno indirizzato un Tweet a Salvini, Di Maio e Conte, scrivendo senza troppi giri di parole: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CARA CASTELNUOVO DI PORTO: SFRATTI E PROTESTE
Chiuso il Cara di Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma: questa mattina sono iniziati gli sgomberi nel centro migranti, trasferiti 300 ospiti dei circa 550 totali. Come sottolinea Il Fatto Quotidiano, si tratta del secondo centro di accoglienza richiedenti asilo più grande d’Italia: la decisione della Prefettura è giunta venerdì 18 gennaio 2019, con il prefetto Paolo Basilone che ha annunciato alla stampa che il centro verrà chiuso. Il sindaco Riccardo Travaglini si schiera contro il provvedimento: «Il centro ormai faceva parte di Castelnuovo di Porto essendo qui da dieci anni era parte integrante di questa comunità. Il comune non è stato coinvolto dico che il Cara non debba essere chiuso, ma andava concertato sono dieci anni che Castelnuovo fa fronte a questa emergenza sono passate ottomila persone. Ci voleva un po’ di rispetto per una comunità che ha fatto tanto non solo per l’Italia ma anche per l’Europa».
CARA CASTELNUOVO DI PORTO CHIUDE, MONTA LA PROTESTA
Come sottolinea Repubblica, circa 150 immigrati titolari di protezione umanitaria per effetto del decreto Salvini perderanno anche il diritto alla prima accoglienza e non mancano le proteste. E’ stata organizzata a Castelnuovo di Porto una marcia silenziosa, come sottolineato dal parroco di Santa Lucia, padre José Manuel Torres: «Siamo dispiaciuti e preoccupati. Chiediamo che non vengano trattati come bestiame. Con la marcia pacifica vogliamo esprimere solidarietà a questi poveri ragazzi. Non sappiamo dove andranno a finire almeno 200 persone. Hanno voluto sgomberare il centro velocemente in modo un po’ misterioso: basti pensare che l’autista del pullman nemmeno sapeva dove doveva andare, forse in Basilicata». E la CIGL lancia l’allarme, con 120 lavoratori a rischio. Il sindaco ha precisato: «Nel Cara lavoravano intere famiglie. Da un momento all’altro ci troviamo a spasso».